Artista vecchio, stanza buia, musica triste. Il messaggio sembra: “campo da una vita con i diritti SIAE su canzoni vecchissime, ma la pacchia è finita”.
Terribile questo spot. E terribili i protagonisti.
Vecchi e invecchiati, pieni di loro stessi e milionari in euro. Con parrucche e dentiere. Zombies di un mondo che non esiste più. Che fanno la morale a chi come me ha sempre acquistato musica legalmente ed è andato ai loro concerti. Mi guardano da una stanza buia, dove l’ombra li avvolge.
Come si fa a fare comunicazione in questo modo? Come si fa a non vedere che il mondo sta cambiando. E il cambiamento loro non lo vedranno perché sono vecchi.
Ma soprattutto…chi è Ludovico Einaudi?
Mi è venuta voglia di mulo. E giuro che fino ad oggi usavo iTunes.
anche qui.
mi spiace vedere einaudi e battiato in questo video imbarazzante.
come sempre presentare il problema in parte non è una buona idea: dando ragione loro, ovvero che cyberlockers ecc (vedi megavideo) si arricchiscono alle loro spalle, e vadano contrastati, non dicono mezza parola sul libero scambio ed il p2p.
ovvero, manca il nocciolo della questione.
e se dovessero affrontarlo, avrebbero molti meno argomenti da portare ad accusa e ben pochi a difesa.
Per me non c’è problema che una persona pitturando cantando insomma producendo cose belle possa diventare miliardaria. penso che con talento possa succedere ancora, con altri modelli economici, magari meno facilmente, ma è sicuramente possibile.
Song produced by Kim Dotcom and Printz Board.
Vocals by Printz Board, Kim Dotcom and Macy Gray.
Thanks to:
Will.i.am (rapper, produttore discografico, stilista, attore e doppiatore statunitense, fondatore e produttore dei Black Eyed Peas.)
P Diddy (rapper, produttore discografico, attore e imprenditore statunitense.)
Kanye West (rapper, beatmaker e stilista statunitense)
Chris Brown (cantante e attore statunitense)
Jamie Foxx (attore, cantante e pianista statunitense)
Kim Kardashian (personaggio televisivo statunitense, attrice, stilista, modella, cantante, scrittrice, imprenditrice)
Lil John (rapper e beatmaker statunitense)
The Game (rapper e attore statunitense)
Floyd Mayweather (pugile statunitense)
Serena Williams (tennista statunitense)
Ciara (cantante, ballerina, attrice e modella statunitense)
Rifiutando anche solo l’idea che un’artista o un’ operatore culturale abbia un equo compenso per il proprio lavoro, non distruggerete la cultura ma vi tirerete addosso una legge oppressiva e poi come i vecchietti ricorderete sognanti di quando tutto era libero …..
E’ incredibile, sembra girato in una casa di riposo. Ma si rendono conto che con i giovanissimi rischiano solo di attirarsi ilarità e disprezzo? Possono solo sperare che vista l’attuale soglia di attenzione non vadano oltre i primi 15 secondi di video..
Il progresso se ne frega dell’equo compenso. Non puoi impedire che file da pochi MB circolino liberamente tra le persone quando una chiavetta USB da 8 GB costa 10 euro.
A proposito di libertà, monopoli, ruberie e dinosauri, in questo periodo in Italia ci sta pure chi, come Umberto Palazzo, propone una class action contro la SIAE: “…società che in Italia detiene il monopolio della gestione dei diritti d’autore per i musicisti. In una nota sul social network, Palazzo denunciava la presenza in seno alla società di «un meccanismo chiaramente iniquo, che costituisce un arricchimento senza causa dei soci maggiori e dei loro editori, costituiti da gruppi economici potentissimi». Secondo Palazzo, la stragrande maggioranza dei musicisti iscritti alla Siae non percepisce pressoché nulla per le canzoni che suona durante i live. I soldi che, almeno in teoria, spetterebbero al gruppo finiscono nelle tasche dei musicisti più affermati e conosciuti…”
Qui il resto: http://www.linkiesta.it/siae-umberto-palazzo#ixzz1rHcBAI3a.
Nessun problema se fai i soldi cantando, purché tu canti !
Certo se canti una volta sola, poi ti fai pagare per un servizio che costa quasi zero (immagazzinamento, memorizzazione e distribuzione di poche centinaia di MB).
E’ come se il trasporto di energia elettrica costasse uno stonfo, le società elettriche facessero cartello e la legge le sostenesse perseguendo gli elettricisti “pirata” che stendono i cavi abusivamente.
