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Nov
Il Giornalaio pubblica un po’ di tabelle dei dati Audiweb riferiti al settembre 2011. Mi colpiscono in particolare i numeri della parte web editoriale di giornali come Gioia che fa 308 utenti unici al dì, PC professionale che ne fa 1610, Gente Viaggi che ne fa 90. In ogni caso un po’ tutti i numeri pubblicati in questa tabella solo deludentissimi. Resta da capire perché.
Novembre 7th, 2011 at 21:07
Perche` molti vogliono portare paro-paro il loro modello di funzionamento in un settore diverso. Un po’ come se, in una catena di montaggio, si volesse portare il modello di funzionamento del turn-o-matic del macellaio.
Novembre 7th, 2011 at 21:15
Oggi ne faranno 309 su Gioia.it, ho voluto regalare loro questa soddisfazione. Però poi basta.
Novembre 7th, 2011 at 21:18
Perché la gente che usa il web non legge interni, ne gioia, ne gente viaggi. Sicuro come l’oro che usa il web li schifa, di carta e digitali.
Novembre 7th, 2011 at 23:08
E complimenti a Donna Moderna che spacca il culo a Wired.
Novembre 7th, 2011 at 23:41
Per dire: io manco sapevo esistesse style.it.
Pero’, subito, ne capisco il successo. Il quiz del momento: Sapete tutto dei Coldplay?
Novembre 7th, 2011 at 23:50
Io non sono convinto che questi dati siano giusti.
Perchè Gioia e Gente viaggi sono a 0 pagine viste?
Siamo sicuri che i contatori funzionino?
#perplessità
Novembre 8th, 2011 at 02:02
Wired ho smesso di leggerlo, pur essendo tutt’ora abbonato, dopo essere diventati troppo insistenti nel cercare di ri-farmi abbonare (di nuovo, di più, non so bene cosa volessero), nel cercare di farmi abbonare a GQ (boh) e nel cercare di promuovere il sito. Risultato: leggo spesso la versione britannica, il co.uk, non ho mai aperto il loro.
Mi è spiaciuto, anche, ma non ci si comporta in questo modo verso un cliente che ti ha dimostrato fiducia, per altro a scatola chiusa.
Ecco il mio motivo.
Novembre 8th, 2011 at 02:05
Credo che Gioia e Gente siano a zero pagine viste perchè il dato è espresso in migliaia. Suppongo, qualora il computo sia inferiore a mille, per qualche ragione non risulti (invece di mettere 0,3 0,7 ecc.).
Novembre 8th, 2011 at 02:47
Ma avete mai letto Gioia? Il target medio della testata è da parrucchiera quindi con tutto i rispetto per la categoria o mettono dei tablet integrati nei caschi o difficile che faccia risultati migliori. Drammatici sono anche i dati di GenteMotori, testata molto più penetrante nel mercato di riferimento. Alex ha centrato il problema, gli old-media hanno replicato il formato sul digitale certi che il brand di testata sarebbe bastato, così non è. Abbiamo finalmente capito che gli allegati erano il traino della carta, W i collezionabili!!!
Altro dato allucinate è RCS, Guardate City, ridicoli.
Novembre 8th, 2011 at 07:25
[…] pubblicati in questi giorni sull’andamento di quotidiani e periodici online hanno suscitato sorpresa e dibattito sulla realtà allo stato attuale dell’informazione online nel nostro […]
Novembre 8th, 2011 at 10:18
Sono per lo più pubblicazioni inutili e vecchie (concettualmente e contenutisticamente), la loro fruizione online non aggiunge niente al cartaceo, e del resto chi le compra in versione cartacea si dimostra così disinformato da non avere bisogno/voglia di una “coda” online; spesso hanno siti imbarazzanti, tecnologicamente arretrati e con layout da sito amatoriale.
“Gente motori” -del quale non ho voglia di andare a vedere la versione digitale- penso sia la peggiore rivista del settore (credevo non esistesse più) e mi interesserebbe sapere quante copie dice di vendere in edicola.
