Ieri Pierluigi Bersani ha detto che toglierà i ticket per le visite mediche specialistiche. In altre parole ha fatto Berlusconi. Perché non ci sono grandi differenze fra promettere di restituire soldi agli italiani la settimana prima del voto (dopo che tu stesso insieme agli altri gli hai sempre chiesto denari da vent’anni a questa parte) agendo sul’IMU o sui ticket sanitari. Sono entrambi annunci demagogici pensati per raccogliere più voti possibili prendendo per il naso la povera gente. Berlusconi, che è un professionista in materia, si spinge a promettere la restituzione dei soldi già versati (e per completare l’opera invia 9 milioni di finti moduli per l’apposita restituzione), Bersani che è un imitatore di provincia racconta solo che in futuro sarà possibile togliere i ticket per le visite specialistiche prendendo quei soldi altrove. In ogni caso togliere i ticket sanitari per la specialistica è comunque una pessima idea, esattamente come è una pessima idea detassare qualsiasi prima casa indipendentemente da redditi e pregio. In particolare i ticket sono già oggi ampiamente graduati sul reddito del contribuente (e questo significa fra l’altro che molti ricchi evasori sono esentati dallo stato al pagamento della spesa sanitaria, moltissimi anziani e indigenti non li pagano, poi esistono le esenzioni per patologia, insomma il meccanismo è in teoria ben congegnato) e la loro eventuale eliminazione sarebbe una stupidaggine per molti motivi. Non riguarderebbe solo la necessità per lo Stato di reperire altrove i denari dei ticket (come ieri Bersani ha cercato di farci credere) ma avrebbe effetti paradossi facilmente prevedibili su un sacco di cose: sul numero di prestazioni inutili che verrebbero richieste e che lo Stato pagherà, sull’aumento inevitabile delle liste d’attesa, sul conseguente automatico passaggio di molte prestazioni urgenti e necessarie verso la sanità privata. Io non credo che Bersani ignori tutto questo, penso che lo consideri un prezzo che si possa pagare in nome di un utile abuso della credulità popolare per fini elettorali. Insomma un po’ una pena.
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Febbraio 21st, 2013 at 19:52
Bersani ha ragione quando dice che il ticket è un salasso per chi sta male.. Se devi fare molte visite e molti controlli sono caxxi. L’abolizione del ticket per me va fatta per determinate fascie e per determinate prestazioni e requisiti.. Per me non è demagogica se viene strutturata nel migliore dei modi.
Febbraio 21st, 2013 at 20:09
@gregor non ha detto ristrutturiamo i ticket, ha detto leviamoli tutti
Febbraio 21st, 2013 at 20:24
Ma sei sicuro che il ticket per fascia di reddito si applichi in tutta Italia? Io credo che sia una iniziativa della regione Emilia Romagna.
Febbraio 21st, 2013 at 20:41
Mi sto documentando. Per quel che capisco ogni regione ha la possibilità di modulare i ticket mantenendo il saldo finale di spesa sanitaria. La situazione quindi è variegata.
Febbraio 21st, 2013 at 20:53
La proposta è di Marino, che è notoriamente un venditore di pentole.
Febbraio 21st, 2013 at 20:58
Elena per quello che ne so io c’e’ una variabilità da regione a regione (per esempio sui ticket di pronto soccorso) ma le esenzioni per reddito e per patologia sono su base nazionale, in ogni caso molte regioni prevedono una diversa contribuzione basata sul reddito familiare (certamente oltre a ER anche Toscana e Lombardia), c’e’ poi un disegno di legge di Balduzzi che va in questo senso
Febbraio 21st, 2013 at 21:11
Il rischio dell’esplosione delle liste d’attesa è assolutamente paventabile, in alcune regioni ormai serpeggia il panico fra pazienti e direttori sanitari ed è un enorme problema dovuto al fatto che vengono prescritti esami spesso inutili o illogici (non solo per questo, ma anche). Si rischia di tornare ai tempi in cui le persone si sottoponevano / venivano sottoposte facilmente a esami in quanto gratuiti. Inoltre esistono esenzioni per reddito, età (quindi quello degli anziani mi suona come un falso problema) e per patologia. Il problema si pone in fase di accertamento e (VERO problema) quando viene accertata una malattia per cui non esista un codice di esenzione specifico. Fortunatamente Balduzzi ha presentato finalmente i LEA aggiornati con 109 nuove malattie rare (sicuramente non saranno incluse tutte, ma intanto. C’era stato un ritardo anche a causa di una mossa incomprensibile di Livia Turco di ritiro degli emendamenti, proprio lei che dovrebbe sentire e conoscere il problema). Parlando per il mio campo (malattie rare, ereditarie od oncologiche) posso dire di non aver mai visto qualcuno dover rinunciare a esami o cure per colpa del ticket. Se invece così è giustamente si deve porre rimedio. Ma il problema sono davvero i 10 euro?
