Come era prevedibile le società Internet americane, la cui reputazione è uscita a pezzi dalla vicenda NSA-Snowden, hanno fatto valere il loro peso. Così ieri il Presidente Obama si è presentato di fronte ai giornalisti a raccontare la favoletta del Governo buono che vuole comunicare meglio con i cittadini americani e che intende prendere iniziative per essere maggiormente trasparente nelle proprie azioni più segrete. Con un cambio di messa a fuoco che noi italiani conosciamo assai bene (si tratta di uno schema comunicativo mille volte adottato in questi anni da governi di destra e di sinistra) nel Datagate il problema di fondo, secondo il Presidente USA, è stato un problema di comunicazione. NSA non ha fatto nulla di illegale, non spia le comunicazioni di tutti (cittadini USA compresi) senza bisogno di alcuna autorizzazione ma semplicemente comunica male i propri intenti. Per tale ragione verrà presto approntato un opportuno sito web per la trasparenza della NSA. Una storiella talmente ridicola che ascoltandola ieri sera mentre Obama parlava mi sembrava di essere di fronte ad un Enrico Letta qualsiasi. Dopo che anche il NYT con un articolo molto duro di qualche giorno fa aveva deciso di abbandonare la difesa d’ufficio di Obama, il cui apparato di intelligence semplicemente (in passato era una supposizione ora grazie a Snowden e ad altre rivelazioni che si sono succedute, è pacifico) spia tutti e tutto, per telefono via email o sui social network in assenza di qualsiasi regola, a Obama non resta altro da fare che raccontare la bugia un po’ vergognosa secondo la quale lui già in tempi non sospetti (prima del caso Snowden) voleva maggior trasparenza e maggiori garanzie e che questi progetti, ora annunciati, erano già nelle sue intenzioni prima della crisi NSA. E quando qualcuno (una bionda giornalista del WSJ) gli chiede senza troppi imbarazzi conto dei suoi cambi di parere e del perché mai questa volta i cittadini americani dovrebbero credergli, Obama comincia a parlare di Putin il cattivo e di come si andava bene quando c’era Medvedev.

7 commenti a “L’incredibile Obama”

  1. maxxfi dice:

    Groucho Marx diceva che “‘l’intelligenza militare è una contraddizione in termini”.
    Ora possiamo farne la versione 2.0 cambiando il soggetto in “trasparenza della NSA”.

  2. Visto nel Web – 91 | Ok, panico dice:

    […] L’incredibile Obama ::: manteblog […]

  3. ic3d dice:

    Una lettura diversa di Rampini su Repubblica
    http://rampini.blogautore.repubblica.it/2013/08/09/obama-si-ricrede-il-datagate-esiste/

  4. Padre Giacobbo da Voyager dice:

    Rampini ha cannato di brutto

  5. Padre Giacobbo da Voyager dice:

    voglio dire che Obama è più gattopardesco del gattopardo e putin (pur essendo amico di Silvio) è degno erede di lenin e stalin

    qualsiasi altra analisi politica è una arrampicatura sugli specchi

  6. Alessandro dice:

    A ulteriore conferma che il nostro è un gran cacciaballe: https://www.techdirt.com/articles/20130810/09240524136/jennifer-hoelzers-insiders-view-administrations-response-to-nsa-surveillance-leaks.shtml

  7. Massimo dice:

    Sembra sempre più Nixon…