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(World Happiness Report 2013, via vittorio zucconi su Twitter)

7 commenti a “In Italia però almeno si vive bene”

  1. Boris Limpopo dice:

    Guardando i dettagli l’ottimismo è ingiustificato, no?

  2. massimo mantellini dice:

    esatto

  3. alf dice:

    A me dicono molto il segmento verde sulla mobilità sociale e, in un altro grafico (pag. 29) presente nel report sulla differenza di “felicità” tra 2010-12 e 2005-07, il fatto che siamo in fondo alla classifica dei 156 paesi insieme a Grecia, Spagna ed Egitto.

  4. frank dice:

    si, concordo con Boris, la relazione tra ‘felicità’ e ‘vivere bene’ è in parte condizionata da autosuggestione e induzione televisiva.

    E’ anche vero he per essere ottimisti ci vogliono anche delle solide basi: in Germania sono molto più tranquilli perchè sanno che c’è una rete di protezione, c’è una nazione, quindi possono esercitarsi in piroette ed essere i migliori trapezisti della classe,

    (..e usare quindi quel potere per condannare il più debole con futili motivazioni, ma questo è un altro discorso: l’Europa non è solidarietà e saggezza ma competizione spietata: questa Happiness fa acqua da tutte le parti)

  5. Lasko dice:

    Dovreste confrontare questa classifica con quella del consumo di psicofarmaci e il numero di suicidi. Qui i criteri sono scelti in modo arbitrario a dir poco e la “corruzione percepita” è una cosa che non sta in piedi (sarebbe interessante capire perché i cittadini di alcuni paesi non ne percepiscano, visto che le controversie legali dei settori difesa ed energia di alcuni paesi in top 10 non hanno nulla da invidiare all’Italia).

  6. Stefano Quintarelli dice:

    Venezuela nella top 20 da’ da pensare sui criteri adottati…

  7. Pinellus dice:

    Sugli indici di “felicità”, io da un poco di tempo seguo questo interessante metodo: http://www.happyplanetindex.org/about/

    Ne parlo qui:
    http://www.pinellus.it/2013/05/costa-rica-arrivo.html