Per chi vuole qui c’è l’ufficialità nazionale: http://www.salute.gov.it/esenzioniTicket/paginaFAQEsenzioniTicket.jsp?id=138&menu=strumentieservizi&numeroFaq=9#9
Per il resto, tagliare le consulenze ritenute inutili mi pare cosa buona e giusta, ma al momento la trovo forzosamente correlata all’abolizione dei ticket, soprattutto in un periodo in cui il SSM versa in una situazione disastrosa.
Febbraio 21st, 2013 at 21:17
Scusami ma tu basi parte del ragionamento sul fatto che i ticket sono già ben modulati, ti sto dicendo che non è così. Se un reddito basso di rimini paga 1 euro, ti pare giusto che un reddito basso del FvG (dove mi dicono essere fisso) paghi 10? Lo so bene è che le esenzioni per malattia (e non solo) sono nazionali, non le ho citate in nessun commento.
Infine, paragonare Bersani, Marino e il Pd a Berlusconi a livello di credibilità nelle proposte mi pare davvero un’enormità e spero che la maggioranza (relativa..) degli italiani la pensi come me, stavolta.
Febbraio 21st, 2013 at 21:23
(mi scuso per qualche refuso e sintetizzo dicendo che lo slogan include tutti quando le persone che hanno davvero bisogno sono quelle affette da malattie non esenti che richiedono sorveglianza clinica complessa e che non rientrano in altra categoria esente. Ma capisco che si faceva prima a dire “aboliamolo per tutti”).
Febbraio 21st, 2013 at 21:23
@HJ non solo, già oggi anche nelle regioni virtuose l’appropriatezza delle richieste (di diagnostica e visite specialistiche) è quasi ignorata per ragioni di bassa politica, nessuna azienda vuole spendere bene i propri soldi dedicandoli a chi ha veramente bisogno, meglio la solita logica del tutto a tutti indistintamente per non scontentare nessuno. In Emilia Romagna questo è da ventanni un mantra inscalfibile
Febbraio 21st, 2013 at 21:27
@Elena è impossibile discutere con te di queste cose: purtroppo anche Bersani puo’ dire una cazzata, tocca rassegnarsi
Febbraio 21st, 2013 at 21:34
Elena, ti stai attaccando a un dettaglio perdendo di vista questioni pratiche e il quadro generale. Mantellini magari sbaglia toni e impostazione, ma le problematiche e i dubbi che pone sono già confermati dall’andazzo complessivo delle prescrizioni degli esami. Se tu avessi idea di quanto i concetti di appropriatezza o percorsi diagnostici siano bistrattati o poco diffusi ancora oggi “esplosione delle liste d’attesa” è lo scenario che per primo ti doveva venire in mente. Intanto tagliamo le spese inutili, non a discapito di personale o posti letto, poi di tagliare pure le entrate se ne discuta in modo meno demagogico e più attinente alla realtà e a situazioni patologiche concrete, non generalizzate.
Febbraio 21st, 2013 at 21:41
È impossibile discutere con me :) va bene, eviterò di metterti nella condizione di dover discutere con me.
Febbraio 21st, 2013 at 22:03
e niente, Mante, che è persona seria, quando trattansi di PD si offusca e svacca.
Febbraio 21st, 2013 at 22:22
Mantellini, scervellarsi a trovar buchi nei programmi e nelle promesse del PD e’ esercizio letterario. E’ chiaro che il PD faccia acqua da + parti e che si porti dietro un carico di responsabilita’ e collusioni lungo 20 anni e forse +. Ma e’ il meglio che abbiamo, insieme a quelli che vanno dietro a Grillo e a quei 3 bischeri di Vendola. L’unica mossa che rimane e’ quindi PD al senato e 5* alla camera, sperando che abbiamo il buonsenso per mettersi d’accordo. Non succedera’ e tutto sara’ rimandato alla prossima estate quando ci saranno nuove elezioni, il PD avra’ Renzi candidato premier e qualche figuro di 5* che potrebbe portare a una maggioranza, potrebbe. Tutto qui, secondo me.
Febbraio 21st, 2013 at 23:07
Premetto che voterò Pd alla Camera e al Senato e spero che abbia i numeri per avere una maggioranza di centrosinistra senza Monti: non ho molta stima di Bersani ma Monti non mi convince per 5 anni, sull’emergenza può andare bene ma Marchionne pranzo e cena mi sembra troppo,5 stelle si farà auguri ma non mi va di andare a votare tutti gli anni e il Paese intanto va a ramengo….
Detto questo Bersani sui ticket si è buttato sulla demagogia mentre quando gli chiedono degli F35 al massimo dice che li dimezza per non contraria gli ammiragli(che pi se costeranno come si prevede il doppio è lo stesso danno) e poi dice che le liberalizzazioni che farà non le vuole annunciare, ci vuole stupire…
Secondo me i ticket attuali sono il male minore , disincentvano il consumismo sanitario e danno un contributo alla spesa, l’esenzione per patologie si può migliorare ma sono da lasciare, ho l’esperienza della mia Regione dove la giunta di centrosinistra li aveva voluto togliere e ha creato un buco che oggi Cota può rinfacciare ogni giorno. Il progetto di Balduzzi di tirare fori le fasce più alte di reddito dal Servizio sanitario nazionale mi lascia molto perplesso, preferirei che si puntasse di più su forme sussidiarie di sanità integrativa territoriale ed aziendale a carico dei datori di lavoro e di casse autonome con relativi sgravi fiscali.
