C’è stato un po’ di casino qualche giorno fa a riguardo di un titolo di Corriere.it che, basandosi su un articolo di Time firmato da Stephan Faris citava spinose questioni legate a prossime violenze di piazza in Italia in caso di fallimento del M5S. Ora io credo da tempo che corriere.it abbia superato più volte il limite della decenza nell’utilizzo dei titoli (si veda al riguardo il recente caso di un titolo molto sbilenco su Renzi) ma nel caso in questione, non è andata così. Mi spiace per il giornalista americano che, per ragioni sue ha prima dato in escandescenze su Twitter e poi ha firmato un comunicato sul blog di Beppe Grillo dove le sottigliezze interpretative raggiungono dimensioni da microscpio elettronico, ma nel caso in questione il titolo del Corriere era sufficientemente aderente alla realtà ed ai contenuti dell’articolo. Magari dipende dal fatto che Faris non conosce bene l’italiano (non so), magari dipende dal fatto che lo stesso voleva continuare a rimanere nelle grazie del comico genovese in ogni caso sembra inutile fare tante storie. Grillo ha detto a Time:
I channel all this rage into this movement of people, who then go and govern. They should be thanking us one by one. If we fail, [Italy] is headed for violence in the streets
E Corriere ha correttamente titolato
“E se falliamo noi violenza in strada”
Marzo 9th, 2013 at 12:36
beh, il senso è quello.
Secondo me non solo il Corriere ha superato più volte il limite della decenza nell’utilizzo dei titoli.
Marzo 9th, 2013 at 12:37
Premessa: non ho votato M5S, anzi, questo comincia a farmi un po’ paura.
Detto questo: il titolo del corriere sarà pure tecnicamente corretto, però si presta facilmente ad interpretazioni del tipo “se falliamo noi allora spacchiamo tutto” (io infatti ci sono cascato, appena letto il titolo ho pensato che fosse effettivamente stata detta una cosa del genere).
Titoli così prestano inutilmente il fianco a Grillo & C.
E non ce ne sarebbe veramente bisogno…
Marzo 9th, 2013 at 12:39
che poi, il titolo, è pure un bell’endecasillabo
Marzo 9th, 2013 at 15:21
“un” senza apostrofo. Pardon
Marzo 9th, 2013 at 15:57
Il titolo è corretto. Può essere frainteso? Forse, ma uno poi legge l’articolo. Chi non vuole leggere non può essere giustificato nell’equivoco
Marzo 9th, 2013 at 16:54
Una percentuale superiore al 50% degli utenti si ferma ai titoli. Che legge pure velocemente.
L’autore criticava il contesto non la traduzione in sè.
Il messaggio che il Corriere ha fatto passare (e che poi i vari leader politici hanno ripreso. Ma viene siete accorti o no???) erano tutti nella direzione: “Se il Movimento 5 Stelle fallisce, ci sarà violenza in strada”.
Questo era quello che il Corriere voleva far passare. Questo è quello che il Corriere HA fatto passare.
Marzo 9th, 2013 at 17:10
Il titolo del Corriere non è corretto, non tanto per un problema di traduzione, ma di interpretazione. Il Corriere lascia scorrettamente intendere che quella di Grillo sia una minaccia mentre dal testo dell’intervista si capisce chiaramente che è un timore. Comunque il Corriere è in buona compagnia del 99% dei media italiani nel tentativo di delegittimare a tutti i costi il Movimento 5 Stelle. Di questo si sono prontamente accorti numerosi commentatori esteri e lo hanno evidenziato in molti interventi sui quotidiani e i magazines d’oltreconfine.
Marzo 9th, 2013 at 17:41
No no è l’inglese che è insidioso per i giornalisti nostrani, non credo al complotto.
@bertox
la cosa anche qui da noi non credo sfugga ai più. non più.
Marzo 9th, 2013 at 18:39
Per i complottisti Grillini, anche il Fatto Quotidiano, giornale di partito M5S, ha titolato nella stessa identica maniera del Corriere. Se non vi piacciono i titoli, cambiate leader.
Marzo 9th, 2013 at 21:34
Sono d’accordo coi più. il problema non è la letteralità della traduzione, che è corretta. Il problema è il contesto che è stato completamente travisato.
Marzo 9th, 2013 at 21:35
Aggiungo che Luca Sofri sul suo blog ha meglio di me (e ci mancherebbe!) argomentato la cosa.
Marzo 10th, 2013 at 02:45
Context is everything. Surely you understand that, O intellectually superior purveyors of the We’re First But We Didn’t Win doctrine?
Ma va la…