Vuoi fare i soldi e canti bene ? Fai dei concerti, suona dal vivo.
Penso che chiunque andrebbe a veder suonare dal vivo un artista che gli piace anche se già possiede i CD o gli mp3 (se il biglietto ha un costo ragionevole ovviamente)
Io voglio solo sottolineare la frase piu’ bella: “chiediamo solo che il web sia GESTITO da persone oneste, chiediamo troppo?” :-) Eppure Steve Jobs aveva indicato la strada…
@Arso:
è una storia vecchia come la Siae, anche la Gabbanelli a Report aveva provato a tirar fuori la magagna anni fà, ma non è andata come per quella degli esodati….. chi vuoi che importa che sono sempre i soliti noti che guadagnano……..
Aprile 5th, 2012 at 21:05
Lessig, questo sconosciuto . .
Aprile 5th, 2012 at 21:14
Non ho ancora capito se assomiglino più ai dinosauri oramai prossimi all’estinzione o a delle iene che girano attorno al corpo ferito del filesharing.
Aprile 5th, 2012 at 21:31
Il nuovo che avanza a giudicare dalle facce e poi “vogliamo gente onesta a GESTIRE il web” proprio non si puó sentire…
Aprile 5th, 2012 at 21:36
Gente più giovane non c’era?
Artista vecchio, stanza buia, musica triste. Il messaggio sembra: “campo da una vita con i diritti SIAE su canzoni vecchissime, ma la pacchia è finita”.
Aprile 5th, 2012 at 21:39
la questione delle stanze cupe e buie aveva colpito anche me
Aprile 5th, 2012 at 21:45
Hanno cento anni a testa e vivono con un modello di business che è morto. Che dicano quello che vogliono, tanto han già perso.
Aprile 5th, 2012 at 21:51
Io a loro non ho mai rubato niente, e un po’ mi dispiace. Vado a vedere se Nuovo Swing è ancora scaricabile sul mulo.
Aprile 5th, 2012 at 22:06
sono solo canzonette
Aprile 5th, 2012 at 22:23
Riprendendo Vecchioni mi verrebbe da dire “chiediamo che la SIAE sia gestita da persone oneste”.
Aprile 5th, 2012 at 22:26
Terribile questo spot. E terribili i protagonisti.
Vecchi e invecchiati, pieni di loro stessi e milionari in euro. Con parrucche e dentiere. Zombies di un mondo che non esiste più. Che fanno la morale a chi come me ha sempre acquistato musica legalmente ed è andato ai loro concerti. Mi guardano da una stanza buia, dove l’ombra li avvolge.
Come si fa a fare comunicazione in questo modo? Come si fa a non vedere che il mondo sta cambiando. E il cambiamento loro non lo vedranno perché sono vecchi.
Ma soprattutto…chi è Ludovico Einaudi?
Mi è venuta voglia di mulo. E giuro che fino ad oggi usavo iTunes.
Aprile 5th, 2012 at 22:31
chissa’ se al posto loro faremmo lo stesso?
Aprile 5th, 2012 at 22:37
io in queste occasioni avrei molte cose da dire, ma sarebbe quasi inutile, per questo scrivo I <3 LOVE P2P
Aprile 5th, 2012 at 22:48
Chissa’ perche’ non si son fatti intervistare sui loro yacht.
Aprile 5th, 2012 at 23:57
anche qui.
mi spiace vedere einaudi e battiato in questo video imbarazzante.
come sempre presentare il problema in parte non è una buona idea: dando ragione loro, ovvero che cyberlockers ecc (vedi megavideo) si arricchiscono alle loro spalle, e vadano contrastati, non dicono mezza parola sul libero scambio ed il p2p.
ovvero, manca il nocciolo della questione.
e se dovessero affrontarlo, avrebbero molti meno argomenti da portare ad accusa e ben pochi a difesa.
Per me non c’è problema che una persona pitturando cantando insomma producendo cose belle possa diventare miliardaria. penso che con talento possa succedere ancora, con altri modelli economici, magari meno facilmente, ma è sicuramente possibile.
Aprile 6th, 2012 at 00:14
Un video confronto vale più di mille parole.
http://www.youtube.com/watch?v=o0Wvn-9BXVc
Song produced by Kim Dotcom and Printz Board.
Vocals by Printz Board, Kim Dotcom and Macy Gray.
Thanks to:
Will.i.am (rapper, produttore discografico, stilista, attore e doppiatore statunitense, fondatore e produttore dei Black Eyed Peas.)
P Diddy (rapper, produttore discografico, attore e imprenditore statunitense.)
