Il mio post di qualche giorno fa sulla vicenda dei “bambini impiccati” ha generato una discussione interessante della quale sono grato a tutti. Torno sulla questione per segnalare due link sul lavoro “artistico” di Maurizion Cattelan e le sue implicazioni. Il primo e’ quello a un vecchio articolo per Max di Christian Rocca, il secondo e’ questo bel post(no permalink) su IpseBlog di Claudio. Se non bastasse segnalo anche questo:

Ora i tre manichini oggetto di orrore, di proteste e di un mezzo tumulto di piazza riposano in un laboratorio, in attesa di perizia assicurativa. Il perito infatti dovrà  esaminarli attentamente, perchè le opere di un artista di fama mondiale come Cattelan hanno grande valore indipendentemente dall’opinione che molti se ne sono fatta. E siccome i bimbi impiccati hanno riportato danni nella caduta dall’albero provocata ieri sera, l’assicurazione dovrà  valutarli e si aprirà  una procedura di risarcimento.

5 commenti a “ARTE e CIARLATANERIA”

  1. ale dice:

    …bambini.

    si stà  come di primavera

    sugli alberi

    le foglie…

    non ho visto di persona l'opera, e in linea di massima mi ripugna l'idea – per esempio – degli animali imbalsamati. Ma il fatto che ciò ripugni, disgusti, non piaccia, non significa che non sia 'arte'.

    Parlare di cosa è 'arte' e di cosa non la è… è parlare per niente, è far pensieri oziosi, inutili. Chiediamoci piuttosto il senso di un'opera, di un'azione, di una performance. Qual'è il senso di quest'opera? Questo è il punto.

    Ascoltare, osservare, stare in silenzio. Si può ancora fare? Badate che è l'unico modo per poi parlare davvero.

    Amici blogger, stateci attenti: le parole si consumano.

    E forse proprio per questo qualcuno (e sono tanti) prova a sfidare l'uomo con parole e con immagini capaci di risvegliare…

    Ma il punto era: qual'è il vero senso di quest'opera?

  2. marco dice:

    Grazie per l'aggiunta in corsivo, che trovo deliziosa.

    E' bello vedere questi iconoclasti e irriverenti provocatori quando c'e' da passare alla cassa.

    Come diceva Gaber:

    La rivoluzioni oggi no, domani forse, ma dopodomani … sicuramente.

  3. Gino dice:

    Le barricate in piazza le fai per conto della borghesia che crea falsi miti di progresso.

  4. MassimoSdC dice:

    Parlare di un'opera d'arte, senza curarsi del luogo in cui è esposta (luogo che diventa inevitabilmente parte dell'opera stessa), significa commettere un errore grossolano. Quanto all'ubriacone, che a pieno titolo deve essere considerato parte del luogo (e quindi, lo ripeto, della stessa opera d'arte), è a suo modo un artista. Meglio: è l'artista del luogo dell'opera d'arte

  5. Pier Luigi Tolardo dice:

    Il Kitsch è il dominio del profitto sull'Arte"

    (Adorno)