Schermata 2013-09-26 alle 21.32.00


Oggi è stata una giornata difficile per il marchio Barilla sulla Internet non solo italiana. Enrico Sola va oltre le reazioni automatiche di indignazione e boicottaggio e spiega tutto per benino.

Lo ha detto anche Barilla stesso: i gay che non apprezzano la nostra posizione possono rivolgersi ad altre marche. Altra uscita ingenua da un sacco di punti di vista: le persone che ritengono utile non comprare più prodotti del gruppo Barilla da oggi in poi non saranno solo i gay, ma tutti quelli non sono più a proprio agio con i valori della marca. È un pensiero infantile, tipico della destra nostrana, considerare che la questione omosessuale interessi solo i gay e non sia un tema di civiltà che riguarda tutti.


26 commenti a “Una giornata di cottura”

  1. andrea dice:

    oggi, infatti, mi rammarico di non acquistare prodotti barilla da piú di un lustro. e pensare che non sono neanche ricchione…

  2. gregor dice:

    Non si acquistono prodotti Barilla perché il boss dice che la famiglia tradizionale non è omosessuale, ma si acquistano assemblati Samsung/Apple prodotti da operai ridotti praticamente in schiavitù.

    Bah…

  3. Claudio dice:

    @Gregor 194 minuti di applausi.

    Aggiungerei pure che a Rosarno nulla è cambiato quindi ogni spremuta è un succo di schiavo

  4. Shylock dice:

    @gregor: almeno Samsung/Apple non va in radio a dire ‘Noi siamo per la società tradizionale: non abbiamo niente contro gli schiavi, basta che stiano al loro posto senza infastidire gli uomini liberi. E se qualcuno ha dei problemi con la schiavitù, può sempre andare a comprarsi il telefono da un’altra parte.’

  5. Roberto dice:

    Credo che in questo caso si possa serenamente rinunciare al solito “e allora tizio che fa…. “.

    Contrariamente agli esempi Apple e Samsung (ma anche Adidas o Nike o il 99% dei marchi più noti) in questo caso ci sono alternative più buone o più economihche.

    Il sig. Barilla ha il diritto di dire quello che vuole, ma io ho il diritto di manifestare il mio dissenso nei suoi confronti rinunciando alle sue merendine, alla sua pasta o ai suoi spot inguardabili e insopportabili e vivere lo stesso bene, anzi forse meglio.

  6. stefano nicoletti dice:

    Luigi varcò la soglia della scuola concedendo a suo padre e sua madre solo un distratto cenno della mano, poi, dal corridoio, si voltò per assicurarsi che se ne fossero andati. Le loro facce felici e ansiose per il primo giorno di scuola del figlio grande non c’erano più: tirò un sospiro di sollievo. Sperò che nella confusione generale nessuno li avesse notati. Sperò soprattutto che nessuno gli chiedesse di loro perchè non sapeva ancora bene come giustificare quella famiglia “obsoleta”: parola che rimbalzava dai telegiornali e dalle frasi degli adulti nella sua testa senza che lui riuscisse a coglierne l’essenza.

    Storielle a parte, come cantavano i Bluvertigo,
    “anche se per caso mi piacessero i fiori
    non e’ detto che io debba fare il fiorista”

  7. mORA dice:

    Eppure ha funzionato.

    Se leggi il thread seguito alla twittata del buon Guido, c’è una netta prevalenza di

    Siamo in milioni con lei ! Tutte le famiglie la pensano come lei, non si deve scusare, lei ha/noi abbiamo ragione !

    Poi tutt’attorno fioriscono cose così:

    https://twitter.com/Cavicchi4R/status/383524083486707712

  8. Pier Luigi Tolardo dice:

    E’ chiaro che Barilla non doveva esprimersi così: se ai gay non piace la nostra comunicazione si accomodino altrove, è maleducato, irrispettoso, sa di disprezzo…Non va bene…
    Barilla(come anche certe associazioni gay) sopravvaluta la pubblicità, che è l’unica forma di religione/ideologia del nostro tempo…La risposta giusta finale era: “la nostra Pasta è così buona che piace e piacerà a tutti gay ed etero, prchè il nostro prodtto è buono a prescindere dalla pubblicità”. Poi poteva chiosare: non è compito della pubblicità affermare un modello di famiglia piuttosto che un’altra, la nostra pubblicità si rivolge alla stragrande maggioranza delle famiglie che non sono e non saranno mai gay ma piuttosto di tipo etero…Al momento non pensiamo di fare una pubblicità rivolta apposta ai gay …Avrei evitato di usare il termine “famiglia tradizionale” perchè la famiglia tradizionale era certamente un uomo ed una donna ma che stavano sposati quasi tutta la vita con 3-4 figli almeno..Ogi molte coppie non sono sposate, sono al secondo o terzo matrimonio e al massimo hanno 2 figli con 3 matrimoni… Certo, quello della Zanzara che è un rompi—avrebbe chiesto il mio parere e a questo punto avrei risposto: personalmente credo nella famiglia composta da un uomo ed una donna e non sono a favore dell’adozione per le coppie gay e credo di vivere ancora in un Paese libero dove uno può dire che non è d’acciordo su Genitiore1 e Genitore2 senza doversi attendee qualche boicottaggio che si dovrebbe riservare a cose più serie: tipo tasse non pagate, inquinamento eccessivo, contratti violati, discrinminazioni sindacali e retribuzioni troppo elevate dei manager.. e non a quello che passa sptto la testa del signor Barilla…Poi io la pasta la mangio solo per far piacere a mia madre, se no la eviterei perchè mi fa ingrassare…

  9. Pier Luigi Tolardo dice:

    Ho paura che alla fine finirà come Parmalat: nei mesi succcessivi al maggiore scandalo finanziario degli ultimi 50 anni in Italia le vendite dei prodotti Parmalat aumentarono del 16%: forza della pubblicità, dalla sera alla mattina si sentiva solo Parmalat..

  10. diamonds dice:

    io eviterei di fargli risparmiare soldi per la pubblicità e dedicherei spazio e tempo a questioni più interessanti.Che ci giochino con la nonna,in famiglia,a rimbalzino(stesso trattamento per le dichiarazioni dei politici.Specie i videomessaggi)

    http://www.corriere.it/esteri/13_settembre_26/usa-morto-uomo-blu-paul-karason_6d7290dc-26a2-11e3-a1ee-487182bf93b6.shtml

  11. Gibo dice:

    @Pier Luigi Tolardi
    Lei è un altro che dimostra di aver letto le dichiarazioni riportate dai giornali ma non aver ascoltato l’intervista da cui sono state tratte e trattate più che trascritte letteralmente.

  12. Marco dice:

    Anvedi…pure Neelie Kroes ascolta la Zanzara. Come diceva Nanni Moretti in Sogni d’Oro: “La volgarità ha vinto ancora una volta”.

  13. Pier Luigi Tolardo dice:

    Ribadisco che non avrei detto la frase che Barilla ha effettivamente detto: se ai gay non piace la nostra comunicazione mangino altra pasta” , è arrogante, un imprenditore dovrebbe dire il contrario, ma non per vendere soltanto ma perchè ama la propria azienda, i prodotti che fa e la gente che li consuma e pensare che vengano scelti solo per la pubblicità..
    L’altra che invece condivido titalmente di Barilla è questa: Io rispetto il matrimonio omosessuale perché riguarda persone che vogliono contrarre il matrimonio, ma non rispetto assolutamente l’adozione nelle famiglie gay, perché questo riguarda una persona che non sono le persone che decidono”.

    Gli fanno notare che anche in una famiglia omosessuale i bambini possono crescere in piena serenità: “Certo che crescono tranquillamente, ma io che sono padre plurimo conosco le complessità che ci sono nel tirare su dei figli e mi domando quali altre complessità possano esserci in una coppia dello stesso sesso”.
    Sono convinzioni che appartengono tuttora a me e alla maggior parte degli italiani: certo io sono tradizionalista e conservatore come loro,voglio conservare l’attuale Costituzione Italiana, l’attuale art.18 sui licenziamenti, sono contrario agli OGM, voglio conservare l’attuale divieto di adottare un bambino previsto per le coppie dello stesso sesso…

  14. gregor dice:

    C’è ancora qualcuno che crede al boicottaggio dei prodotti? Pensavo che questi no-global, si fossero estinti.

