Il fortissimo, formidabile astio che provo per il governo Letta, un sentimento che nella mia esperienza di uomo interessato alla politica non è mai stato così forte, nemmeno ai tempi dei deprimentissimi governi Berlusconi, quelli con i figuranti e le ballerine capaci di far ridere il mondo con la sola apertura della bocca, non è in fondo difficile da capire. Potrebbe essere riassunto nella ricerca di un senso compiuto all’espressione “larghe intese”. Il giochetto semantico non è nemmeno dei più raffinati: quando le cose vanno malissimo si affida il timone del Paese ad un governo tecnico, soggetto alieno in grado di far digerire agli italiani il riciclo della propria bile in nome dell’interesse superiore della comunità. Quello stesso interesse che il governo della politica aveva ampiamente disatteso fino al giorno precedente. Quando invece le cose vanno male, non malissimo, semplicemente male, allora, una volta preso atto del fallimento della scelta elettorale, può capitare che si ipotizzi il governo delle larghe intese. Che è poi una sorta di ricusazione della scelta popolare un’altra volta in nome di un interesse superiore, il medesimo di prima, il bene del Paese.

Detesto la dietrologia del “sono tutti uguali”, “sono interessati solo alla poltrona”, “devono maturare la pensione” ecc. ecc. quindi non mi applicherò in nessuna delle lamentazioni usuali che si ascoltano in questi casi, resta il fatto che le larghe intese fra due soggetti politici contrapposti sono difficili da comprendere per chiunque. Esiste una politica del lavoro, della solidarietà, dell’innovazione che accomuna destra e sinistra? Evidentemente no, ovviamente no, se esistesse PD e PDL sarebbero quello che dice Grillo e io non lo credo. In ogni caso se ne dovrebbe dedurre che un governo delle larghe intese è per definizione un mostro a molte teste che sarebbe forse tollerabile per un periodo breve, su un programma chiaro e stringato per poi tornare a votare al più presto in condizioni meno precarie, decidendo, solo allora e una volta per tutte quale politica del lavoro, della solidarietà, della cultura e dell’innovazione la maggioranza degli italiani voglia per i prossimi anni. Ebbene il governo Letta non è nulla di tutto questo, non mostra nessuna di queste aspirazioni da compagine d’emergenza, le ha mimate nelle prime settimane e poi se le è dimenticate con evidente sollievo. Ha invece grandi progetti, vasti programmi, durata incerta e soprattutto unisce tutto e il suo contrario, destre e sinistre, postfascisti e sessantottini, se ne sta lì placido al vento di qualsiasi temporale che un Brunetta qualsiasi decida di scatenare mentre tutti i suoi componenti sono quotidianamente impegnati a raccontare come per merito loro (loro non di quell’altro uguale a loro lì accanto) il Paese che va male ma non malissimo continui ad aver bisogno di questa compagnia improbabile per non affondare definitivamente.

I piccoli ricatti mediatici di Enrico Letta o Angelino Alfano sono il degno completamento di questa politica senza etica che accomuna tutti, una cosa indecente che forse ci meritiamo ma che non per questo fa meno male. Per questa ragione, da queste parti, il governo Letta è il governo più detestato da decenni. È il governo del tradimento, della mediocrità e dell’accomodamento fra pari. Roba di cui francamente non sentivamo un gran bisogno.

23 commenti a “Detestare Enrico Letta”

  1. Bic Indolor dice:

    Ma di preciso cos’è che non ti è proprio andato giù?

  2. BigFab dice:

    Perché “forse ci meritiamo”?
    Non mi sento di meritarlo, non mi sento di essere (ancora) preso in giro, non mi sento di galleggiare in questa m…a.

  3. matteomenin dice:

    Avresti preferito un governo di larghe intese guidato da Gianni Letta scommetto.

  4. Dario Salvelli dice:

    Dobbiamo ringraziare Napolitano per averci propiziato questo Governo.

  5. diamonds dice:

    l’esperienza politica in corso è un’istigazione continua alla trenodia con quell’ottimismo di plastica propagato a piene mani

    http://www.youtube.com/watch?v=OA-0dMHYv3w

  6. Mariano dice:

    Esiste una relazione tra la capacità di un governo di grande coalizione di prendere decisioni importanti e la sua durata. Una relazione inversa.

