Il mio amico trotzkista Alessandro insieme ad un centinaio di altri coraggiosi, ha messo in piedi un progetto politico che si chiama #Sulatesta. È una cosa bella, dateci una occhiata.

27 commenti a “A sinistra di Sergio Leone”

  1. L1 dice:

    ah, allora sono trotzkista anch’io, a mia insaputa che fa chic :)

  2. nonunacosaseria dice:

    credevo che a sinistra di sergio leone ce fosse solo da dì “io non so’ communista così, io so’ communista cosìììììììììììì!”

  3. stefano nicoletti dice:

    Buone intenzioni.
    Non ci vedo una filosofia di fondo e una copertura economica nei dettagli.

  4. Claudio dice:

    Fatto. Mi sono iscritto. Non ci saranno forse nuovi voti ma il movimento è interessante.

  5. pietro dice:

    Inutile fuffa ideologica paleolitica.

  6. L1 dice:

    tu chi voti, pietro?

  7. Carlo M dice:

    la fiera del populismo, promossa dal più populista dei blogger.

  8. L1 dice:

    “populista” è il nuovo “il blu sta bene su tutto”.

  9. pietro dice:

    Io sono sempre stato a sinistra, ma con notevoli simpatie per i radicali, la gente che parla di uno stato che deve spendere e spandere per “redditi minimi garantiti”, Welfare generosissimo, aumenti di stipendi a tutti, e non ha la minima idea del fatto elementare che per mangiare una pagnotta la devi produrre, puoi buttare soldi dall’elicottero sulla folla, ma se non c’è il pane con quei soldi ti ci pulisci il didietro.
    Son le persone che ritengolo lo stato il modo con cui tutti possono vivere sulle spalle di qualcun altro.
    I problemi ci sono ma le soluzioni che fa gente del genere sono peggiori, meno reliazzabili e più catastrofiche di tutte le promesse fatte da Berlusconi, e dico tanto…
    E la finanza tanto disprezzata dai cretini con la sciarpa rossa nel 9o% è composta da piccoli risparmiatori che hanno messo il frutto delle loro fatiche in Banca, in fondi pensione o fondi di assistenza sanitaria, volete fregarli? Fate pure ma non sentitevi PULITI.

  10. trentasei dice:

    11. Vogliamo l’erba voglio e i soldi che nascon sugli alberi per sostenere i punti dall’ 1 al 10, certi che i ricchi che portan anche imprese e lavoro in Italia verranno di corsa per sostenere questo bel sistema in cui tutti vivono felici e contenti sulle loro spalle e sulla base non si sa di quali profitti. Belle le favole però, e ci mettiamo pure la pashmina dei begli intellettuali per un mondo migliore, noi belli ma non si sa con quali strumenti.

  11. atos dice:

    Magari … utopie condivisibili.
    In alternativa alle fotocopie delle politiche liberiste fallimentari, figlie dei compromessi tra difesa del welfare e strizzate d’occhio alla finanza fatte da chi si dice di sinistra.
    Un cretino con la sciarpa rossa che si sente PULITO.

  12. atos dice:

    Magari … utopie condivisibili.
    In alternativa alle fotocopie delle politiche liberiste fallimentari, figlie dei compromessi tra difesa del welfare e strizzate d’occhio alla finanza fatte da chi si dice di sinistra.
    Un cretino con la sciarpa rossa che si sente PULITO.

  13. atos dice:

    Scusate il doppio invio, il tablet di primo prezzo fa un po’ schifo, ma e’ piu’ chic non avere un ipad…

  14. unit dice:

    le argomentazioni di pietro sono definitive, le sottoscrivo in pieno. Superfuffa.

  15. mario dice:

    No, io sono ad ovest di paperino

  16. Pampurio dice:

    Quelli di “sinistra” che non disprezzano la finanza aiutano sempre i piccoli risparmiatori, come ha fatto ultimamente Cimbri dell’Unipol . E prima di lui Consorte.

  17. Daniele Minotti dice:

    Adesso, sono tutti trotzkisti

  18. L1 dice:

    le argomentazioni di pietro sono semplicemente sbagliate. non si tratta di “buttare soldi dall’elicottero” ma di non pagare cifre assurde per aerei da guerra o mantenere un esercito invasore in afghanistan. ieri ci hanno appena condannato ad una cinquantina di milioni di multa per come abbiamo usato le discariche. per questo genere di spese i soldi si trovano, vero?