    Ricordo che Ikea ce l’ha messa la famiglia gay negli spot, non mi pare di aver sentito crolli del fatturato, strano, il nostro paese non è conservatore?

    Forse il consumatore valuta il prodotto e non tanto la pubblicità che aiutano a scoprirlo quel prodotto.

  15. Carlo M dice:

    moriremo di conformismo.
    io cmq corro a fare scorte di prodotti barilla, prima che lo “stato etico” decida di metterli fuori legge.

  16. mORA dice:

    @Carlo M

    Lo stato etico è quello che vieta la diagnosi pre-impianto alle coppie etero.

    Oppure lo stato non è etico a seconda di quale lato dei genitali tocca?

  17. Ennio Mollicone dice:

    Ora se vedo al supermercato qualcuno che compra la Barilla saprò che non è gay

  18. diamonds dice:

    Gregor,credo di aver sentito dire Berlusconi che si è trovato costretto a vendere la standa in virtù di un analogo boicotaggio(ma ovviamente in quel caso,come quasi tutto quello che quel signore dice,bisogna considerare la cosa come l’ennesima gag di un istrione molto sveglio)

  19. Pier Luigi Tolardo dice:

    Però se c’è uno che dovrebbe essere bastonato dalla mattina alla sera quello è Benetton: dove producono la loro roba? Come vivono quelli che lavorano per loro nei tanti Paesi dover da sempre hanno delocalizzato?quanto pagano la lana a chi la produce? E poi da quando hanno comprato a prezzi di saldo le Autostrade viaggiarecosta quasi dieci volte in più senza fare investimenti? Autogrill ha sbattuto fuori centinaia di madri di famiglia alcuni mesi fa E alessandro Benetton ha detto che è il mercato…Però loro pagano Toscani che fa baciare i preti dalle suore, un Papa da un Imam e dice sempre in Tv che lui è laico, laico, laico…così nessuno lo boicotterà mai… meritiamo di morire berlusconiani, questa è la verità…

  20. La Pasta della Libertà | Il Giornalaio dice:

    […] Sulla crisi di comunicazione generata dalle dichiarazioni di Guido Barilla alla trasmissione, a cavallo tra giornalismo e varietà, condotta da Giuseppe Cruciani su Radio24 è già stato detto di tutto e di più. Tra tutte le migliaia di parole spese sulla questione, sotto il profilo professionale la più equilibrata mi pare quella espressa da Enrico Sola ieri su «Il Post» [via]. […]

  21. paolo d.a. dice:

    La frase più grave pronunciata dal deficilla è passata perlopiù sottotraccia, quella che i gay ok basta che non diano fastidio. E’ passata così perché è talmente vicina al comune sentire che son parse più gravi le declinazioni “politiche” del suo diciamo pensiero. E non è una frase della quale puoi scusarti, è quello che tu e un sacco di gente hai dentro, è quello che divide e mortifica, altro che le idiozie sugli spot o i matrimoni gay.
    E questa mancata focalizzazione sul vero cuore di quello che ha detto è tutto un altro problema, segnala anche quanto si sia lontani da una qualsiasi ipotesi di integrazione sociale reale.

  22. mORA dice:

    @ paolo d.a.

    no, macché sottotraccia:

    http://edue.wordpress.com/2013/09/26/pasta-alluopo/

    a me è parsa l’unica cosa (assieme al concetto di “omosessuale”) di cui valesse la pena parlare

  23. Paolo d.a. dice:

    bravi bravi, almeno qualcuno se n’è accorto. bastasse, oggi saremmo tutti più felici.

  24. mORA dice:

    “Bravi” chi?!

  25. Carlo M dice:

    mORA, e secondo te io sono contro la diagnosi pre-impianto?

  26. quid76 dice:

    Il signore può fare le pubblicità come meglio gli aggrada. Sono gli insulti sessisti e omofobi il problema.
    Le scuse le ha fatte per il mercato estero, sennò saremmo rimasti alle giustificazioni banali iniziali.
    Di benaltrismo si muore, aggiungerei.

    Un consumatore appartenente ad altri mondi (cit. Luca Barilla, che come il fratello non scherza)