Kanye West (rapper, beatmaker e stilista statunitense)
Chris Brown (cantante e attore statunitense)
Jamie Foxx (attore, cantante e pianista statunitense)
Kim Kardashian (personaggio televisivo statunitense, attrice, stilista, modella, cantante, scrittrice, imprenditrice)
Lil John (rapper e beatmaker statunitense)
The Game (rapper e attore statunitense)
Floyd Mayweather (pugile statunitense)
Serena Williams (tennista statunitense)
Ciara (cantante, ballerina, attrice e modella statunitense)
Aprile 6th, 2012 at 01:01
qualcuno può fare una ricerchina sulla loro dichiarazione dei redditi, giusto per capire se è tutto ok?
Aprile 6th, 2012 at 07:53
“Mandiamoli in pensione i direttori artistici / gli addetti alla cultura”
Aprile 6th, 2012 at 08:41
Vogliono combattere la pirateria e non la censura. Quando trovano un metodo che concili entrambe le esigenze, ne riparliamo.
Aprile 6th, 2012 at 09:17
Rifiutando anche solo l’idea che un’artista o un’ operatore culturale abbia un equo compenso per il proprio lavoro, non distruggerete la cultura ma vi tirerete addosso una legge oppressiva e poi come i vecchietti ricorderete sognanti di quando tutto era libero …..
Aprile 6th, 2012 at 09:56
E’ incredibile, sembra girato in una casa di riposo. Ma si rendono conto che con i giovanissimi rischiano solo di attirarsi ilarità e disprezzo? Possono solo sperare che vista l’attuale soglia di attenzione non vadano oltre i primi 15 secondi di video..
Il progresso se ne frega dell’equo compenso. Non puoi impedire che file da pochi MB circolino liberamente tra le persone quando una chiavetta USB da 8 GB costa 10 euro.
Aprile 6th, 2012 at 13:54
io non sono andato oltre i 15 secondi di video…
Aprile 6th, 2012 at 19:55
A proposito di libertà, monopoli, ruberie e dinosauri, in questo periodo in Italia ci sta pure chi, come Umberto Palazzo, propone una class action contro la SIAE: “…società che in Italia detiene il monopolio della gestione dei diritti d’autore per i musicisti. In una nota sul social network, Palazzo denunciava la presenza in seno alla società di «un meccanismo chiaramente iniquo, che costituisce un arricchimento senza causa dei soci maggiori e dei loro editori, costituiti da gruppi economici potentissimi». Secondo Palazzo, la stragrande maggioranza dei musicisti iscritti alla Siae non percepisce pressoché nulla per le canzoni che suona durante i live. I soldi che, almeno in teoria, spetterebbero al gruppo finiscono nelle tasche dei musicisti più affermati e conosciuti…”
Qui il resto: http://www.linkiesta.it/siae-umberto-palazzo#ixzz1rHcBAI3a.
Aprile 6th, 2012 at 19:58
@mima
Nessun problema se fai i soldi cantando, purché tu canti !
Certo se canti una volta sola, poi ti fai pagare per un servizio che costa quasi zero (immagazzinamento, memorizzazione e distribuzione di poche centinaia di MB).
E’ come se il trasporto di energia elettrica costasse uno stonfo, le società elettriche facessero cartello e la legge le sostenesse perseguendo gli elettricisti “pirata” che stendono i cavi abusivamente.
Vuoi fare i soldi e canti bene ? Fai dei concerti, suona dal vivo.
Penso che chiunque andrebbe a veder suonare dal vivo un artista che gli piace anche se già possiede i CD o gli mp3 (se il biglietto ha un costo ragionevole ovviamente)
Aprile 6th, 2012 at 23:37
Io voglio solo sottolineare la frase piu’ bella: “chiediamo solo che il web sia GESTITO da persone oneste, chiediamo troppo?” :-) Eppure Steve Jobs aveva indicato la strada…
Aprile 7th, 2012 at 17:34
Che schifo. Come possono essere così miopi? Non ho parole.
Aprile 8th, 2012 at 11:18
[…] (via Mantellini) […]
Aprile 8th, 2012 at 16:32
Come Gregor, non oltre i primi 15 sec.
Aprile 8th, 2012 at 17:01
[…] (via Mantellini) […]
Aprile 8th, 2012 at 19:11
@Arso:
è una storia vecchia come la Siae, anche la Gabbanelli a Report aveva provato a tirar fuori la magagna anni fà, ma non è andata come per quella degli esodati….. chi vuoi che importa che sono sempre i soliti noti che guadagnano……..