  19. pietro dice:

    Il problema è che quei soldi, che qualcuno potrebbe legittimamente considerare sprecati sono una infinitesima parte dei soldi che servirebbero per anche solo uno dei deliranti progetti dei trotkisti in questione.
    Facciamo solo 4 conti sul reddito di cittadinanza se si pretende di darlo ai disoccupati e agli indigenti supponiamo siano il 10% della popolazione, sono 6 milioni di persone, dato che meno di 600 euro al mese sarebbero pochi significa che servono più di 40 miliardi di euro all’anno, ed è solo una piccola parte, tra una cosa a l’altra per fare quello che dice Gilioli servono centinaia di miliardi all’anno, e tutte le idee che ho visto per trovarli sono scemenze senza senso, promesse a vanvera peggio di quelle di Berlusconi.
    Dalle spese militari è tanto se se ne possono cavare una decina di miliardi licenziano 200mila persone e vendendo il vendibile ( qualcuno trascura che nelle spese militari sono compresi anche i carabinieri, che non credo si vogliano eliminare ).
    Tassare i profitti delle aziende in questo periodo in cui falliscnon come mosche è da deficenti, le poce che fanno profitti li investono e tengono in piedi la baracca.
    Le imposte partimoniali basate su valutazioni assurde della ricchezza degli italiani possono portare pochi soldi, vorebbe dire quadruplicare l’IMU e tassare pesantemente i risparmi di chi ha lavorato una vita, c’è ben poco altro da tassare che non possa facilmente fuggire dall’italia.
    Insomma non sono trotkisti, sono cialtroni polpulisti in malafede, che promettono grandi cose ma evitano accuratamente di dire chi le pagherebbe, perchè alla fine sarebbero sempre quelli che lavorano , come è sempre successo in italia negli ultimi 50 anni.

  20. unit dice:

    aggiungerei alle ulteriori considerazioni di pietro che buona parte delle “cifre assurde in aerei da guerra” finiscono in ricerca e in stipendi di dipendenti di finmeccanica.

  21. frap1964 dice:

    @D.Minotti
    Tu che dici di questa ennesima uscita di G.Scorza (da 00:18) per cui “chiunque di noi ha una testata giornalistica” e che testata giornalistica “non significa nulla”?

  22. Dino Sani dice:

    Interessante, ma sembra una versione un po’ annacquata del programma del M5S….

  23. Trentasei dice:

    @Pietro. Grazie. Mi piacerebbe che i trotzkisti rispondessero alle domande pratiche di buon senso.

  24. Daniele Minotti dice:

    @frap Dovrei leggermi bene tutti gli emendamenti, ma non so se è quando avrò tempo. Mi devi perdonare. Però del video mi è piaciuta la sortita di Gilioli sul reato di censura e tentata censura. Una chicca trotzkista.

  25. frap1964 dice:

    @D.Minotti
    Sapevo che avresti risposto così.
    Dove si dimostrano le differenze tra avvocati e avvocati.
    Vabbé dai, allora ti aiuto (deve essere ancora discusso e votato, ma Vita ne ha già sottolineato l’importanza nel corso della discussione già avvenuta in aula). ;-)

  26. L1 dice:

    uno che dice di voler fare “4 conti” ma immagina che il reddito da cittadinanza si ottenga “licenziando i carabinieri” mi pare debba rivedere con piu’ attenzione l’idea di “spese militari inutili” – che non contemplano la retribuzione dei carabinieri. che poi la cifra non sia sufficiente ad ottenere tutto quel che si prospetta, possiamo anche discuterne – ma da qui a imputare ai troschisti immaginari licenziamenti di massa dei CC ce ne passa, no?

  27. pietro dice:

    Il mio conto escludeva esplicitamente i carabinieri dai tagli possibili, se qualcuno non l’ha capito lo chiarisco, proprio per il fatto che le spese che i pacifisti analfabeti calcolano come spese militari in Italia hanno per il 50% scopi civili.
    Basta decidersi, non si possono dare numeri esorbitanti di spese che possono essere tagliate e poi quando qualcuno fa notare che in quelle spese è compreso l’ordine pubblico e sono compresi anche interventi di protezione civile ci si arrampica sugli specchi.
    Non l’ho detto io che dalle spese militari si poteva ricavere il necessario per questi interventi, io ho detto che era una minchiata.
    I troschisti immaginari non propongono cose del genere perchè non propongono niente, fuffa , aria fritta, fumo andato a male, parlano a vanvera senza muovere il loro sedererino dalla scrivania.