Poche storie: la pagina a pagamento acquistata dal Consiglio Nazionale Forense sui quotidiani di oggi vale da sola il prezzo del giornale.

18 commenti a “Dove c’è un legale c’è casa”

  1. diamonds dice:

    a uno sguardo superficiale gli avvocato per quanto riguarda la stima pubblica delle categorie stanno tra gli agenti immobiliari e i venditori d’auto di seconda mano.Ma a pensarci bene se non esistessero probabilmente gli accusatori tirerebbero fuori nuovamente il Malleus Maleficarum (martello delle streghe).Appello quindi da condividere in particolare perché non è gente che pratica il manicheismo,se non per esigenze di copione,e ha pratica di natura umana,notoriamente un po balorda

    http://mricetti.com/music/Rock/Tom%20Petty/Anthology-Through%20The%20Years/29%20Learning%20To%20Fly.mp3

  2. Sergio dice:

    Non è che qualcuno mi regala qualche diritto acquisito così posso giocare anche io a quello che protesta contro il governo?

  3. Yossarian dice:

    MI autodenuncio: faccio parte della categoria. Questi appelli strappacore un po’ fanno ride, concordo. Dopodiché, non è che basta scrivere “vale da sola il prezzo del giornale”, strizzando l’occhiolino, che tanto “ci siamo capiti”. Manco un poco ci siamo capiti: bisognerebbe fare lo sforzo di argomentare (se si può). E nel caso di specie se vi guardate intorno con gli avvocati siamo già al far west: sono milioni, che si contendono lo stesso osso, e se per campare hanno un cliente con quello devono campare. Aumentare il numero non fa scendere le tariffe, ridurne il numero lo farebbe, oppure ridurre le questioni per cui serve un avvocato,. i.e. semplificare la vita, le leggi. Aumentare il numero fa aumentare i desperados, e spesso non è bello stare nelle mani di un desperado; e se è tollerabile che un tassista portoricano non conosca bene le strade di NY lo è meno se ha in mano roba importante della tua vita, garantisco. Chiedere meno far west a me sembra ragionevole, anche al netto di tutta l’ipocrisia di puro portafoglio dietro.

    PS: nemmeno aumentare il numero dei notai migliorerà il servizio o farà scendere i prezzi di 1 solo euro; bisognerebbe ridurre le questioni per cui è obbligatorio andare dal notaio.

  4. Luigi dice:

    @Yossarian
    chiedo scusa ma non capisco la logica del tuo ragionamento;
    se aumentare il numero di avvocati non fa diminuire le tariffe, non capisco come ridurre il numero di questioni per le quali è necessario un avvocato potrebbe invece portare un benefico alle tariffe o agli avvocati.

  5. Gianmarco dice:

    Io in questi giorni non ho capito il nesso tra due frasi che sento spesso in questi giorni:
    1 “In Italia gli avvocati sono troppi, Roma ha più avvocati di tutta la Francia”
    2. Liberalizziamo la professione.
    Quindi se di avvocati ce ne son troppi ..aumentiamoli!
    Credo che le cause stupide, banali, da pochi euro aumenteranno a dismisura perchè il giovane avvocato, il neo procuratore liberalizzato, per farsi strada, giustamente, si svenderà al cliente sperando di far soldi a spese della controparte.
    Se un giorno vi arriverà a casa un atto di citazione per poche centinaia di euro da uno sconosciuto, il cui argomentare vi è ignoto, che però nel dubbio insomma forse è meglio pagare, ecco vuol dire che il mercato giudiziario sarà totalmente liberalizzato.

  6. massimo mantellini dice:

    @Yossarian, capisco, diciamo che la bandiera italiana i toni da spot barilla e l’identificazione fra categorie professionali e interessi dei cittadini sarebbe comunque sempre sconsigliabile. Se poi l’automatismo riguarda gli avvocati, una categoria per così dire non deamicisiana, l’effetto comico involontario è difficile da evitare.