Febbraio 21st, 2013 at 23:12
Oggi a Radio24 hanno spiegato perchè al di lá della validitá o della sostenibilitá del provvedimento, una legge in tal senso verrebbe immediatamente cassata dalla Suprema Corte perchè palesemente incostituzionale. Lo Stato non può mettere becco nella formazione nella spesa sanitaria, materia esclusiva regionale, e può unicamente fissare il valore complessivo dei trasferimenti. Dunque la proposta è una sciocchezza galattica in perfetto stile berlusconiano.
Marino, che era in trasmissione, davanti alle obiezioni ha glissato e ha cambiato discorso come una Santanchè qualsiasi.
Febbraio 22nd, 2013 at 09:35
Ho fatto fare l’esame del sangue ai miei due figli (residenza Abruzzo) la scorsa settimana. Ho speso in ospedale 83 Euro di tiket (41 E. e rotti a bambino). Semplici esami del sangue. Niente fila, visto che il tiket è più o meno allineato con il prezzo di mercato degli esami nei laboratori privati.
Febbraio 22nd, 2013 at 09:58
@Mante, dopo la chiusura delle Case del Popolo, è necessario trovare un’alternativa per favorire la socializzazione reale.
I pronto soccorsi fanno al caso nostro: basta fingere un’unghia incarnita o un dolore fantasma. Ah quante care giornate passate a disquisire di malattie e morti violente con i tanti sconosciuti…
Epperò, con i ticket, non funzionano più! Facciamo così: niente ticket, mettiamo la consumazione obbligatoria a prezzi popolari. Un caffè corretto alla Sambuca 1 euro.
Febbraio 22nd, 2013 at 11:23
Ma solo ai primi 100 che votano!
Febbraio 22nd, 2013 at 11:48
La sanità è da ripensare.. Emilia-Romagna è toscana so che hanno dei bei progetti a riguardo.
Ma pensare che sia il ticket, in parte detraibile, ha fermare il vecchietto esente o il psicolabile di turno a prenotare prestazioni a caso, mi pare cavolata, tanto è il medico di base che prescrive.
Febbraio 22nd, 2013 at 11:50
Potete criticare ,certo, ma a mio parere qualsiasi cosa si faccia comprese promesse chiaramente non mantenibili va bene,pur di impedire a berlusca e alla sua banda di vincere ancora.
Purtroppo alla gente che lo vota non potete fare ragionamenti molto raffinati, bisogna purtroppo mettersi allo stesso livello, colpire basso, se si vuole vincere, è troppo importante :ma ve li immaginate altri cinque anni di nani e ballerine ?
Febbraio 22nd, 2013 at 12:08
Ecco il perchè dell’uscita di Bersani :
I partiti che intercettano in percentuale maggiore il voto degli «over 65» sono due: Pdl e Pd. Lo dimostra uno studio Itanes, che, all’indomani delle elezioni 2008, ha prodotto la ricerca più approfondita sulle caratteristiche sociodemografiche del voto ai principali partiti. Il Pdl (che aveva conquistato il 37,3% nazionale) nella fascia d’età sopra i 75 anni era addirittura al 54,2%: questo significa che un ultrasettentacinquenne su due aveva votato per Berlusconi.
La prossima sarà : badanti e pannoloni gratis per tutti…….
Febbraio 22nd, 2013 at 12:27
Quando Mantellini parla insieme di PD e di Sanità risulta veramente competente. Sottoscrivo il post!
Febbraio 22nd, 2013 at 15:08
Aggiornamento: sono ossessionato da possibili segni premonitori. Oggi ho visto alla Mondadori che il libro su Bersani è disposto proprio accanto alle memorie di Lele Mora.
Febbraio 23rd, 2013 at 01:52
Mario ha detto “qualsiasi cosa si faccia comprese promesse chiaramente non mantenibili va bene,pur di impedire a berlusca e alla sua banda di vincere ancora”.
E qui signori abbiamo il perché l’Italia è rimasta al palo negli ultimi vent’anni. Chi la pensa sarà per sempre una disgrazia per tutto il Paese, a mio parere.
Febbraio 23rd, 2013 at 13:00
@Gaetano: sono toscano, rientro nella fascia di reddito più bassa, nonostante questo le analisi del sangue per mio figlio mi sono costate un ticket di 106 euro… ho diritto ad essere “lievemente” nervoso?
Febbraio 23rd, 2013 at 17:41
Caro Fedz la disgrazia per tutto il paese è stato Berlusconi