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Mag


50 commenti a “5 minuti”

  1. Randolph Carter dice:

    Che tristezza per il PPS…

    Però un blog che linka un post facebook che afferma la morte dei blog, beh, facciamoci coraggio!

  2. valentinaa dice:

    Quindi finora non ha mai lasciato la precedenza ai pedoni perché aveva paura di arrivare in ritardo. Poi un giorno si è accorto che esistono anche gli altri, e che il proprio ego poteva avvantaggiarsi pure di questo, e vuoi buttar via una bella figura.
    Si può anche essere educati e basta, al mondo.

  3. Ernesto dice:

    Sì davvero, ciò che dovrebbe essere del tutto normale, l’educazione e il rispetto dell’altro, diventa un modo per imporre il proprio ego e per .contrapporsi all’altro. Il narcisismo fatto virtù.

  4. Tom Bannolo dice:

    Però però però…
    Però bisogna anche considerare una cosa.
    Per un pedone o un automobilista non è la stessa cosa dare la precedenza all’altro.
    Per il pedone, lasciar passare un automobolista che sta arrivando non richiede pressoché nessun sacrificio. Si sta fermi due secondi in più e si inizia a camminare due secondi dopo. Tutto qui.
    Per un automobilista fermarsi bruscamente (= in dieci metri come fa Tolomelli) è ben più oneroso.
    Deve rallentare, deve scalare la marcia, deve frenare, deve rischiare che quello dietro di lui lo tamponi, poi deve riscalare la marcia, riaccelerare (consumando benzina), ecc.

    E’ questa differenza che “legittima” il fatto che l’automobilista si aspetti che, se proprio il pedone non è già in mezzo alla strada, possa posticipare di due secondi il suo attraversamento e lasciar passare l’auto.

  5. valentinaa dice:

    Tom, è questa differenza che fa sì che le auto non sfreccino a 80 (e neanche a 50) dove ci siano attraversamenti pedonali, magari di fronte a una scuola, o a un supermercato (esistono anche gli anziani). Anche questa si chiama educazione. Stradale.

  6. Stefano dice:

    Quindi, su 13 minuti di tragitto, ne hai quasi 6 di aumento.
    Sono quasi il 50% in più.
    Facendo le proporzioni, quindi, chi di tragitto ne fa un’ora deve predisporsi a farne un’ora e mezza circa. Non male. E lui era in motorino.
    E sono sicuro che quel signore lì, sempre in motorino, in tutto il suo percorso, si è anche attenuto alle altre norme del codice della strada: non ha mai superato a destra, non ha mai zigzagato tra le macchine, non ha mai invaso le corsie riservate, è sempre rimasto incolonnato alle auto in coda. Vero?

  7. Andrea dice:

    C’è anche da considerare il maggior inquinamento ambientale e quindi il danno alla collettività. Non solo perchè il veicolo rimane acceso 5 minuti di più, ma anche perchè il maggior consumo in fase di accelerazione non è compensato dal minor consumo in fase di decelerazione a causa della frenata.

  8. valentinaa dice:

    Aboliamo i pedoni: inquinano.

  9. Tom Bannolo dice:

    Cara Valentinaaa
    1) ma io non parlavo di andare ad 80 all’ora nei pressi di attraversamenti pedonali
    2) ma Andrea non parlava di abolire i pedoni
    3) ma Tolomelli sicuramente si sarà reso conto che “esistono anche gli altri” prima di ieri.
    4) complimenti: tre tuoi interventi e tre straw man argument

    Direi che sei pronta per candidarti per i Cinquestelle (se già non lo sei)

  10. stefano z dice:

    Fantastico: per giustificare il mancato rispetto delle minime regole di convivenza (e pure del codice della strada), si tira fuori la questione ambientale….

  11. Stefano dice:

    Non è questione ambientale, è questione che il post è molto ipocrita.

  12. Stefano dice:

    Facciamo così: da stasera, tornando a casa, fermatevi a tutti, _tutti_ i passaggi pedonali, che siate in macchina o in moto, che ci sia sopra qualcuno o no. Poi domani mattina ci ritroviamo qua e ne riparliamo. Parliamo di quanto ci avete messo, parliamo di quanto avete sprecato di benzina, parliamo di quante volte avete rischiato di essere tamponati o di causare incidenti. Se no evitate di fare i santi, grazie.
    Perchè si fa presto a dire “ci ho messo 5 minuti di più” se lavori a 3 isolati da casa e sei in motorino.