Per curiosità ho guardato il sito di “Pc Professionale” e cercato una notizia sulla quale potessi esprimere una qualche competenza: be’, c’è un articolo del 4 novembre 2011 che presenta il “nuovo” Samsung Galaxy Nexus S, il secondo googlefonino. Ora, a parte il fatto che è stato presentato oltre un anno fa e venduto da quasi altrettanto, il 17 novembre esce il Samsung Galaxy Nexus: mi pare che potrebbero esserci notizie più fresche in homepage.
P.s.: se sono questi i giornalisti precari che prendono 5 euro ad articolo…pure troppi.
Novembre 8th, 2011 at 10:25
Volevo scrivere “Samsung Nexus S” e non “Samsung Galaxy Nexus S”: stavo già pensando al Galaxy Nexus, anche perché per la mia esperienza il Nexus S è già morto da un bel po’, soprattutto come concorrente del melafonino. Altroché “…sogna mele elettriche”.
Novembre 8th, 2011 at 10:51
A me, onestamente, colpisce molto di più il dato di Wired e di altri giornali, anche solo digitali, pure amati dall’intellighenzia, qua non citati, che fanno numeri bassi, al di sotto delle aspettative e del “comune sentire”.
Su Gioia, se continuiamo a pensarla come Marco (riviste inutilie e vecchie) non si faranno mai passi avanti. Gioia vende in edicola (dati Ads) oltre 140mila copie e di conseguenza ha almeno il triplo di lettori. Non mi pare un giornale molto inutile sul piano pubblicitario e dei ricavi in edicola.
Il problema, semmai, è portare più lettori sull’edizione web, dare fiducia a questi lettori, dare loro sul cartaceo gli strumenti per guardare anche il sito, non bollarli come disinformati. E’ uno dei modi di superare il… digital divide (locuzione cara a mante).
Novembre 8th, 2011 at 11:34
Diciamo anche che se vedo una tabella di questo genere con numeri come 110 utenti unici e 0 pagine viste magari inizio col dubitare dell’affidabilità dei numeri. Che poi molti periodici on line siano messi male non ci sono dubbi, ma basare dei ragionamenti su dati così, ecco lascia perplessi.
Novembre 8th, 2011 at 11:47
Sono il Marco delle riviste inutili & vecchie, non quello subito qui sopra.
Bisogna valutare il mix tra contenuti e piattaforma: se il sito web non mi offre alcun contenuto nuovo rispetto al cartaceo, o se la piattaforma web non mi permette qualche diversa forma di sfruttamento del contenuto che -ammettiamo- resti uguale al cartaceo, cosa ci vado a fare?
Le 140 mila copie di Gioia vorranno pur dire soldi/lavoro ma i contenuti veicolati -absit iniuria verbis- non soffrono minimamente dell’essere affetti da digital divide.
E wired…dai, il sito è caotico, lento, disorganizzato. Vogliono raccontarci il futuro e non sono in grado di ordinare graficamente i contenuti? La sezione Italian Valley che dovrebbe raccontare del fermento nel modo startupparo italiano (notizie altrove reperibilissime) è aggiornato svogliatamente e alla carlona; gli “appuntamenti” -che spuntano come funghi- per startuppari sono aggiornati a giugno 2011: ma dove vogliono andare?
Novembre 8th, 2011 at 12:40
La cosa bella è che i grandi editori hanno 2/3 presone al marketing per ogni testata, quello che valgono lo potete vedere tutti.
Dilettanti
Novembre 8th, 2011 at 12:45
Ah scusate marketing di prodotto, poi c’è il marketing contenuti, il marketing vendita, il marketing clienti ecc. Diciamo un 10/14 persone + apprendisti vari.
