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Mag
Se Rai toglie i video da YT spariscono anche tutti quelli embeddati da anni per mezza internet, non un gran servizio per gli utenti.
— Luca Sofri (@lucasofri) 30 Maggio 2014
Il punto fondamentale del mancato accordo fra Rai e Youtube (ho scritto una cosa al riguardo su Il Post se vi interessa) lo ha sintetizzato Luca Sofri in questo tweet. La Rai è ancora in tempo per non fare una cazzata madornale.
Maggio 30th, 2014 at 23:40
Illuso.
Maggio 30th, 2014 at 23:58
Quoto…
Maggio 31st, 2014 at 01:10
Suicidio…
Maggio 31st, 2014 at 05:13
Una domanda: perché YT non dovrebbe pagare profumatamente per i video RAI che gli Italiani invece hanno pagato? Per essere più preciso: su YT girano video e spezzoni di video che sono stati prodotti con soldi pubblici, YT monetizza con ADV proprietario questi video/spezzoni ergo perché non farsi pagare?
Se vuoi vedere la RAI vai sul loro sito, dov’è il problema?
P.S. parlo ovviamente della RAI come un’azienda dove tutto dovrebbe funzionare nella totale trasparenza e con il totale rispetto di ogni centesimo pubblico che percepisce; sapendo che non è propriamente così si spera almeno che nel tempo possa cambiare: si spera.
Tanto adesso c’è Renzi e mette a posto tutto lui, no?
Maggio 31st, 2014 at 08:19
Paradossalmente l’argomento speso da Sofri potrebbe essere la motivazione per non lasciare ad una azienda terza la persistenza dei propri contenuti multimediali.
Non mi sembra che aziende “analoghe” come la BBC abbia pseudo-esternalizzato la gestione del proprio archivio.
Prima ancora che il ritiro dei propri video da youtube il peccato originale è aver scelto youtube come palliativo alla propria incompetenza e incapacità.
Capisco che pragmaticamente faccia comodo avere i contenuti RAI disponibili su youtube ma non ci si può rassegnare che un azienda di quelle dimensioni non sia in grado di gestire una strategia digitale.
Maggio 31st, 2014 at 09:19
Io vedo che un’azienda non proprio piccola come la RAI non ha nessun potere contrattuale contro un gigante come YT. Questa cosa sembra non preoccupare nessuno…
Maggio 31st, 2014 at 10:15
Bastera` iscriversi a yt per aggirare l`ostacolo. Quando 2 persone si scambiano o vendono un libro a un collezionista non e` che gli editori gli chiedono nuovamente la siae(non ho mai approfondito i motivi per cui` il file sharing sia perseguibile se si resta in questa logica
Maggio 31st, 2014 at 10:26
Gubitosi ha scelto il momento peggiore: in questo momento Rai addirittura fa causa allo stato perchè le hanno tagliato 150 milioni di euro di canone, e fa causa in nome della difesa del servizio pubblico…interrompe la fruizione su Youtube ma non fa una grande campagna in grande stile per un proprio sito veramente alternativo…vorrebbe dimostrare che vuole far fruttare il proprio patrimonio…ma in realtà nega in radice il principio di servizio pubblico che vuole riaffermare….un autogoal….
Maggio 31st, 2014 at 23:29
Caro Luca Sofri, Potresti cortesemente spiegarti meglio?
Cosa in realtà ti turba del rifiuto della Rai?
Maggio 31st, 2014 at 23:36
Cazzata madornale da una prospettiva, ma dalle altre? Il solito assolutismo senza senso.
Giugno 1st, 2014 at 08:53
@Claudio YT paga, profumatamente o meno è da valutare, chi rivendica i propri video e consente la pubblicità In-Stream.
Giugno 1st, 2014 at 08:55
@diamonds Quando scambi un libro, cedi un bene, non l’hai più. Quando fai filesharing generi una nuova copia di quel bene, non mi pare la stessa cosa.
Giugno 1st, 2014 at 09:33
In effetti non e` la stessa cosa
https://fbcdn-sphotos-b-a.akamaihd.net/hphotos-ak-xpa1/t31.0-8/1518590_583655955065252_1589272762462455577_o.jpg
Giugno 2nd, 2014 at 13:22
A me sembra una scelta assolutamente razionale. Ad avere una propria piattaforma VOD guadagnagnerebbero sicuramente di più dei 700k che gli rifila youtube.
Giugno 2nd, 2014 at 14:16
Unit. Quando ero un agente immobiliare agli inizi ero un drago nell`acquisire immobili. Ma non avevo soldi per pubblicizzare il mio portafoglio. Ho mollato dopo 6 mesi entrando in un`agenzia affermata che faceva della promozione un punto di forza e ho portato a casa discreti risultati. Credo che le teche rai saranno una splendida realta` molto, molto di nicchia
Giugno 2nd, 2014 at 23:47
@koalaurioso davvero non capisco il problema? Non trovare più i video RAI su YT? Urca che dramma! Qui non si parla delle puntate intere ma dei milioni di frammenti che non generano entrate per la RAI e che sono incotrollabili. Varrebbe la pena di fare un bel reset e mettere le cose in chiaro, No? Un po’ come ha fatto mediaset.
Giugno 3rd, 2014 at 17:05
Mante,
visto che il vero motivo della rottura tra Youtube e la RAI è puramente economico perchè la RAI si becca 700.000 euro indipendentemente dai ricavi della raccolta pubblicitaria generata dai suoi video (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-05-28/salta-accordo-rai-youtube-1-giugno-saranno-rimossi-tutti-video-135553.shtml?uuid=ABIjxtLB) perchè non fai qualcosa per impedire la “cazzata madornale” e ci metti tu la differenza?
E, visto che sei sempre così magnanimo di giudizi ragionati e motivati, illuminaci con il tuo pensiero se analogo accordo dovesse essere stipulato con – ORRORE! – Microsoft (http://www.lastampa.it/2014/05/29/tecnologia/scade-laccordo-con-youtube-la-rai-non-rinnova-FU4YhRr9YPl0eukefOtuXL/pagina.html)