  13. gregor dice:

    E quindi?

    Questo signore ha scoperto il motivo per il quale la gente ritarda… Ha scoperto l’acqua calda.

  14. Maurizio Camagna dice:

    Non è una questione di tempo, è una questione di consumi di benzina. In città (a meno di non disporre di un’auto ibrida ma anche in quel caso ci sono degli effetti perché l’efficienza del sistema è lontana dal 100%) la cosa che influisce di più sul consumo è proprio il continuo fermarsi e ripartire. Ovviamente sulla massa di un motorino l’effetto è ridotto ma sulla massa di un’auto (per non parlare dei suv o dei furgoncini) il risultato netto negativo in termini di consumi (quindi costo, inquinamento conseguente per tutti, pedoni compresi, per non dire delle polveri sottili se il mezzo coinvolto nel rallentamento/fermata/ripartenza fosse un diesel) è rilevante. Per questa ragione non credo che fermarsi sempre sia positivo globalmente per l’ecosistema e la società. Il pedone può aspettare qualche secondo a costo energetico prossimo allo zero, l’automobile no. La cosa corretta sarebbe valutare caso per caso e lo stesso andrebbe fatto da parte del pedone.

  15. efano dice:

    @Maurizio: non è l’ecosistema, né la società che chiede che le auto (e le moto, e le bici) si fermino alle strisce se qualcuno a piedi deve attraversarle. E’ il codice della strada che lo dice. Punto.
    Le strisce esistono per quello.

  16. Andrea dice:

    Francamente trovo piuttosto ingiusto dire che è ipocrita quel post. E’ una riflessione legittima e non vedo perché colpevolizzare qualcuno che, anche solo dopo X anni di (supposta) guida senza rispetto del pedone (ma non è detto) realizza che si può essere più civili e lo fa.

    Si può migliorarsi sempre e “ammettere un errore” (supposto ci fosse, prima) è sempre un valore.

    Nel merito, io credo che ci voglia buon senso, solo e semplicemente questo.

  17. Andrea dice:

    Francamente trovo piuttosto ingiusto dire che è ipocrita quel post. E’ una riflessione legittima e non vedo perché colpevolizzare qualcuno che, anche solo dopo X anni di (supposta) guida senza rispetto del pedone (ma non è detto) realizza che si può essere più civili e lo fa.

    Si può migliorarsi sempre e “ammettere un errore” (supposto ci fosse, prima) è sempre un valore.

    Nel merito, io credo che ci voglia buon senso, solo e semplicemente questo.

  18. Stefano dice:

    E’ ipocrita perchè fa lo splendido dall’alto di niente (13 minuti di tragitto in motorino…), e sono certo che quando è sul suo motorino fa quello che fanno tutti in motorino: fregarsene delle regole del codice della strada. Ha deciso di rispettarne _una_ e si prende like e applausi. Wow.

  19. marco dice:

    Chissà come fanno a vivere in mille altri Paesi del mondo, dove si fermano non se sei già sulle strisce, ma anche solo se pensano che potrai andare sulle strisce.

    Io comunque in anni di discussioni sulla mobilità ho capito che fino a quando non sarà morta e sepolta la generazione che è cresciuta a latte e Fiat non ci saranno speranze.

  20. Maurizio Camagna dice:

    @efano conosco il codice e so cosa dice, quello che dicevo però è che il codice non contempla l’esigenza del risparmio energetico che oggi è invece fondamentale per ridurre costi, sprechi e inquinamento. Il buon senso spesso è meglio di una regola, in questo caso sicuramente. La regola così com’è è eccessivamente penalizzante per l’ambiente. Moltiplica le fermate e le riaccelerazioni per centinaia di milioni di volte ogni giorno che dio manda in terra…

  21. Vince dice:

    Mah, anche quella degli altri Paesi dove si fermano ad ogni striscia pedonale non è proprio del tutto vera. Negli States (non credo in tutti gli stati) si può svoltare a destra anche a semaforo rosso e più volte ho rischiato di essere falciato sulle strisce a semaforo verde.
    Da pedone dico che vale il buon senso. Rallentare a tutte le strisce non ha senso, soprattutto se per passare io devono frenare 5 auto (con le conseguenze di benzina, inquinamento, rischio tamponamenti già descritti).

