Oggi buona parte della Internet che frequento ha commentato (in genere positivamente) l’intervista a Francesco de Gregori pubblicata dal Corriere di Sera. Il mio parere è il seguente e vale per qualsiasi poeta/artista/intellettuale di riferimento mio e vostro in questo caso e in molti altri. Io, in quanto estimatore incondizionato di Rimmel, Buffalo Bill e molti altri suoi bellissimi dischi, sono molto interessato al parere di Francesco de Gregori al riguardo di qualsiasi questione che interessi lui e noi (quindi arte, politica, cultura, sport ecc. ecc.). Solo che mi interessa molto il parere del Francesco de Gregori ventiduenne (Alice non lo sa), ventitreenne (Francesco de Gregori), ventiquattrenne (Rimmel) e ventiseienne (Buffalo Bill). Tutti i pareri su arte, politica, cultura, sport ecc. del Francesco de Gregori successivo (non parliamo nemmeno del Francesco de Gregori sessantaduenne intervistato da Cazzullo oggi) mi interessano incomparabilmente meno.
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Lug
Luglio 31st, 2013 at 22:48
“fossi stato un po’ piu’ giovane l’avrei distrutto con la fantasia, l’avrei stracciato con la fantasia”
Luglio 31st, 2013 at 23:16
Attento Mante che il tempo passa anche per te (e per me)
Agosto 1st, 2013 at 00:12
Banalmente: perché?
Agosto 1st, 2013 at 00:14
Mante per una volta dissento da quanto scrivi, giuro ho riletto molte volte. Affermi in qualche modo che il tuo parere di cinquantenne su un artista/ecc sessantenne sia indissolubilmente legato al tuo parere di (boh) ventenne su quanto esprimeva nella sua opera l’artista trentenne trent’anni fa. Sembri negare il diritto alla maturità delle idee e alla maturazione delle opinioni, in un contesto esterno politico, artistico, mediatico che è cambiato almeno 5 volte. Come diceva Madonna quando usava ancora il rimmel: ‘you are frozen’
:-)
Agosto 1st, 2013 at 00:14
Io, come Pinco Pallino, non andrei mai a chiedere ad un cantante un giudizio politico, e se malauguratamente lo facessi credo che per lo più non lo prenderei sul serio.
Viceversa io, come Pinco Pallino, non andrei neanche a chiedere ad un politico un giudizio canoro, e se malauguratamente lo facessi credo che per lo più non prenderei sul serio neanche quello.
Del resto io, come Pinco Pallino, ho anche poca voce in capitolo.
Viceversa, ho anche poco capitolo in voce.
E’ meglio che mi fermi qui.
Agosto 1st, 2013 at 00:37
E’ la stessa persona. Meno ispirata artisticamente forse, ma piu’ saggia e piu’ pacata.
E nel caso di De Gregori, anche uno dei rarissimi casi di un artista che si e’ mantenuto integro. non e’ Venditti ne’ Zero ne’ Mina.
E questo anche conta moltissimo nella stima verso una persona e le sue idee.
Agosto 1st, 2013 at 01:07
Provo tanta tristezza nel vedere come l’intellettuale italiano sponsorizzato dai giornali esprima una visione del mondo, della vita e della politica così terribilmente banale. Se ci sta una vittima, tra le tante, del “ventennio” del partito unico della casta, questo é proprio l’intellettuale, ormai del tutto incapace di comprendere e raccontare il mondo. Forse si dovrebbero ascoltare altri personaggi, ma, caro Mantellini, non é una questione anagrafica. Piuttosto di ambienti culturali. Da questo punto di vista il film di Sorrentino é paradigmatico. E di fronte a questo scenario l’urlodi Bepper Grillo sembra ormai già troppo poco…finiremo tutti a lanciare cellulari davanti al parlamento?… Sigh!
Agosto 1st, 2013 at 09:01
Certo se la pensasse come voi lo portereste sulle spalle come un fulgido esempio di maturazione.
