Questa mattina è stato infine pubblicato il famigerato Regolamento Agcom sul diritto d’autore. È stato approvato, come scrive Agcom su Twitter, all’unanimità, anche se è una unanimità per modo di dire, visto che per la fretta nemmeno hanno voluto aspettare l’insediamento del nuovo commissario Nicita.
Come avvenuto anche in passato le comunicazioni alla stampa che lo accompagnano sono cripitiche e volutamente ambigue. Per cui è sufficiente che a Repubblica nessuno conosca il contenuto del testo (questo nella migliore delle ipotesi) perché possano uscirne titoli come questo qui sopra.
Non è vero che che il nuovo regolamento colpirà solo le grandi violazioni, non è vero che non interesserà gli utenti comuni. Un singolo file mp3 caricato su una pagina web da chiunque potrà essere sanzionato in tempi brevi da una autorità amministrativa che ha deciso di sostituirsi proditoriamente alla magistratura.
A questo punto l’unica soluzione è che il Parlamento decida di opporsi a questo delirio pronunciandosi in merito.
Dicembre 12th, 2013 at 16:38
capicato = capitato
:-)
Dicembre 12th, 2013 at 16:42
grazie ;)
Dicembre 12th, 2013 at 18:01
“Qualora il sito sul quale sono rese disponibili opere digitali in violazione del diritto d’autore o dei diritti connessi sia ospitato su un server ubicato fuori dal territorio nazionale, l’organo collegiale può ordinare ai prestatori di servizi che svolgono attività di mere conduit, di cui all’articolo 14 del Decreto, di provvedere alla disabilitazione dell’accesso al sito.”
Quindi se uno carica una canzone su, diciamo, 5 hosting cyberlocker tipo Fileserve, MediaFire, SkyDrive, ecc. e questa venisse segnalata all’autorità, gli ISP, se l’uploader non la rimuove, avranno l’obbligo di oscurare l’intero sito? Complimenti…. ma allora cosa impedisce alla stessa MPAA di violare “volontariamente” il diritto d’autore, sfruttando il regolamento, e ottenendo così l’oscuramento dei siti di hosting?
Dicembre 12th, 2013 at 19:26
Segantini definisce questo regolamento “un provvedimento innovativo e lungimirante”. Non ce lo aspettavamo, eh?
Dicembre 12th, 2013 at 20:49
@Giorgiot Segantini chi, il pittore?
Dicembre 12th, 2013 at 21:34
Calma y jazz
http://youtu.be/f6Vu5BG_gLA
Dicembre 12th, 2013 at 23:17
@C2etc. Interessante osservazione.
Dicembre 13th, 2013 at 01:02
Mante, come sempre su questi temi sei molto più Grillino che Pdino…. Comunque scherzi a parte questi sono pericolosi, sia se non si rendono conto che per fare un favore ai “detentori dei copyright” calpestano uno dei capisaldi della costituzione e della democrazia (divisione dei poteri, entità autonoma e riconosciuta che si occupa della giustizia, ecc) creando un sistema veramente oppressivo e illiberale; sia se invece, come temo, é proprio quello che vogliono, la società del controllo…
Dicembre 13th, 2013 at 18:37
Al peggio sembra non esserci fine: ecco cosa è incluso nel decreto Destinazione Italia. “2-bis. Laddove sia stata apposta dichiarazione di riserva, la riproduzione, la comunicazione al pubblico e in ogni caso l’utilizzazione, anche parziali, in ogni modo o forma, ivi compresa l’indicizzazione o aggregazione di qualsiasi genere, anche digitale, di prodotti dell’attività giornalistica, compresi la forma e il contesto editoriali, pubblicati a stampa, con mezzi digitali, tele-radiodiffusi o messi a disposizione del pubblico con altri mezzi, è consentita solo previo accordo tra il titolare del diritto di utilizzazione economica dei prodotti medesimi, ovvero le organizzazioni di categoria dei titolari dei diritti a ciò delegate, e l’utilizzatore, ovvero le organizzazioni di categoria degli utilizzatori a ciò delegate. In mancanza di accordo sulle condizioni anche economiche dell’utilizzazione, dette condizioni sono definite dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, su istanza della parte interessata.».
E poi c’è la prevista detrazione per l’acquisto di libri che NON siano digitali.
Dicembre 15th, 2013 at 08:59
A questo punto l’unica soluzione è che il Parlamento decida di opporsi a questo delirio pronunciandosi in merito.
non lo faranno mai perchè sono daccordo. piuttosto c’è da sperare nel TAR che blocchi questo schifo, altrimenti la libera informazione avrà tempi difficili.
alle parole ora devono seguire i fatti, tutti, nessuno escluso, devono protestare e far cadere questo regolamento palesemente illegale e contro il cittadino onesto.
Dicembre 15th, 2013 at 09:23
[…] ambiguità di Agcom ::: manteblog ::: Punto […]