Robe da matti.
rido ancor oggi
Novembre 8th, 2011 at 13:22
Cito da legenda/avvertenze Audiweb: “I dati di Audiweb Database si riferiscono solo alle Custom Property, Parent e Brand dei Publisher iscritti ad Audiweb, di qualsiasi dimensione. Per quelli che hanno una audience inferiore alla soglia di rappresentatività del panel, non possono essere garantiti dati statisticamente corretti. I dati che non raggiungono la soglia minima potrebbero presentare variazioni considerevoli di mese in mese, compromettendo eventuali elaborazioni e proiezioni.”
Lo zero è da interpretantare sia in tal senso che come pagine viste per un valore inferiore a mille; non mi pare sorprendente in termini di coerenza del dato che, ad esempio, Gioia abbia 308 utenti unici e meno di 1000 pagine viste, no?
Oggi ho pubblicato sia per i quotidiani che per i periodici anche i trend, il confronto rispetto al pari periodo dell’anno precedente; se voleste approfondire.
Saluti
Pier Luca
Novembre 8th, 2011 at 13:38
Ciao Massimo, rispondo per quello che mi riguarda e cioè Wired.it. Il sistema di conteggio usato da Audiweb si fonda su dati stimati (nasce da un campione) e quindi può presentare delle imprecisioni. Noi – per monitorarci – usiamo Nielsen SiteCensus, che si basa invece su un dato di tipo censuario: è (dovrebbe essere) più preciso ed è quello che comunichiamo al mercato. Noi a ottobre abbiamo registrato 26.080 utenti unici e 235.707,39 pagine viste (media giornaliera). Se vuoi fornisco le prove ;-)
Novembre 8th, 2011 at 14:04
A me il dato piu’ importante sembra quello di Donna Moderna perche’ continua a confermare la presenza fortemente femminile sul web, ovvero le femmine sono piu’ fancazziste dei maschi.
Novembre 8th, 2011 at 14:19
Federico, mi fido ;)
Novembre 8th, 2011 at 15:18
Caro Francesco,
Purtroppo quando si parla di ricerche l’errore è sempre in agguato soprattutto con numeri piccoli.
A mio modo di vedere le cose la differenza dei dati tra Audiweb e Nielsen è rilevante ma trascurabile. Rilevante poichè 8mila utenti unici in più sono una percentuale significativa del totale, irrilevante nel complesso per i valori comunque modesti in gioco.
Per quanto rigurada la metodologia Audiweb – consultabile qui: http://www.audiweb.it/ricerca/index.php – anche loro parlano di sistema censuario. Testualmente: “Il Sistema censuario, una rilevazione oggettiva e completa (censuaria) di tutta l’attività di internet sui siti censiti da Audiweb, tramite feedback tecnici verso i web server di sistemi browser-based di terze parti (attivati dalla apertura di pagine web e altre azioni) sottoposti a controlli da parte di Audiweb. ”
Dunque sic stantibus rebus qual’è la differenza con Nielsen?
Ciao
Pier Luca
Novembre 8th, 2011 at 15:23
[Ovviamente volevo dire Federico, sorry, è l’anestetico di stamattina]
Scusa.
PL
Novembre 8th, 2011 at 15:33
ciao pier luca, prima di rispondere ho fatto una verifica con chi – in azienda – conta i nostri numeri e mi dice che audiweb si basa su un campione mentre sitecensus fa un’analisi più puntuale (di più non so dirti al momento). aggiungo che – dal mio osservatorio – google analytics tira fuori un dato molto più simile a quello di sitecensus che a quello di audiweb. però ora che ci penso mi hai dato l’idea per un pezzo ;-) ciao
Novembre 8th, 2011 at 15:42
Insomma un po come si fa di verificare la copertura tra ex-factory e dati nielsen nel retail :)
Felice di esseri stato d’ispirazione.
Ciao
PL
Novembre 11th, 2011 at 08:56
[…] a commento dei dati Audiweb sono state mosse perplessità da più parti, personalmente resto decisamente più dubbioso sull’attendibilità dei dati Audipress […]