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Marco Camisani Calzolari ha comprato 50000 followers per il suo profilo Twitter alla modica cifra di 20 dollari. Nei commenti si segnala inoltre che è possibile acquistarne anche per un soggetto terzo facendolo diventare autorevole a sua insaputa.
Ho comprato 50.000 finti Twitter followers su seoclercks.com a 20 dollari. Sono passato da 4.000 a 58.000 in pochi giorni… Lascio a voi le conslusioni sul valore dei fans e dei followers percepito dalle aziende e da alcuni giornalisti…
Maggio 16th, 2012 at 08:09
Non c’era una vignetta di Dilbert, dove cerca di abbordare una ragazza in disco? Lei le chiede quanti follower ha su twitter, nel rispondere lui zero lei lo scarica con una frase mitica :”Il mondo ti ha giudicato!”.
Maggio 16th, 2012 at 09:54
@BClaudio: http://eileenbrown.wordpress.com/2011/07/26/why-dilbert-needs-a-twitter-masterclass/
Maggio 16th, 2012 at 12:24
posso dire che twitter è veramente una ***** pazzesca. Un po’ come la famosa corazzata di Ejsenstein (che non è vero perchè è un bellissmo film).
Maggio 16th, 2012 at 12:52
Non solo.
Ma tu ce le vedi 50.000 persone cui frega un pezzetto di cazzo del fatto che tu stai #mangiandounafocacciadirecco.
Menomale che sono finti, altrimenti il genere umano avrebbe i secoli contati.
Maggio 16th, 2012 at 13:38
@kriss il problema non è twitter, sono le aziende e alcuni giornalisti (e quelli che si comprano i follower per épater le bourgeois, ovviamente)
Maggio 16th, 2012 at 14:07
[…] di #misurarelacomunicazione In due post interessanti di poche ore fa, Francesco Gavello e Marco Camisani Calzolari rilanciano un problema fondamentale da tenere sempre presente e a cui è doveroso […]
Maggio 16th, 2012 at 16:13
fa tanto Anime Morte (per dire che basta leggere, è già scritto tutto).
Farsi pagare i followers (o l’affitto, o la laurea) all’insaputa, è cosa che quest’anno si porta molto.
Maggio 16th, 2012 at 18:21
per me twitter è una cagata
Maggio 16th, 2012 at 18:35
[…] (Via Mante) function fanbutton(appidd,page,w,div,show_faces,stream,header) { jQuery(document).ready(function() { if(jQuery('#fb-root').length!=0) { window.fbAsyncInit = function() { FB.init({appId: appidd, status: true, cookie: true,xfbml: true}); try{ jQuery('.fb-like').html(''); jQuery('.fb-fan').html(''); } catch(e){} }; (function() { var e = document.createElement('script'); e.async = true; e.src = document.location.protocol + '//connect.facebook.net/it_IT/all.js'; document.getElementById('fb-root').appendChild(e); }()); } }); } jQuery(document).ready(function() { jQuery("#nav_home").removeClass("active"); fanbutton('124998494210426'); }); Condividi: […]
Maggio 16th, 2012 at 19:24
TWITTER E’ UNA BOIATA INUTILE.
Maggio 16th, 2012 at 20:16
Non fate caso a quelli che scrivono che twitter è una boiata. Fanno parte di un pacchetto che ho comprato su seoclercks.com per 2,5 dollari al Kg.
Maggio 17th, 2012 at 01:07
[…] iniziato la mia mattinata internettiana, leggendo un curioso post di Mantellini (che a sua volta riportava ciò che Marco Camisani Calzolari aveva scritto su facebook)… e […]
Maggio 17th, 2012 at 09:10
Stessa cosa per Facebook solo che i fan costano molto di più… Quando si smetterà di misurare il successo di un account aziendale sui social network solo dal numero dei fan?
Maggio 17th, 2012 at 15:15
Nel pieno rispetto delle opinioni personali sul valore di tutti i social media, credo che il modo piu semplice e certamente provocatorio per riassumere la questione sia: la gente compra i voti nel mondo reale, secondo voi non si comprano followers su Twitter? Mi sembra una visione molto naive. Alla fine ci teniamo il sistema elezioni, e ci teniamo anche Twitter, perche’ il problema non e’ il mezzo ma la mediocrita’ della natura umana.
Volendo fare un ragionamento un pochino piu costruttivo – su internet si compra tutto: la moralita’ di cosa, come e perche’ sta solo all’utente.
Ci sono belle storie dietro tante pagine Facebook o profili Twitter.
E dietro altre pagine ci sono storie molto normali – un’agenzia che vince un pitch per social media strategy, e poi community managers, media planners, editors, utenti stessi e via cosi, da 10 persone a 1M, e che ci vuole? :)
Oppure puoi andare su un sito e comprare followers e fans. Come potresti comprare backlinks per l’SEO, o moneta virtuale per un qualsiasi gioco (goldsellers – la croce di World of Warcraft), o scaricare apps craccate per il tuo smartphone, o rubare le foto dal flickr di qualcuno e non riconoscergli il copyright, e via dicendo.
Malgrado in Italia ricevere servizi e case e stipendi a propria insaputa sembra essere un male molto comune, non esistono innocenti clienti che vengono manipolati da cattive agenzie.
Chi ha fake followers/fans, lo sa e fa il furbo.
Chi si occupa di digital e non guarda oltre i numeri per valutare l’influenza di qualcuno – fa il furbo uguale.
E i giornalisti non capiscono di cosa parlano e dicono cose senza senso.
Questa gente e’ il problema, non distraiamoci parlando di Twitter.
PS. Scusa Valentinaa per aver usato il tuo nick, e grazie per avermelo lasciato :)
Maggio 19th, 2012 at 08:06
[…] Via Massimo Mantellini un interessante esperimento-provocazione di Marco Camisani Calzolari a proposito dell’acquisto facile di fan e followers sui social network, esperimento che gli ha provocato non pochi problemi. […]
Maggio 19th, 2012 at 19:08
Suggerisco una Commissione Parlamentare per la certificazione dei followers dei politici.
Anzi, forse meglio, per l’interesse di quanto ci comunicano, sia nella forma che nella sostanza …