  22. Narno Pinotti dice:

    @Tom Bannolo

    Stupendo.
    Il codice della strada stabilisce che i pedoni sulle strisce hanno la precedenza – ripeto: precedenza.
    Perché l’automobilista non evita tutte quelle cose fastidiose – tipo scalare la marcia, frenare, accelerare, consumare benzina – a uno stop o a un semaforo rosso, specie se si innesta su o attraversa una strada di grande percorrenza? Sì, quanto sarebbe più semplice se ciascuno facesse il proprio percorso a a manetta, senza mai dover rallentare, fermarsi, aspettare…

    Non conta la precedenza: conta quanto peso io, quanto pesa l’altro; quanta benzina consumo io, quanta l’altro. Se lo posso ammazzare, ho ragione io. Se mi può ammazzare, ha ragione lui.
    Meraviglioso. Davvero.

  23. Carlo M dice:

    tolomelli ha ragione al 1000per1000, e dire che questo post è ipocrita è un modo goffo di lavarsi la coscienza.

    in germania e negli altri paesi civili funziona così, la gente si ferma sulle strisce, perché così dice la legge. punto.

    e in germania c’è meno inquinamento che da noi, non si spreca più benzina che da noi, si arriva più puntuali che da noi, e ci sono meno tamponamenti e incidenti che da noi. semplicemente perché la gente rispetta le regole.

    quindi smettiamola di dire minchiate e di accampare giustificazioni, e iniziamo a rispettare il prossimo.

  24. Gangun dice:

    http://www.ilpost.it/2014/05/01/incredibile-incrocio-ad-addis-abeba/

  25. mORA dice:

    @Carlo M

    Tutto giusto eccetto una cosa: in Germania hanno meno inquinamento aereo perché lavano le strade con regolarità, il che evita che le polveri sottili depositate a terra si alzino quando passa un veicolo.

    Però quando vengono in Italia, col cazzo che rispettano le regole. Ti parla uno che ha mezza famiglia in Germania. Perché tanto non c’è reciprocità trai paesi e quindi le multe non gli arrivano.

    Non rispettano i pedoni perché lo dice il codice, ma perché hai poche possibilità di farla franca non rispettandolo; il che ci dice che le regole servono a imporre quello che uno non farebbe di suo.

    Qui non si fanno rispettare e per quello siamo degli incivili.

    P.S.: la benzina che si spreca in Germania è una cosa da paura, ed infatti il governo Merkel ha fatto saltare l’accordo sulle emissioni perché non ci rientrano manco per cazzo, se non bloccando tutto.

    Toh, ecco un caso in cui le regole le piegano ai cazzi loro. Ach, tiafolo di un krukken egositen und incivilen…

  26. Tom Bannolo dice:

    Narno Pinotti: uno che scrive “se lo posso ammazzare ho ragione io, se mi può ammazzare ha ragione lui” non si merita altro che una risata in faccia e un cartello grosso così con la scritta STRAW MAN ARGUMENT!

  27. Tom Bannolo dice:

    @ Carlo M. Massì. Da oggi farò come dici e mi fermerò ad ogni striscia pedonale. Così tu potrai passare e sentirti fiero e inebriato dal nuovo e tedesco rispetto delle regole che hai imposto. Però quando sono pedone, se permetti, continuerò ad usare il buon senso e magari aspetterò due secondi prima di attraversare sulle strisce, se vedo un’auto vicina. La lascerò passare. Sai, il mio rispetto di me stesso (magari a differenza di altri) è già abbastanza grande da non sentirsi minacciato o sminuito se un automobilista mi passa davanti. La mia virilità non si sente messa in dubbio da una cosa di questo tipo. E in quei due secondi in cui aspetto, potrò pensare e guardare il mondo che passa, la gente che passa (in macchina o a piedi) così presa dai suoi puntigli, dalle piccole rivincite che sente il bisogno di infliggere agli altri. E potrò ridere con tutto me stesso. Per poi strizzare l’occhio e riprendere il cammino.

  28. Ernesto dice:

    Italia eterno e ipocrita paese dove la colpe sono sempre degli altri, a parole tutti d’accordo che bisogna rispettare le regole, e chi ha scritto il post ha ragione, sacrosanta, ci mancherebbe, e via disquisendo delle pubbliche virtù che tutti paratichiamo.
    Forse sarà che quelli che incontriamo ogni giorno nelle strade sono alieni precipitati da Antares IV e tutti i virtuosi si sono rifugiati nel blog di Mantellini. Un parterre de roi.

