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Gen



6 commenti a “#coglioneNO”

  1. alf dice:

    Lo diresti al tuo medico specialista?

    http://www.quotidianosanita.it/lettere-al-direttore/articolo.php?articolo_id=18969

  2. nicola dice:

    Non sono solo i creativi a ricevere certe proposte. “Il costo zero” per l’azienda ha notevoli vie per arrivare al posteriore del lavoratore. Quanto spazio ho per raccontare?

    Per farla breve: quando un lavoro è “dinamico” e a “360 gradi”, comincia a tremare.

  3. P.G. dice:

    La frequenza volontaria è una possibilità offerta da molti ospedali anche per gli altri professionisti sanitari, non solo per i medici. In genere è permesso solo “osservare”, non “partecipare” al lavoro attivamente. In pratica è un modo per aggirare il fatto che il “tirocinio” (post-laurea) ora dovrebbe essere in qualche modo remunerato, mentre così non c’è nessun tipo di remunerazione. Molti lo fanno – almeno nel mio ambito, sono un tecnico radiologo – per rimanere nell’ambiente ospedaliero e fare “pubbliche relazioni”, diciamo, insomma cercare agganci e contatti utili per sperare di trovare lavoro, in seguito. Bello vero?

  4. diamonds dice:

    “Tieni il resto”.
    “Ma non c’è resto!”.
    “Tienilo lo stesso”.

    (Paul Newman e un barista in “Detective’s story” di Jack Smight)

    https://www.youtube.com/watch?v=7Cjk3XTpuro

  5. Marco dice:

    Il lavoro, per sua definizione, deve essere pagato. Sempre.
    Detto questo trovo di cattivo gusto la scelta di utilizzare “coglione” nell’hashtag. Non c’era bisogno di ricorrere a una parolaccia, sarebbe bastato ad es. #fessoNO
    L’uso del termine coglione andrà a detrimento della campagna.

  6. .mau. dice:

    Io faccio il portavoce di Wikimedia Italia aggratis.