A Capri qualche giorno fa, al convegno di EY mi aveva molto colpito l’intervento del giovane assessore alla mobilità del comune di Milano Pierfrancesco Maran. Così ho fatto una cosa che non faccio mai, sono andato da lui a complimentarmi per il lavoro fatto sul car sharing. Maran mi ha detto una cosa che mi ha colpito molto: “Giuliano (Pisapia) di queste cose non ci capiva molto così si è fidato e mi ha dato carta bianca”. L’intelligenza di un politico è tutta qui.

13 commenti a “Sulla delega in politica”

  1. Paolo dice:

    Tendo a fidarmi del tuo giudizio, ma sulle piste ciclabili Milano è indietro di un ventennio. Basta cercare la mappa delle medesime sul sito del comune per vedere quanto poco e male sia stato fatto dall amministrazione.

  2. Roberto Re dice:

    Si , da milanese confermo, ottimo il servizio di car sharing qui a Milano. Sono utente soddisfatto di 2 flotte car2go ed enjoy . Unico problema decentramento serale delle macchine, le persone tornano a casa, molte in periferia e se sei in zone più centrali alla sera non si trovano macchine , nulla da dire comunque su Maran ( dall’esterno sembra sempre tutto facile ) . Anche i mezzi pubblici a Milano funzionano egregiamente se non si trova un auto c’e’ sempre un’ alternativa. Mi spiace che il signor sindaco non si presenti più alle prossime elezioni nel 2016. Nel 2011 aveva vinto in 9 zone su 9 , per quelli che criticano sempre e comunque il mio commento è sempre lo stesso : dall’esterno sembra sempre tutto facile e l’essere maestri è sport anzionali ( anche nell’ amministrare una realtà complessa come quella milanese ) … sono contento che il signor sindaco , delegando, e bene , di fatto abbia dimostrato che lui era diverso ed anche per questo nel 2011 ha avuto la mia fiducia.

  3. Roberto Re dice:

    @paolo , sono milanese da 8 generazioni, amo e conosco Milano in tutte le sue sfumature e contraddizioni da 53 anni : Milano non e’ una città per ciclisti.

  4. links 11/10/2015 | Simone Weil dice:

    […] Fidarsi delle persone giuste Related Posts […]

  5. Emanuele dice:

    A Roma di assessori ai trasporti con Marino c’erano Improta prima ed Esposito poi. Erano incapaci? Marino non li lasciava lavorare? O forse la situazione incancrenita del trasporto romano si può risolvere solo con l’accetta?

  6. rico dice:

    Il lavoro fatto sul car sharing? io non vedo corsie preferenziali per chi condivide un auto (almeno tre occupanti) nè sulle tangenziali nè sui viali di Milano.
    Quale sarebbe questo lavoro?

  7. jan dice:

    Da milanese, il car sharing a Milano è un radicalmente un ottimo servizio. L’estensione ai comuni limitrofi mi ha migliorato poi molto la vita. Maran al suo esordio ha fatto la cosa logica, fare un bando chiamando car2go/moovel, per trovarsi sorprendentemente con innovazione e vera concorrenza (enjoy e twist). Peccato per il servizio Guidami, venduto ad ACI.
    E’ stato possibile anche per la maturazione della società milanese, che ha votato a maggioranza un referendum sulla mobilità urbana.

  8. Marco[n] dice:

    rico: car-sharing, non car-pooling

  9. stefano dice:

    milano è già una città per ciclisti (io lo sono diventato). ovviamente può ancora migliorare tantissimo

  10. paolo dice:

    @stefano. voi Milanesi a volte amate talmente la vostra città che vivete in un mondo immaginario: Milano è in teoria una città ideale per la bici, ma nella realtà: Le piste ciclabili sono poche. Non esiste un piano di mobilità per attraversare la città in bici. Il centro con tutto quel pavé sconnesso è accessibile solo per mountain bikers suicidi. L’idea di andare che so, da Porta ticinese a Loreto , una distanza totalmente fattibile, diventa una lunghissima gimkana.
    Ripeto: basta vedere la pianta “ufficiale” del comune: un PDF pesantissimo(12MB!!) che mostra la rete delle piste ciclabili per quello che è: uno sgorbio inutilizzabile.

  11. Roberto Re dice:

    Due settimane fa avevo come vicina di astanteria al policlinico i francesco sforza una ciclista che si era fratturata una spalla perchè la ruota le era entrata nei binari del tram (importantissimi per il trasporto pubblico milanese).
    Stamane su altro social mentre aspettavo la MM3 i Crocetta polpastrellavo in diretta
    “Sto pensando che ne sono sempre più convinto : ‪#‎Milano‬ NON è città per ciclisti .almeno per quelli che qui in porta romana ,sul pavè , al telefonino , passano col rosso su un groviglio di rotaie mentre un tram ,bello grosso, scampanella ….Visto uno poco fa qui in crocetta , per fortuna non era in contromano … o ,peggio, sul marciapiede.”

  12. zioluc dice:

    @Roberto Re: “Milano non è città per ciclisti” è una frase senza senso. Le città non hanno un DNA pro o contro le biciclette (dislivelli a parte): è solo questione di volontà e investimenti. E che esistano dei ciclisti indisciplinati non è un argomento pertinente.

  13. Roberto Re dice:

    @zioluc ne sono convinto, pavè e rotaie dei tram in certe zone non la rendono adatta e non giustifica che salgano sui marciapiedi per questo tipo disagio . inoltre i mezzi pubblici sono eccellenti . Il tutto ovviamente IMHO.