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(via Mabeganet)

9 commenti a “All’attenzione della Soprintendenza”

  1. mORA dice:

    http://www.italipes.com/citazionedavid.htm

  2. Kitpou dice:

    Hai ragione Mante. Le opere d’arte sono di tutti. Ed è curioso il fatto che all’epoca i DS usarono per il loro manifesto la copia del David in Piazza della Signoria e non l’originale che è nella Galleria dell’Accademia ;-)

  3. Bacci dice:

    In genere viene usato il David in piazza della Signoria o quello al piazzale Michelangelo proprio perché non coperti dai “diritti d’autore” della Soprintendenza che gestisce solo quello all’Accademia. E’ l’inghippo legislativo

  4. Pier Luigi Tolardo dice:

    Ma la Ferrarelle i diritti sulla Gioconda al Louvre li pagò o no?

  5. f dice:

    http://www.eventective.com/blog/wp-content/uploads/2008/07/porta-potti-dip11.jpg

  6. Emanuele dice:

    Chissà perché quando leggo post come questi ho sembre l’impressione che si voglia giustificare il presente perché in passato si è fatto anche di peggio.

  7. f dice:

    direi che si sta mettendo in evidenza solo quanto la situazione sia ridicola: è ridicolo il fucile sul David, è ridicolo usare il David o la Primavera di Botticelli sui cessi chimici (che erano a Firenze, ma nessuno pare averli notati), è ridicola la posizione del ministro, è ridicolo il sistema di diritti di immagine sulle opere d’arte (quel sistema che ti fa vendere un’immagine a una azienda di armi è lo stesso che fa pagare a uno studioso circa 100 euro a foto per pubblicare – gratis – su una rivista scientifica, grazie Ronchey), è ridicolo ci si accorga del fucile sul David, ma non della foglia di fico sulle pudenda (voglio dire: mi sembra un bel deturpare l’immagine anche quello).

  8. Davide Baugong dice:

    E’ il capitalismo, bellezza, e tu non puoi farci niente !

  9. Emanuele dice:

    Secondo me vanno fatte le opportune distinzioni per giudicare l’episodio. Un conto è la pubblicazione su una rivista scientifica un conto è la pubblicità. La pubblicità è fatta per far guadagnare le aziende non per altro e ritengo giusto che ci sia una certa tutela economica e di immagine. Che poi in passato il David abbia indossato i jeans magari non dipende da chi oggi contesta il fucile. Per quello che non va dal punto di vista dei diritti d’immagine si può intervenire senza per questo giustificare gli armaioli.
    Quando si dice che l’arte è di tutti si consideri anche che mantenerla costa e non vedo perché non si possano sfruttare o proteggere i diritti di immagine in casi come questo che non c’entrano niente con la libertà di godere di un’opera ma sono esclusivamente sfruttamenti commerciali da parte di privati.
    C’è chi ha ricordato che al Louvre le foto si possono fare; magari ricordate anche quanta differenza c’è tra il bilancio dei musei italiani e dei beni culturali italiani in generale e quello francese.
    Tanto per fare un esempio, la biblioteca nazionale di Roma se ricordo bene dovrebbe avere 600 dipendenti e ne aveva qualche mese fa meno della metà, contro i 2600 (che ci sono tutti) di quella parigina. La Nazionale di Firenze dovrebbe averne 500 e ne aveva 189. I finanziamenti sono in proporzione.