Nicholas Negroponte in una intervista ad “Affari & Finanza” di oggi:


“Ci rechiamo nei villaggi per incontrare gli anziani della comunità e le organizzazioni umanitarie. Persone che non sono coinvolte in progetti educativi. Ora abbiamo deciso di prendere i tablet e li lanceremo dagli elicotteri per quei villaggi che non hanno elettricità o scuole. Torneremo un anno dopo, per vedere se i bambini hanno imparato a leggere.”

8 commenti a “One laptop in testa”

  1. Pierluigi dice:

    il tablet lo darei in testa a Negroponte
    che tra l’altro e’ fratello del reverendissimo John (non Silver, che a confronto era un santo)

  2. daniele margutti dice:

    Praticamente come negli esperimenti sulle scimmie.
    Ma chi glieli passa i soldi a questo qui?

  3. Paolo dice:

    Cos’è? Ha fatto una commessa tipo Una poltrona per due?

  4. Claudio dice:

    Tablet con L’APPetito dentro!

    …intanto Google, Intel, Amd si sfilano dal progetto…

  5. Net Flier dice:

    se i paesi sono senza elettricità, come li ricaricano? a parolacce?

  6. Roader dice:

    Spero di aver letto male, spero di aver capito male… ma gli erano finiti i farmaci quel giorno?

  7. Matteo De Felice dice:

    Confido in un errore di traduzione…

  8. Luiz dice:

    l’innovazione che risolve il problema. definitivamente