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Il coraggio di Bompiani nel pubblicare in centomila copie (tremano i polsi solo a pronunciare queste cifre, anche se si tratta di una bipartizione carta-digitale) un romanzo per sua natura imperfetto, arduo, vivo ma bruciante
Tremano i polsi in effetti, immedesimandosi nel coraggio di Bompiani che pubblica centomila copie di un esordiente almeno in parte in formato digitale. Perché non è chiarissimo quali siano i costi della pubblicazione di 10-100 o un milione di copie digitali
(via antonio tombolini su FB)
Marzo 31st, 2014 at 19:48
Un certo Vittorio una volta raccontò di un certo comico esordiente che arrivava a casa Sgarbi in Porsche a prendere sua sorella Elisabetta oggi guru della Bompiani. (A lui tremano i polsi.. a lei coraggio da vendere)
Marzo 31st, 2014 at 20:47
Spero che abbiano calcolato bene il numero di copie digitali da pubblicare. Altrimenti il rischio è che qualcuno debba accontentarsi della versione cartacea, se si esauriscono le copie digitali troppo in fretta.
Marzo 31st, 2014 at 20:49
Avranno fatto figurare le copie massime che possono fare coperte dalla licenza Adobe DRM attuale, ci avranno aggiunto 5000 oneste copie stampate ed ecco centomila libri.
Marzo 31st, 2014 at 22:36
Lo chiedo da prima di Natale
Marzo 31st, 2014 at 22:53
Sarebbe bello vedere cosa accade quando tra cartaceo e non (avistomai) arrivassero a 100.000; poi che fanno spengono Internet?!
Oppure mettono su una pagina che se lo metti nel carrello ti dice “ti piacerebbe, stronzo: abbiamo detto centomila”
Marzo 31st, 2014 at 23:03
Compare un banner che dice “Grande successo – prima ristampa” e puoi proseguire con l’acquisto tirando un respiro di sollievo, poteva finire che dovevi girare non so quante librerie online per trovare una rimanenza.
Aprile 1st, 2014 at 12:02
“un romanzo per sua natura imperfetto, arduo, vivo ma bruciante (Savic è uno al quale un giorno, nella vita vera, hanno puntato una pistola alla testa)”. Non vorrei disilludere il cronista del corriere. Ma una pistola alla testa l’hanno puntata pure a me. Un gendarme ,tanti anni fa, mentre ero alla guida di un auto sul cui retro c’era un amico che stava dandosi ai cori politicamente scorretti contro le forze dell’ordine.Arduo è comunque un giudizio azzardato, nella speranza peraltro che perlomeno si sia preso la briga di leggerlo e non si sia fidato dei giudizi di terzi,che lasciano spesso il tempo che trovano. Auguri comunque, di questi tempi
Aprile 1st, 2014 at 14:06
Ciò che mi fa paura è NON sapere di avere un’arma puntata alla testa.