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Gen
Qualche sera fa mi chiedevo su Twitter cosa fosse questo coso visto per caso su Amazon:
Siccome sono un vero ignorante ho guardato a lungo questo coso senza capire cosa fosse pic.twitter.com/Ta8wnI68iv
— massimo mantellini (@mante) January 6, 2014
Questa mattina mentre guardavo un articolo su Le Figarò mi son trovato in pagina qualcosa di familiare:
Sugli algoritmi c’è molto da lavorare.
Gennaio 10th, 2014 at 10:09
E magari provare con Google images?
Gennaio 10th, 2014 at 10:13
Al contrario. Mi sembra che gli algoritmi funzionino molto bene. Hanno incrociato il tuo twitt con la lettura de Le Figarò.
Gennaio 10th, 2014 at 10:22
Anche io ero un po’ assillato dall’invadenza della mia ultima ricerca su Amazon nella pubblicita’ di alcuni siti… finche’ ho notato che in basso a destra dell’immagine c’e’ un link che porta alla pagina di configurazione della privacy di Amazon, dove si puo’ fare l’opt-out da quella perversa funzione.
Gennaio 10th, 2014 at 10:27
:- D D
credo sia per pulire le lenti, ma in effetti visto l’articolo: è una peretta per Hollande, a forma di missile
Gennaio 10th, 2014 at 11:23
Prova a scrivere un tweet sull’erpes… http://donttrack.us/
Gennaio 10th, 2014 at 11:26
Direi comunque che Twitter non c’entra nulla, hanno semplicemente associato la pubblicità ai siti visitati su Amazon
Gennaio 10th, 2014 at 11:36
ma perché l’algoritmo non avrebbe funzionato? Perché l’oggetto non era una tua intenzione di acquisto ma solo una curiosità? Mi pare difficile riconoscere le intenzioni del visitatore, per quanto la profilatura di un utente Amazon attivo è abbastanza semplice. In ogni caso mi pare che funzioni benissimo: magari poteva interessarti per un regalo.
Gennaio 10th, 2014 at 14:29
Ciao! complimenti per il tuo blog, molto ben fatto e accogliente, ti seguo volentieri. Se ti va puoi passare anche dal mio, Io mi occupo di cinema, fai un salto, sei il benvenuto!
http://lifefunctionsterminated.blogspot.it/
Gennaio 10th, 2014 at 14:35
Massimo, una curiosità, potresti caricare i filtri francesi del tuo adblock e vedere l’effetto che fa?
adblock ha dei filtri base e altri filtri nazionali
Gennaio 10th, 2014 at 14:52
Serve a pulire le lenti. Cory Doctorow ci ha fatto un post su quell’oggetto: lla TSA ‘ha confiscato a un tizio perché “poteva essere riempito con polvere da sparo e usato come missile”. :)
Gennaio 10th, 2014 at 16:00
nella mia vita credo di aver comprato 2 o 3 cose su amazon, ma dopo aver letto l’articolo su internazionale ho cancellato la parola amazon dal mio vocabolario.
Gennaio 10th, 2014 at 16:45
Capita, ma mi sfugge il senso per Amazon di proporre come pubblicità uno degli ultimi oggetti visualizzati (se l’ho guardato ma non comprato, mi sembra chiaro che non mi interessa..)
Gennaio 10th, 2014 at 16:57
@Carlo: se ti riferisci alle condizioni dei lavoratori, credo che in realtà non sia molto diverso da quello che accade in quello che rimane nella maggior parte dell’industria fordista. Forse tendiamo a dimenticare che esistono ancora lavori semplici, ripetitivi e faticosi, solo che non riguardano più la moltitudine di persone di un tempo. Questo probabilmente impedirà di fare grossi passi avanti per quanto riguarda le condizioni di lavoro, spero almeno che non si facciano passi indietro (e non credo proprio che da questo punto di vista lavorare oggi per Amazon sia peggio di lavorare nel metalmeccanico negli anni 60-70). In ogni caso il problema verrà brillantemente risolto se Amazon deciderà che è più economico dotarsi di magazzini completamente automatici.
