I server di Indymedia sequestrati una settimana fa sono silenziosamente tornati al loro posto. Ma a questo punto non si capisce piu’ nulla: non si sa nemmeno chi sia stato ad averli presi ne’ la ragione del sequestro. L’FBI per esempio, nega di essere coinvolta. Fosse accaduto da noi l’avremmo chiamata una storia italiana.
Now that the servers have been returned, the question still remains: who took them, and under what authority? Citing a gag order, Rackspace would not comment on what had happened both in the original seizure of the servers or their return. All that is known at this point is that the subpoena that resulted in the seizure was issued at the request of a foreign government, most likely with the assistance of the United States Attorney’s Office in San Antonio. Although initial reports suggested that the FBI had taken the servers, the FBI has now denied any involvement.
(via EFF)
Ottobre 18th, 2004 at 01:17
Il Sismi in trasferta??
Ottobre 18th, 2004 at 08:12
In effetti Attivissimo nella sua newsletter del 15 ottobre sostiene che se ne sa più di come affermi:
Punto Informatico ha appena pubblicato che la richiesta di sequestro ha
origini italiane.
Indymedia dichiara che "La pm Marina Plazzi che indaga sulla FAI e sui
pacchi bomba a Prodi aveva chiesto l'acquisizione di alcune informazioni
su notizie passate su indymedia" e che "questo ordine e' stato
interpretato in senso quantomai estensivo da parte dell'FBI che ha
proceduto a un sequestro vero e proprio, un eccesso molto grave, che non
e' stato ovviamente convalidato."
http://italy.indymedia.org/news/2004/10/662351.php