17
Nov

Io non bevo whisky. Ho pero’ la sfortuna di rimanere affascinato dalle storie di chi ne parla. Questa mattina mentre facevo la spesa alla Conad ho visto, chiusa a chiave dentro una teca, una bottiglia di Lagavulin, whisky scozzese single malt di cui Carlo Berardelli parla bene ogni volta che puo’. Ho pensato di comprarla, nel caso Carlo o gente come lui dovessero passare da queste parti. Quando mia moglie ha saputo il prezzo ha scosso la testa sconsolata. Ho letto in giro che si tratta di un whisky per intenditori dal gusto molto forte e particolare. Io in ogni caso stasera ne assaggio un goccio: al limite lo sputo nel lavandino.

18 commenti a “LAGAVULIN”

  1. Zu dice:

    È anche il whisky preferito da Fabio Montale, il protagonista della trilogia noir di Jean-Claude Izzo.

    Da parte mia, l'acquisto per un sentito dire letterario l'ho fatto procurandomi una bottiglia di Calvados dopo aver subìto il fascino della serie dell'Alligatore (di Massimo Carlotto).

  2. luca montaguti dice:

    passo questa sera

    ciao

    Luca

  3. massimo mantellini dice:

    luca guarda che ti aspetto….

  4. claudio sanfilippo dice:

    ciao Massimo, il caso vuole che io sia un cultore del genere, in Scozia sono molte le distillerie che mi hanno conosciuto … Berrai bene, credi a me. Se poi avrai voglia di approfondire eccoti alcune marche di livello che ormai si trovano facilmente: Talisker, Bowmore, Oban, Laphroaig (dal caratteristico fondo di asfalto … ah ah ah). Un po' di curiosità  le puoi trovare al sito della Single Malt Whisky Society, http://www.smws.it

    Non pensare sia un drink da dopocena, io per esempio lo prediligo a fine-pomeriggio, non proprio da aperitivo ma quasi, però chi ti scrive è un feticista del genere. salutoni, Claudio

  5. Fabio Metitieri dice:

    Claudio, non sono un intenditore (infatti non mi chiamo Michele e ho solo il diplomino Onav [con la V, non con la N] da assaggiatore di vini piemontesi), pero' ricordo bene il Laphroaig come muschiato, e non credo proprio che abbia goudron nel retrogusto. Sembra di bere seduti su una brughiera, in effetti, con un po' di terra nel bicchiere.

    Ciao, Fabio.

  6. Fabrizio dice:

    L'oban e' veramente buono.

  7. Carlo dice:

    Pura torba, Massimo. Bevilo liscio con vicino un bicchiere d'acqua e vedrai. A questo punto mi sento moralmente obbligato a passare a trovarti, anche perchè non credo di riuscire a venire a Milano venerdì alla blogfest…

  8. Fabrizio dice:

    Carlo perche l'acqua? (ogni link e' bene accetto, se e' una cosa lunga)

  9. Carlo dice:

    Non è lunga: l'acqua serve a mitigare la forza dell'alcool e a sentire meglio gli aromi e il sapore del whisky. Basta diluirlo con un goccino d'acqua (piccolo, però) e verranno fuori tutti gli aromi che, ad un primo sorso, non si erano sentiti. Normalmente bevendo whisky non diluito si sentono solo gli aromi più volatili. In realtà  ci vorrebbe l'acqua di torba, o quella scozzese, ma andrà  bene anche quella di rubinetto, basta che non sappia di cloro! E adesso mi vado a fare un goccio di Lagavulin alla vostra salute.

  10. massimo mantellini dice:

    beh fabrizio, sull'acqua, seguendo un link di Claudio Sanfilippo sono arrivato qui:

    http://www.smws.it/whisky_AF/whisky_AF_5.htm

  11. Fiorenzo dice:

    E' molto bello l'incipit del post: io non bevo whisky, ma resto affascinato, eccetera.

    Siccome io ne bevo (quanto piu' morigeratamente), e ne faccio pure traffico, non resisto e devo dir la mia. Vedro' di non essere prolisso, giacche' faccio parte della schiera di chi snocciola storie affascinanti sul tema.

    Mi pare strana la cosa della teca. Quel genere di whisky stanzia normalmente sugli scaffali delle varie Coop senza pompa magna. E pure la questione del prezzo mi interroga: ma quanto l'hai pagato? Se serve a consolarti, ti diro' che hai acqustato il distillato (forse) piu' commerciale dell'isola di Islay (da li' proviene). Le altre distillerie son assai piu' sanguinarie, quanto a cifre.

    Hai un bel prodotto in casa, dalle forti caratterizzazioni olfattive, medicinali, pungenti, tipiche del combustibile fossile (torba) dell'isola di Islay, spazzata dai venti marini e quindi incrostata (la torba) di salgemma. Non un entry level, ma un whisky dalle fortissime caratterizzazioni. O piace molto, o dispiace assai; se avrai una delusione, ti consigliero' un approccio piu' soft al distillato scozzese. Pochi distillati riescono a dare le emozioni di un whisky, e a riflettere l'asprezza e la bellezza di quella terra estrema.

  12. Anonimo dice:

    Ottimo distillato delle splendire terre di Scozia !…..ma per favore non sputarlo! Anche io gli preferisco il Laphroaig, a piccoli sorsi……protagonista di epiche bevute sullo Spey, aspettando il 'run' dei salmoni!

  13. fra dice:

    lagavullin di quanti anni?

  14. massimo mantellini dice:

    allora:

    -invecchiato 16 anni

    -pagato mi pare sui 38 euri (che per me e' moltissimo)

    -per tale ragione vedro' se posso di non sputarne nemmeno un po'.

  15. Squonk dice:

    Il Lagavullin è un gran whisky. Ma gente, il Talisker. Sarà  che son stato nella distilleria (Isle of Skye), e mi sono mezzo ciuccato con quella che chiamano "la quota degli angeli", cioè il 2% di whisky che evapora naturalmente e che si disperde nell'aria circostante.

  16. Massimo SdC dice:

    Non mi piace il whiskey, ma ho amici che mi hanno proposto di assaggiare nell'ordine: Lagavulin, Talisker, Oban. Da non intenditore non ho dubbi: il Lagavulin è l'unico che mi ha piacevolmente sorpreso. Ma da NON intenditore, appunto.

  17. Tamerlano dice:

    Pare che gli scozzesi ritengano il single malt un prodotto buono per abbindolare gli stranieri, dati i prezzi esorbitanti.

    E' interessante leggere cosa scrive uno scrittore scozzese in un suo romanzo:

    «Cosa beveva?»

    La barista si strinse nelle spalle: «Un bel po’ di cicchetti. Come sempre»

    Scrutò la fila di bottiglie di whisky sullo scaffale fino a quelli costosi di malto, riservati rigorosamente per i turisti scemiÂ…

    (Alan Warner, The Man Who Walks, Londra 2002)

    Fate un po' voi, io preferisco il gusto equilibrato di un blended ben fatto, e costa pure meno…

    Tamerlano

  18. Francesco dice:

    Dal 2003 ad oggi 22 Gennaio 2009 il LAGAVULIN è salito a 50 EURO a bottiglia… ma, se vuoi il piacere di bere qualcosa di non comune, qualcosa di diverso dai soliti whiskey commerciali da scaffale CONAD, allora ben venga la spesa… buona bevuta a tutti! (con moderazione, mi raccomando, e mai prima di porsi alla guida!)