  29. cla van dice:

    Auguro al signore del post di cui sopra (e di tutti quelli a lui plaudenti) di avere, come capita a me ogni giorno, 10 minuti di tempo per fare 10 km e si… mi piacerebbe poter partire 5 minuti prima, ma non penso che i miei datori di lavoro mi concedano 5 minuti di uscita anticipata per fermarmi 10 metri prima a tutte le strisce pedonali (anche se ovviamente se vedo una persona che si accinge ad attraversarle mi fermo e do la precedenza). Mi riduco a muovermi sempre in moto sia con il freddo che con la pioggia per poter mantenere i tempi e quindi sicuramente posso fermarmi a tutti i passaggi pedonali e magari anche in corrispondenza di tutte le eventuali strade che possono entrare nella strada principale (perchè si sa mai che qualcuno non ti dia la precedenza… etc etc)…. Il problema secondo me è uno solo… queste regole vengono scritte da persone che non devono guidare (auto blu?) e non hanno mai necessità impellenti di spostarsi e , nel caso, si fanno scortare da gazzelle a sirene spiegate….

  30. Alessandro dice:

    Le storie sono poche… adeguatevi!

    http://www.aci.it/i-servizi/normative/codice-della-strada/titolo-v-norme-di-comportamento/art-191-comportamento-dei-conducenti-nei-confronti-dei-pedoni.html

  31. frank dice:

    allora, allora, cerchiamo di focalizzare: chi sta dalla parte del pedone che si butta sulle strisce deve votare Cinquestelle, chi sta dalla parte del datore di lavoro e pirata della strada deve votare PD (ma scortato fino all’urna da gazzelle a sirene spiegate)

    :- ))

    Se poi la macchina dell’Alberto Sordi (che nel frattempo si diletta a spernacchiare il pedone) si dovesse fermare……

    … è vivamente consigliabile un master in mediazione civile :- )

    i tribunali sono intasatissimi all’ora di punta

  32. cla van dice:

    @frank non so se il tuo commento era riferito a me ma non ne ho fatto un discorso di appartenenza politica, ma semplicemente un discorso di buon senso… purtroppo non tutti ci possiamo permettere di metterci un tempo a piacere per raggiungere la destinazione oppure utilizzare la bici o altri strumenti a piacere (onestamente piacerebbe andare in bici al lavoro ma 1. come stavo dicendo ho tempi un po stretti, 2. I miei colleghi sarebbero moooolto felici di convivere con me sudato e puzzone….)
    I discorsi sono tutti belli ma li si devono applicare anche alla gente che non vive tutto il giorno in un ambiente controllato….

  33. frank dice:

    Ma per non consumare carburante, non perdere tempo e contemporaneamente far passare il pedone che sta andando al lavoro (e non può attardarsi a guardare i nuovi modelli di volkswagen che gli passano davanti), bisogna calcolare meglio le traiettorie: è ingegneria balistica

    e poi a parte il fatto che, lo voglio dire qui davanti a tutti: mi hanno deluso. Non vado più a votare perchè nel 1986 avevano promesso le macchine volanti nel futuro remoto 2010

    e questo non è avvenuto ma non per questo abbiamo smesso di sognare e promettere 80 euro

    senza dimenticare che chi non risica non rosica, e un certo renzismo nell’utilizzo (ma temporaneo, intendiamoci) delle corsie preferenziali, riservate e d’emergenza, è di diritto :- )

    e poi… la vita è la vita, come la ruota della fortuna :- )

    mi fermo.

  34. frank dice:

    scherzo, cla van, in fondo le variabili sono tante, qualcuno ha scritto “aspettare 2 secondi in più”, ma a secondo del contesto stradale potrebbero essere 10 minuti, non c’è un numerino (però potrebbe essere un’idea: per il diritto di passaggio, ritirare il numerino)

  35. Vince dice:

    @frank, se ci sono 10 minuti da aspettare vuol dire che stai attraversando una tangenziale ;)
    E se per attraversare io e far rispettare il mio “diritto alla precedenza” devono rallentare e fermarsi 200 macchine non vedo il senso pratico.