  7. frank dice:

    Ma perchè contrapposte? Massimo, da cosa diamine lo deduci oggettivamente? il centrosinistra ha già governato senza Berlusconi. Il centrosinistra cos’ha fatto di socialdemocratico per esser chiamato ‘sinistra’? puoi elencarmi qualcosa? un appiglio per arrampicarci su una parete che è tristemente liscia

    la dietrologia è semplicemente ridicola: perchè fanno tutto alla luce del sole

    per partito preso nelle Commissioni stanno rigettando TUTTE le proposte costruttive di Grillo, sistematicamente. Per poi dire che Letta ha fatto, e Grillo non ha fatto nulla

    non sono tutti uguali: sono molto peggio. Non sono solo interessati alla poltrona, ma al delirio di onnipotenza, decidere su tutto, e lo fanno anche dopo la pensione, il potere a vita.

    Massimo, tu sei troppo buono. :-) ed io ho smesso di credere che babbo natale sia di sinistra solo perchè rosso. Babbo natale è di sinistra perchè ci crede veramente! (scherzo)

    Ma dove trovano tutti quei miliardi per le spese belliche? Non è matematicamente emergenza, è qualcos’altro, è un’altra politica, è corruzione.

  8. frank dice:

    Comunque, a scanso di equivoci, io non ho fatto un voto a Grillo, io voto un programma politico, non chi è più telegenico. Ma prima ancora io avevo fatto una promessa al partito che di solito votavo (con incoscienza, non lo so)

    di solito era il partito che mi prometteva di risolvere quelle criticità che conosciamo bene

    poi ho deciso di rivoluzionare il mio sistema solare: ho anch’io il diritto di fare promesse al partito

    e così un bel giorno ho deciso di votare Grillo per un mandato, una legislatura, con la solenne promessa di RITORNARE a votare il vecchio partito

    ma il vecchio partito non ne vuole più sapere e si prova solo un fortissimo astio.

    La mia promessa mi ha permesso di scoprire un partito che non avrei mai immaginato

  9. CoB dice:

    Con tutto il rispetto, sbagli quando parti da destra e sinistra e arrvi a PD e PDL, questi sono solo dei cialtroni. Un abbraccio di stima e solidarietà.

  10. frank dice:

    L’elettorato, il grande elettorato di Grillo penso sia esattamente il contrario di un gruppetto di fanatici, è democraticamente critico ed instabile: non è lo zoccolo duro di credenti del PD o peggio ancora l’esercito televisivo del cavalier Minotauro

    Fiorella Mannoia ha votato Grillo. e chissenefrega direte, vabè, ma per me tutto ha un senso, anche se questa storia un senso non ce l’ha

  11. Matteo Menin dice:

    Grande verità Frank, gli elettori di centro-sinistra, M5S incluso, sono proprio così, dolcemente complicati

  12. Peter dice:

    Hai dimenticato la bufala estiva della ripresa. Non c’è un solo dato che ispira ottimismo, ma chissà perché di colpo, senza nemmeno uno straccio di motivazione razionale, si dichiara che in Italia il peggio è alle spalle. Non ci bastavano i remake del complotto su Diana o della guerra in Irak?

  13. giovanni dice:

    Abbiamo il governo che ci meritiamo. Per sconfiggere un avversario non bastano belle e forbite parole o appoggiarsi alle “prestazioni” della giustizia. Occorre proporre ed agire. Pd & c gestiscono scuole, giustizia e sindacato dagli anni 60 . Nonostante cio’ non riescono a rendersi credibili.
    Pertanto basta lagne. Occorre darsi da fare e produrre.

  14. ale dice:

    bravo mante
    rivotali poi come sempre hai fatto x arrivare allo schifo di oggi
    rilamentati ma rivotali ok?
    alla prox cabina elettorale
    tuo pavlov

  15. Paolo d.a. dice:

    La sensazione qui è che il Pdl sia definito dalla caratura dei suoi capi e che il Pd invece sia un indefinito carrozzone. Il matrimonio tra i due quindi non mi sorprende. Non vedo tesi contrapposte, figuriamoci.
    Condivido invece tutto sullo schifo che ci travolge tutti.

  16. stefano nicoletti dice:

    Invece, scommetto che il governo tedesco CDU-SPD è un fulgido esempio di collaborazione per il bene comune.