Agosto 1st, 2013 at 09:22
A me interessa assai poco anche il parere del De Gregori ventenne. Mitizzare i cantanti pensando che in virtù della loro ispirazione artistica debbano necessariamente avere opinioni interessanti sui fatti della vita (o anche più semplicemente che siano esseri umani decenti) è un’illusione smentita dai fatti.
Agosto 1st, 2013 at 09:33
Siamo al punto che il dire che una cosa non interessa a qualcuno diventa un argomento degno di discussione. Personalmente se una cosa non mi interessa non la leggo e basta ma non credo che questoa sua volta possa un essere argomento interessante.
Nella fattispecie l’intervista a De Gregori è di sicuro degna di interesse, la prova è che ha stimolato discussioni a non finire. Cosa che non capita certo per tutte le interviste.
Agosto 1st, 2013 at 10:21
@matteomenin non nego la maturità delle idee tutt’altro, dico che le idee che interessano a me in quanto suo estimatore (che è poi la ragione per cui gli vengono chieste) sono (sarebbero state) quelle del De Gregori di genio e non quelle del tranquillo signore che è ora
Agosto 1st, 2013 at 12:11
@mante d’accordo però tu e lui siete due identità che maturano (evolvono?) e mi sembra che tu non lo voglia accettare. Come quando alla cena di classe ti ritrovi la bella e sveglia ex- compagna di cui eri innamorato e non la riconosci più. Lei ti dice cose strane e ti invita a cena e tu recuperi da Facebook la vecchia foto di classe, la guardi, pensi, la riguardi e le rispondi in DM, no ciao.
Agosto 1st, 2013 at 12:23
beh,a dirla tutta quello del 1989 ha dimostrato di essere quasi profetico
http://www.youtube.com/watch?v=z5Sr4ld3knQ
Agosto 1st, 2013 at 13:11
potremmo direttamente togliergli il diritto di voto ai sessantaduenni, no?
Agosto 1st, 2013 at 14:55
Il contenuto dell’intervista è largamente condivisibile senza essere banale…se qualcuno si è offeso, forse è stato colpito nel segno?
Agosto 1st, 2013 at 16:21
Quell’attacco a De Gregori da parte di alcuni giornalisti è fuori tempo massimo e un po’ troppo da militanti del Pd. Diventa addirittura un giudizio totale anche sulla musica. Della serie: chi tocca il partito è stonato.
Agosto 1st, 2013 at 16:49
Così a occhio nel 1976 saresti stato tra chi gli ha fatto il processo al palalido, altro che interessarti cosa diceva.
Agosto 1st, 2013 at 18:33
È che mantellino aveva fuori una mezza parola con cazzullo
Agosto 1st, 2013 at 21:06
Faccio presente agli incliti commentatori che in questo post non c’e’ un mezzo giudizio su quanto affermato da De Gregori (molte cose tra l’altro le condivido in pieno), si parlava dì’altro, per esempio di scegliere rappresentanti della società da interpellare che siano nostri contemporanei
Agosto 1st, 2013 at 22:01
(..non hai ancora letto quella della Vanoni..)
scusa il precedente OT, non era chiaro il riferimento, son d’accordo con te (e allo stesso tempo spero che a nessuno venga in mente di scegliere rappresentanti della società contemporanea ;-) anche perchè è veramente un altro mondo e caotico e difficilmente rappresentabile, o forse anche questa è una percezione
per questo quelle reazioni sono per me incomprensibili
Agosto 1st, 2013 at 23:32
Se “l’Italia assassinata dai giornali e dal cemento”; uno è quello in cui lavora. Per me non serve aggiungere altro.
Agosto 1st, 2013 at 23:34
M’è rimasto un Cazzullo nella tastiera… “uno è quello in cui lavora Cazzullo”.
Agosto 2nd, 2013 at 14:49
@Mantellini: ho capito ora, tu non ti ritieni un contemporaneo di De Gregori. l’anagrafe direbbe il contrario, ma ognuno può avere una sua idea di contemporaneità e fanculo la realtà.
Agosto 2nd, 2013 at 15:47
@Giancarlo, no, non hai capito, ma a questo punto direi che il problema è mio che non riesco a spiegarmi