  36. frank dice:

    il senso pratico: fanno la fila, il pedone è governatore e promette posti di lavoro.. (mi è venuta in mente la carovana appostata davanti alla villa dei Mastella, ex Ministro della Giustizia del centrosinistra)

    no, non è detto, in alcune strade metropolitane semplicemente: le strisce servono solo per bellezza e spezzare la monotonia del nero, devi fare il giro lungo

    in alcune strade fuori città hanno messo dei dossi enormi (fuori norma) perchè è sempre pieno di mazzi di fiori

  37. Sandro dice:

    Bene bene… questa mi mancava… in nome del “risparmio energetico mondiale” si sacrificano i diritti delle fasce deboli di utenza delle strade… perché questo viene tutelato dal NCdS.
    Concordo: aboliamo i pedoni! anzi, già che ci siamo anche tutte le categorie rientranti nelle fasce deboli: anziani, carrozzine, bambini, ecc…

  38. Andrea dice:

    É la prima volta che intervengo su questo blog, perché i commenti che ho letto sono surreali. Dimostrano non solo la pochezza degli italiani come automobilisti, ma soprattutto la pochezza degli italiani come cittadini ed individui. Quando si pone la propria persona al centro dell’universo, e si considerano le proprie necessità e i propri orari prioritari rispetto a qualsiasi cosa o persona ci circondi, non é solo cattiva educazione: é inciviltà.
    Basta guardarsi attorno per capire che ormai é il comportamento prevalente, il che non lo rende meno grave.

  39. Simone dice:

    Si tratta semplicemente di educazione civica, niente di più e niente di meno.

    Mi sono trasferito 10 anni fa in trentino, e questa è una delle prime cose che mi ha colpito: la gente spesso si ferma per fare passare i pedoni sulle strisce. Non è difficile seguire un buon esempio.

    Le chiacchiere sul consumo di benzina, sul tempo e sull’inquinamento ambientale sono ridicole, e tipiche da italiani.

  40. stefano z dice:

    E il lupo in auto disse all’agnello, che tentava di attraversare la strada:
    “Non ti muovere da lì, sai, che se poi l’aria si intorbidisce la colpa è tua!”

  41. Tom Bannolo dice:

    Volevo rassicurare tutti coloro che non aspettano altro che appigliarsi ad una regola, anche quando il buon senso permetterebbe comportamenti più flessibili, per essere finalmente liberi di stigmatizzare gli altri, i “cattivi”, quelli che sono “incivili”, spesso definiti anche “italioti” o abitanti “di questa Italietta”, con sdegno da purissimi e da fattiquotidiani.
    Volevo rassicurare quelli che paiono non avere grandi altre soddisfazioni dalla vita, se ripongono tutta la loro offesa dignità nel mero fatto meccanico di passare uno, tre, cinque secondi dopo un’automobile o nella gratificazione di imporsi su un Altro, un automobilista inquinatore cattivo e soprattutto inferiore.
    Volevo rassicurare tutti costoro.
    Non state dando di voi un’immagine tristissima. No.
    Non state sembrando gente che cova un enorme rancore contro il mondo e quindi sta attentissima ad esercitarlo solo negli sfogatoi che il sistema ammette: ad esempio l’esecrare altri cittadini per inezie su cui il solo soffermarsi a parlarne dovrebbe essere considerato un’abdicazione da quella facoltà umana chiamata buon senso e flessibilità di ragionamento.
    Non state sembrando come coloro che non avendo l’auto vanno in orgasmo quando le amministrazioni comunali rendono intere zone della città vietate alle automobili. Non state sembrando come coloro che si esaltano quando appare un qualche nuovo modo legittimo e anzi apparentemente virtuoso in cui gli Altri possano soffrire un po’. Come coloro che non vedono l’ora che qualcuno permetta loro di urlare in modo liberatorio SCHNELL! SCHNELL! a tutti coloro che non aderiscono con tutta la superficie del proprio corpo e del proprio pensiero ad un qualche sistema pervasivo e omnicomprensivo di regole e istruzioni.
    Non vi preoccupate. Non state sembrando tutto questo.
    Ma nemmmeno un po’.

  42. mORA dice:

    @Andrea

    perché alcuni dei commenti che ho letto sono surreali. Dimostrano non solo la pochezza di parte degli italiani come automobilisti, ma soprattutto la pochezza di parte degli italiani come cittadini ed individui.

    Avere omesso le parti in grassetto è tipicamente italiano.

    @Simone

    Le chiacchiere sul consumo di benzina, sul tempo e sull’inquinamento ambientale sono ridicole, e tipiche da italiani.

    Ma no, è puro sofismo confinato qui dentro. Quasi nessuno di coloro che non rispetta il codice argomenterebbe con queste cose, o con qualunque altra cosa che non sia un sentito sticazzi.
    Eccetto, ad esempio, gli avvocati che hanno trascinato il Comune di Roma in tribunale sostenendo il diritto costituzionale del parcheggio in seconda fila avverso alle sanzioni per divieto di sosta.