  7. FM dice:

    togliere la possibilità di servirsi di un avvocato è la manovra tipica degli stati totalitari.
    con l’indennizzo diretto al posto del risarcimento danni da sinistro ora i danneggiati prendono la metà e i costi di assicurazione non sono diminuiti, ora si abolisce la tariffa, i grossi avvocati potranno chiedere più di quello che prima era il massimo, i nuovi avvocati dovranno fare più sconti di quelli che facevano prima, col rischio di dover abbandonare la professione perché non ce la fanno o di lavorare per i grossi avvocati come dei dipendenti.
    Come si fa un preventivo al cliente? Ora che la tariffa non c’è più come si quantifica il costo del lavoro? E gli imprevisti come si quantificano?

  8. ArgiaSbolenfi dice:

    Siamo sopravvissuti fino ad oggi assieme a persone espulse dalla vita produttiva che hanno imboccato la strada del crimine, penso che potremo continuare a farlo se qualche avvocato o notaio in crisi decide di agire al di fuori dall’etica professionale.
    Oppure decidiamo che la soluzione ai guasti sociali della disoccupazione si ottiene mettendo il numero chiuso ad ogni tipo di impiego.

  9. gibbo dice:

    brutto mestiere. difendere poi la corporazione numero tre. ahia ahia.
    ps: la grafica è inguardabile.

  10. Yossarian dice:

    @Luigi: no, infatti non riduce le tariffe. Riduce il numero delle questioni per le quali sei costretto a servirti di un professionista costoso (e quindi riduce il numero di euri annui che ti tocca versare alla categoria).
    @mante: hai ragione, la bandiera fa ridere, e anche i toni. più understatement faceva solo bene. Ma sfrondata sfrondata sfrondata la questione di tutte le ipocrisie e i non detti, resta all’osso che il mestiere avrebbe (ha) un carico di responsabilità e professionalità che la rende diversa da quella del tassista.

  11. Giancarlo dice:

    @FM: Come si fa un preventivo a un cliente? come fanno nel resto del mondo e come fanno migliaia di professionisti in Italia. Ho l’impressione che a forza di stare in un recinto protetto gli avvocati abbiano perso persino la capacità di fare i conti. Come si quantifica il costo del lavoro? credo come fanno tutte le aziende. Certo è più comodo non doverlo fare.
    @Yossarian: ogni professione ha un suo carico di responsabilità diverso da professione a professione, e comunque in cima alla classifica non ci stanno i tassisti ma nemmeno i notai e gli avvocati.

  12. ale dice:

    facciamo a numero chiuso anche i calzolai e i musicisti allora, cosi’ i prezzi calano
    e cicciolina e’ vergine

  13. StM dice:

    @Giancarlo: la differenza tra un avvocato e l’idraulico che ti deve cambiare un sanitario è che un avvocato quando accetta un lavoro deve spesso fidarsi di quello che gli dice il cliente, e il cliente crede sempre che nascondere le cose al proprio avvocato sia una cosa furba. Poi in udienza si scopre che il cliente aveva firmato un documento compromettente, che la controparte che era prontissima all’accordo invece ti vuole lasciare in mutande, che il giudice anche a fronte di fatti inequivocabili si riserva e quindi fai più udienze del necessario.

    Non sono avvocato, ma ho diverse conoscenze giovani avvocati. E fanno una vita che non invidio, piena di frustrazioni e con poche soddisfazioni. Molti sono sotto la soglia di povertà (e non sto parlando di praticanti, che lavorano gratis, ma di avvocati!), anche perché non sempre il piccolo cliente è ben disposto a pagare (e i grandi sono tutti in mano agli studi importanti). Bisognerebbe pensare a tutelare chi ha già tutti i titoli (conquistati col sudore!) per esercitare ma non riesce a farlo, piuttosto che ad aggiungere altra carne (da macello) al fuoco con liberalizzazioni immotivate. Non saprei nemmeno da che parte cominciare, tante sarebbero le cose da cambiare, ma sicuramente la liberalizzazione non è nella mia lista.

