I server di Indymedia sequestrati una settimana fa sono silenziosamente tornati al loro posto. Ma a questo punto non si capisce piu’ nulla: non si sa nemmeno chi sia stato ad averli presi ne’ la ragione del sequestro. L’FBI per esempio, nega di essere coinvolta. Fosse accaduto da noi l’avremmo chiamata una storia italiana.

Now that the servers have been returned, the question still remains: who took them, and under what authority? Citing a gag order, Rackspace would not comment on what had happened both in the original seizure of the servers or their return. All that is known at this point is that the subpoena that resulted in the seizure was issued at the request of a foreign government, most likely with the assistance of the United States Attorney’s Office in San Antonio. Although initial reports suggested that the FBI had taken the servers, the FBI has now denied any involvement.

(via EFF)

2 commenti a “INDY e le TRE SCIMMIETTE”

  1. Antonello Leone dice:

    Il Sismi in trasferta??

  2. Pier Paolo dice:

    In effetti Attivissimo nella sua newsletter del 15 ottobre sostiene che se ne sa più di come affermi:

    Punto Informatico ha appena pubblicato che la richiesta di sequestro ha

    origini italiane.

    Indymedia dichiara che "La pm Marina Plazzi che indaga sulla FAI e sui

    pacchi bomba a Prodi aveva chiesto l'acquisizione di alcune informazioni

    su notizie passate su indymedia" e che "questo ordine e' stato

    interpretato in senso quantomai estensivo da parte dell'FBI che ha

    proceduto a un sequestro vero e proprio, un eccesso molto grave, che non

    e' stato ovviamente convalidato."

    http://italy.indymedia.org/news/2004/10/662351.php