Fra i molti incredibili orrori giuridici che riguardano la rete accaduti in questi giorni la storia delle due foto di Cristina Sivieri Tagliabue da 50000 euro li batte tutti.
In Rete però restano due immagini pubblicate in precedenza. Una foto di Emma Bonino sulla copertina di un numero virtuale di Women accompagna un post datato dicembre 2011 del blog che Sivieri Tagliabue tiene su Nòva100 del Sole 24 ore, mentre una foto della stessa Sivieri Tagliabue, anche qui incorniciata in copertina, è utilizzata sin dal 2011 come immagine del suo profilo aperto su Facebook come blogger de ilfattoquotidiano.it. Tali immagini rappresentano fatti passati, sostiene Fabrizia Vaccarella, legale di Sivieri Tagliabue. Eppure Contesti Creativi si rivolge al tribunale di Roma, che un anno fa con un decreto ingiuntivo impone alla giornalista di pagare una penale di 25mila euro per ciascuna immagine: totale 50mila euro.
Settembre 18th, 2013 at 11:08
E difatti è un orrore giuridico: la ricostruzione del Fatto Quotidiano non sta in piedi neanche con le stampelle, dato che non è possibile ottenere un decreto ingiuntivo a fronte di una richiesta risarcitoria per danno d’immagine, o più in generale per un credito non liquido (vale a dire: da determinarsi da parte del giudice).
Quindi, qualcosa non funziona, e non è per niente detto che sia la decisione del giudice.
Settembre 18th, 2013 at 22:31
Bravo m.fisk, se non sei un Collega. Altrimenti, bravo lo stesso che l’hai detto ;-)
C’e’ molto che non quadra nel racconto del Fatto, confermo.