    (l’esame per diventare avvocati è inutilmente inaccessibile, e dipendente troppo dalla casualità; magari passa gente, che ha studiato per carità, ma che non è mai entrata in aula – e si è fatta firmare i fogli di presenza – e invece praticanti con già decine di clienti e tanta esperienza devono riprovarlo 4 volte; comincierei da qui, dando più spazio alla *certificazione* della pratica e meno alla teoria)

  14. Giancarlo dice:

    StM. ci sono un sacco di professionisti e di aziende che sono nella stessa condizione: devono fare preventivi e offerte per cose che non sono bene definite e lo fanno tutti i santi giorni. fin dove possono si tutelano e dove non possono decidono se assumersi o meno il rischio. Spiegami perchè quello che vale per loro non deve valere per un avvocato. Tra l’altro fare un preventivo non significa sparare una cifra. In un offerta puoi benissimo specificare che certe spese o prestazioni sono valorizzate a consuntivo.
    Per quanto riguarda il discorso degli avvocati sotto la soglia di povertà, mi dovresti spiegare in cosa i loro diritti sono diversi da quelli , per esempio, un operaia tessile che ha perso il lavoro. A rigor di logica, seguendo il tuo discorso, bisognerebbe contingentare ogni tipo di lavoro a seconda delle esigenze, ma questa è una funzione e che fa già il mercato. Il modo migliore per consentire a chi vale di potersi affermare è quello di togliere i recinti che proteggono lo status quo. Qualcuno non ce la farà? mi dispiace per lui, veramente, ma tu mi devi spiegare in cosa la situazione odierna è meglio per chi cerca di affermarsi come avvocato. Per me è migliore solo per chi ce l’ha già fatta e che ora vuole sfruttare la rendita che la posizione gli garantisce.

  15. Pietro dice:

    @StM: mi suona veramente orrenda l’espressione “liberalizzazioni immotivate”, sembra dare per scontato che la libertà d’impresa sia una gentile concessione di uno stato totalitario, mentre mi sembra logico e giusto , anche dal punto di vista del più fervente sostenitore dell’intrusione statale nelle azioni dei singoli, che sono i limiti alla libertà che debbono essere SEMPRE abbondantemente motivati e giustificati, non il contrario.
    A meno di non essere nostalgici delle gloriose reubbliche socialiste dell’ìEST e della loro grande libertà e prosperità

  16. michelem dice:

    Per gli avvocati che si lamentano.
    Il punto piu’ importante e’ l’obbligo di preventivo. Io ho avuto brutte esperienza. Prima l’avvocato a voce o anche via email ti dice che spenderai 5000 e poi dopo aver vinto vuole 100.000
    Nel preventivo vanno messe tutte le spese certe e le spese eventuali se si verificano certe condizioni. Poi c’e’ un rischio d’impresa. non e’ che tutti i rischi possono ricadere sul cliente.
    L’altro punto e’ l’abolizione delle tariffe minime che non penalizza gli avvocati piu’ bravi che possono comunque proporre delle tariffe superiori al minimo.
    Infine l’Ordine protegge soprattutto gli avvocati dalle proteste dei cittadini. Vedo raramente richiami o condanne dell’ordine verso avvocati che si comportano in maniera poco etica.

  17. diamonds dice:

    una delle cose che sfugge al governo è che non essendoci più tariffe minime da rispettare la situazione presterà il fianco all’evasione massiccia delle imposte.Nessuno potrà dimostrare che i 500 euro fatturati sono il 10 % di una difesa al prezzo di mercato se le carte attestano il contrario.E’ proprio vero:”Il polpo si cuoce nella sua stessa acqua”

  18. rectoscopy dice:

    tra l’altro mi sembra che la penultima “anafora” presenti un errore…