    * * *

    Vorrei ribadire che le norme sono sempre ed ovunque accompagnate dalle sanzioni proprio perché altrimenti nessuno (nessuno, sì) le rispetterebbe. Quel che manca in Italia è la certezza della pena; aumentasse, aumenterebbe proporzionalmente il senso civico delle generazioni future.
    Future, eh.

  43. frank dice:

    Tutto è relativo, anche in un altro senso di marcia, relativo come la gentilezza, l’educazione, la civiltà, e nonostante tutto, nei confronti del prossimo. Relativo come moscerini nell’infinito spazio profondo, ovvero le ere geologicheche han formato il carburante su cui poggia il cosiddetto “capitalismo” e la nostra autoconvinta surreale euforia, l’inciviltà planetaria totalitaria a cui tutti si devono conformare, con le buone o le cattive. Un’idea balocca come quell’immaginifico capitalismo ma che senza petrolio, senza il suo incantesimo (ma anche senza furto ed omicidio) ritorna ad essere zucca vuota, un’ideologia basata solo sulla rendita di un’era geologica, di un infinito spazio profondo, un’idea bulla che rivela la sua insipienza e alienazione intellettuale, per nulla ‘moderna’ e portatrice malsana di estrema pericolosità sociale. Moscerini tossici ed autofagi. Socialmente parlando.. siamo solo indietro di tremila anni, e fra mille anni, ho studiato astrologia con Zingales, una stella cometa annuncerà la discesa in campo di un uomo, un uomo speciale
    Ne sono convinto, ne parlerò con i tre magi in streaming: quando finirà il petrolio finirà anche il capitalismo, non sta in piedi, è come un enorme parassita con cui conmuoriamo, e noi crediamo che il parassita artificiale sia l’origine del benessere, della conoscenza, dell’umanità

    (… comunque, secondo me Grillo da giovane è rimasto folgorato da Herzog)

    ma sia chiaro: se faccio passare un pedone, e lo posto su facebook, non sono più socialista di Groucho Marx in questa penosa Guerra Lampo elettorale..

  44. Un Alberto dice:

    Mante sei una macchina da flame!
    Ti rendi conto del tempo che hai fatto perdere in questo post ai tuoi 24 lettori ed alle loro aziende…
    Non mi metto a fare i conti perché ne perderei anch’io

  45. frank dice:

    avere aziende ad insaputa

    (tipicamente italiano, concordo con mOra)

  46. valentinaa dice:

    Tom: fuck you, io voto per Un Alberto
    http://www.mantellini.it/2014/05/13/5-minuti/#comment-103103
    per l’abolizione di @mante, fa perdere tempo ai liberisti (che è sicuramente peggio di inquinare)

  47. giorgio dice:

    E’ semplice: il pedone e’ “molle”, l’auto e’ “dura”; in caso di impatto il primo ha la peggio.
    Dato che sia il pedone che l’autista hanno il diritto di vivere e circolare, il primo deve avere la precedenza, ed attraversare sulle zebre.
    Riguardo ai consumi, e’ un alibi: consumare meno vuol dire anche non usare l’auto quando non serve (i 500 metri per andare a fare colazione), oppure non comprare il suv per andare a prendere i figli a scuola.
    E’ questione di educazione, anche stradale.

  48. piccolaromana dice:

    A questo post ci ho pensato stamattina mentre mi recavo, a piedi, a lavoro. Io sono un pedone: non guido né auto, né moto, né bici. Il mio unico mezzo con le ruote è l’autobus. E il comportamento dello scooterista di Facebook è ridicolo e il suo atteggiarsi a martire della buona educazione falso. Non c’è bisogno di essere “integralisti delle strisce” per mantenere la civiltà in strada, basta valutare caso per caso (il che significa stare sempre attenti a quello ci accade intorno ed essere sempre prudenti) se dare o avere la precedenza dalle macchine o motorini. Come insegnavano le mamme, guardi a destra e a sinistra e se non viene nessuno, passi. Se viene qualcuno aspetti. Non mi sembra così difficile.

  49. Alessandro dice:

    Qui c’è gente che non capisce o fa finta di non capire: se vedi un pedone al ciglio strada dove c’è un attraversamento pedonale, ti devi fermare. Non è difficile da comprendere.. Il pedone in teoria, non dovrebbe valutare un bel niente, ma valuta solo perchè sulla strada è pieno di arroganti.

  50. valentinaa dice:

    Cecconi Bruno.
    https://www.youtube.com/watch?v=GaP4JjlL8-8
    (‘na vita fa)