I 45 parlamentari “dalla schiena dritta” del PDL che oggi hanno teatralmente sfiduciato il Ministro Riccardi reo di aver “insultato la politica” probabilmente fino a l’altro ieri abitavano su Marte. Da lassù la sfilata parlamentare di nani e psicopatici, lecchini e agopunturisti, pubblicitari e cocainomani, mafiosi e abiuranti il congiuntivo, mogli e figli di, vecchie amanti e puttane alle prime armi che Silvio Berlusconi ci ha propinato negli ultimi anni, quel fenomenale accrocchio della peggiore umanità di un paese allo sbando che calca ancora oggi la scena della politica italiana, quella no, quella, evidentemente, non insultava la politica.

p.s. detto questo Riccardi è un pollo.

3 commenti a “Riccardi è un pollo”

  1. macman dice:

    La verità è che con l’attacco al buon Riccardi, persona degna e giusta, si è di fatto aperta la caccia all’Udc e ai “cattolici” del Pd. Il RIccardi viene indicato dai cattolici vicini a Cl e dal Pdl come un Comunista. Mentre nei salotti romani lo vorrebbero candidato a sindaco di Roma come esponente di un imporbabile, almeno per ora, accordo tra Pd e Centristi per “chiudere la porta” a Zingaretti (non l’attore…). Insomma, solite beghe color porpora all’ombra del Cupolone. Solite cose molto tristi.

  2. francesca dice:

    Riccardi è davvero un pollastro perché, fregandosene del ricatto della maggioranza parlamentare che tiene in ostaggio il governo ad ogni voto ma sa benissimo di non poter togliere l’appoggio ora a MM perché senno’ so’ cazzi, non avrebbe nemmeno dovuto chiedere scusa o retrocedere di un millimetro sulle dichiarazioni dal sen fuggite. Anzi avrebbe dovuto semplicemente dire: “Embè?”

  3. Sbronzo di Riace dice:

    non avrebbe dovuto chiedere scusa, ergo coniglio non pollo

    sempre carni bianche però :-)