Gennaio 10th, 2014 at 22:01
Ti aspettavi un dildo?
Gennaio 11th, 2014 at 10:21
cookie
sei andato su amazon e ti sei preso un cookie che ha registrato tutte le pagine/prodotti che hai visto su amazon
sei andato su le figaro ed il suo sistema di AD ha letto i tuoi cookie; ha visto che hai visitato quel prodotto di amazon e ti ha applicato il remarketing di amazon. questo vuol dire che amazon ha una campagna di remarketing attiva sulla concessionaria pubblicitaria di le figaro.
l’algoritmo ha funzionato alla perfezione.
la soluzione è
a) ogni volta che finisci di navigare pulire il tuo browser dai cookie
b) navigare con il browser in incognito in modo che ad ogni sessione non registri i cookie, ed ogni volta che lo chiudi cancella tutti i cookie.
è tutta una questione di cookie,
Ormai su ogni sito che vai c’è una policy che ti avvisa di questo comportamento dei cookie.
Gennaio 11th, 2014 at 12:49
argia se leggi l’articolo ti renderai conto che, per quanto concerne i diritti dei lavoratori, la situazione di amazon è molto peggiore di quella di qualunque azienda a lei affine.
ecco l’inchiesta della giornalista del guardian, riportata da internazionale nel n. 2013:
http://www.theguardian.com/technology/2013/dec/01/week-amazon-insider-feature-treatment-employees-work
Gennaio 12th, 2014 at 10:17
@iltommi: quindi l’algoritmo è una specie di memento mori. Siccome Mantellini è andato su quella pagina senza peraltro acquistarlo (che nel mio algoritmo vuol dire che non era interessatissimo all’articolo) ora lo martellano fino a quando lo acquisterà per sfinimento? Funziona davvero così?
Gennaio 12th, 2014 at 16:34
@giancarlo
google nei suoi tutorial su adwords suggerisce di utilizzare la tecnica del remarketing con degli sconti o con dei prodotti correlati
il senso è:
sono andato su amazon ed ho visto quel prodotto che non ho acquistato.
mi sono preso il cookie
appena vado su un network dove posso applicare il remarketing mi viene proposto lo stesso prodotto ad un prezzo più basso, o se ho acquistato quel prodotto mi viene proposto un articolo correlato.
questa è la maniera corretta di applicare il remarkenting
invece in realtà tutti lo usano molto più semplicemente per proporre prodotti della stesso azienda o lo stesso prodotto allo stesso prezzo o un prodotto di categoria simile.
almeno ora c’è coscienza dei cookie e le aziende avvertono che ti prendi un cookie quando navighi sui loro siti.
3/4 anni fa non dicevano niente, tu vedevi solo questi banner che ti inseguivano ovunque tu navigassi senza capire il perchè.
Gennaio 13th, 2014 at 13:55
“Sugli algoritmi c’è molto da lavorare.” Non mi pare proprio, non è un algoritmo.
Gennaio 15th, 2014 at 14:37
Massimo, dicesi retargeting, come spiega iltommi correttamente. Non è sbagliato il concetto: nello specifico si parla di una peretta per la pulizia dei sensori delle reflex (dalla forma francamente equivocabile, ma assolutamente funzionale) e quindi non è che ci sia tanta scelta. Hai visto quello, ti ripropone quello.
Immagina che tu avevi visto delle scarpe da ginnastica: evidentemente l’algoritmo (che si, a discapito di quello che dice Claudio, è un algoritmo con delle sue logiche) capisce che tu sei interessato a scarpe da ginnastica e ti fa vedere quelle cose. Non è sbagliato in sè, come concetto. Ovvio che siamo ancora agli albori perché tutt’ora non distingue se tu hai comprato o meno il prodotto (e quindi puoi essere “di nuovo” interessato allo stesso prodotto).
Gennaio 15th, 2014 at 15:06
Funzionamento del remarketing
https://support.google.com/adwords/answer/2454000?hl=it