  17. Ernesto dice:

    Si va bene, va bene tutti contro Letta orami è lo spot preferito, ma non basta criticare sempre criticare, fare teoria senza tener conto della realtà. Quale alternativa c’era? qualcuno aveva proposte migliori? perchè non si è fatto avanti allora?. Napolitano ha fatto l’unica scelta possibile perchè aveva la responsabilità di farlo. Non è colpa sua se il PD si è presentato alle elezioni senza programmi né idee, né leadership dopo che i suoi elettori in maggioranza avevano dato fiducia ai soliti perdenti che da una vita guidano il PD verso luminose sconfitte invece che scelgiere l’unico che poteva dare all’Italia un governo stabile (e al quale una parte del suo stesso partito per motivi incomprensibili continua a fargli la guerra).
    Letta ha fatto ciò che è stato chiamato a fare, niente di più. Nulla accomuna i due principali partiti al governo, è vero, ma forse qualcosa accomunava quella accozzaglia informe che si chiamava Ulivo o Unione o chissà come? Bertinotti e Mastella avevano programmi comuni? e Pecoraro e Lamberto Dini la pensavano allo stesso modo? Ciò che li univa era solo l’avversione a Berlusconi e basta, inafatti hanno fatto una triste fine e comunque nel breve periodo in cui hanno governato hanno combinato molto meno di quanto sta facendo oggi il governo Letta.

  18. capodoglio dice:

    Quando qualcuno, come Mante, tenta di fare un discorso pensando alle parole, e addirittura dicendo che non cadrà nel “tuttugualismo”, ecco che spuntano come funghi tutti quelli che “bravo! e allora rivotali” (come se avesse detto di averli votati o che li rivoterà), oppure quelli che “ma sono tutti cialtroni” (variante più sincera ma altrettanto disonesta di “sono tutti uguali”). E tutto questo, probabilmente, dopo aver letto solo una riga o due.
    La verità è che, anche se ce la stanno mettendo tutta per farlo sembrare, se pensate che siano tutti uguali siete dei cialtroni voi, è un problema vostro. E allora ecco che davvero, e qui ribalterei il finale di Mante, ve li meritate.

  19. diamonds dice:

    il carro dei vincitori si è ribaltato nel fango(pazzi avventori ne dilaniano i tesori). Mentre Il re è nudo

    http://www.youtube.com/watch?v=LTchJoDoTHI

  20. frank dice:

    il WallStreetJ che torna ad attaccare l’Italia e questa volta per l’IMU:
    quanto vale l’IMU? quanto valgono invece gli F-35?

    questo è un programma politico: qualcuno scrisse che i veri accordi si possono fare solo in segreto, non in una videoconferenza pubblica

    non si tratta quindi di rappresentanti PUBBLICI, se al pubblico raccontano solo balle o non dicono nulla “per non fare promesse”.. (che buoni!)

    non è sempre così, come voglion far credere: basta vedere con quanta facilità i reportage smascherano sistuazioni illegittime e illegali, ormai alla luce del sole

    Ma anche credendo alla teoria della costrizione sistematica, e cioè un’altra teoria del complotto: ci sono invece periodicamente dei momenti e degli spazi in cui non c’è alcuna costrizione e il rappresentante pubblico è libero di dire e di agire: e non può più crearsi delle scuse! La scusa del complotto, la TROIKA, ce lo chiedono “i mercanti” (ma chi sono? sono tutti uguali?)

    qualcuno ha il coraggio di dire che Letta è sempre obbligato a dire bugie?

  21. Andrea dice:

    Concordo con l’attacco, il governo Letta è detestabile per una quantità di motivi, ma non con l’analisi seguente. Lungi dal sottoscrivere la retorica grillina, ma è oramai un dato che il PD, consapevolmente o meno, si sia trasformato progressivamente in un partito di destra.

    Questo cambiamento è in tutta una serie di fatti analizzati ed argomentati da svariati intellettuali. L’ultimo di mille esempi è proprio l’eliminazione dell’IMU a prescindere dal reddito per sostituirla con una tassa sugli inquilini e con l’aumento dell’IVA, una delle tasse più inique esistenti.

    Se non si riconosce questa mutazione genetica del PD, non si capisce la coerenza intrinseca di quest’alleanza (tutt’altro che occasionale o conflittuale) e si continuerà a perpetrare l’errore di votare per una forza sedicente di sinistra che poi realizza programmi tecnicamente di destra.

  22. valentinaa dice:

    ha ragione @ stefano nicoletti è più di un anno che i crucchi stan lì a discutere di Imü

  23. Giuliano dice:

    ma non e’ che, per caso, ci aspettiamo troppo dai politici? e che sono le nostre aspettative ad essere troppo alte per l’offerta del mercato?