Il miglior pezzo di questi giorni sui ben noti luttuosi eventi tecnologici in cima alle pagine dei giornali lo ha scritto Daniela Ranieri.
Il primo folletto lo comprai nel ‘99. Ricordo che nel mio condominio mi guardarono tutti come se fossi pazza. «Ecco quella della scopa elettrica», dicevano quando arrivavo, ma a ma non importava, perché era vero. Ero un outsider, una ribelle, una che aveva lasciato la polverosa via vecchia per la nuova. Quella doppia W inserita in un vortice mi aveva cambiato la vita, e presto l’avrebbe cambiata a tutto il mondo, divenendo il simbolo di chi non si arrende, di chi lotta per le proprie idee, ed è affamato di esperienza e di novità.
Egelbert Gorissen non c’è più. Lui, genio visionario, che per primo nella azienda chr aveva fondato e da cui si era distaccato a 31 anni per l’acre conflitto che lo contrapponeva alla anacronistica proprietà, se n’è andato, lasciandoci tutti un po’ più soli. È inutile, ora, cadere nel sentimentalismo, lasciarsi andare ai ricordi di quanto la sua personalità abbia rivoluzionato gli stili di vita e di pensiero di milioni di persone. Basti ricordare le sue imprese, che basate su un’idea semplice come semplici sono le idee geniali, hanno fatto della sua figura l’icona e il modello di una generazione. L’oggetto che tutti oggi abbiamo in casa non è solo utile: è poetico. Non serve “solo” per pulire, ma racchiude nel suo cuore la magia delle arti: Egelbert Gorissen, chiuso nel suo garage insieme al compagno di università Adolf Vorwerk, ha avuto, unico al mondo, l’idea di piazzare delle minuscole manovelle nel motore di un grammofono per farne il cuore di una scopa elettrica.
Vedendola in azione, maneggevole, agile, veloce, portatile, la sua segretaria esclamò entusiasta: «ma è un piccolo Kobold!» (in tedesco appunto “folletto”). Da allora quel miracoloso portento è entrato nelle vite di tutti noi, a tutte le ore della giornata, ovunque. Egelbert, è vero, è diventato miliardario, e ha fatto arricchite quelli che hanno avuto la fortuna di collaborare con lui di condividerne la sorte umana e professionale. Ma lui non badava ai soldi: negli ultimi anni della malattia ha rinunciato allo stipendio e si accontentava di un simbolico pfenning all’anno, conscio che il vero guadagno era la destinazione della sua creatura. Grazie a lui milioni di individui e di masse povere hanno trovato lavoro, come ingegneri o come semplici domestici; grazie a lui e al suo genio visionario il mondo si è riscattato.
Il suo motto, siate aspiranti, siate elettrici, è la guida che vogliamo per i nostri giovani, che infatti lo hanno fatto proprio.Ora, siamo sicuri, questo piccolo grande mago del folletto, è al cospetto di Dio, a cui si sia presentato col suo geniale candore e insieme con la certezza di avere reso il suo mondo, il mondo della Bibbia, più nuovo e pulito. Ora è lui a spicciare la casa più grande, il Paradiso.
Grazie Egelbert, non ti dimenticheremo mai.
Ottobre 8th, 2011 at 08:41
Mi suonano alla porta, spero non sia un altro evangelista del Folletto.
Ottobre 8th, 2011 at 09:08
chapeau.
Ottobre 8th, 2011 at 09:16
stupendo
Ottobre 8th, 2011 at 09:29
Bello. Solo che, complice la teoria dei legami fra liberazione femminile e elettrodomestici, letto il titolo ho pensato fosse scritto elettrìci invece di elettrici :)
Ottobre 8th, 2011 at 12:16
credo di non aver compreso il senso profondo dell’articolo… qualcuno mi illumina?
Ottobre 8th, 2011 at 12:28
Massimo, proprio non capisco.
Ottobre 8th, 2011 at 13:18
Sarà perché odio gli aspirapolvere e ho amato i mac ma a me sembra una cagata pazzesca.
Ottobre 8th, 2011 at 13:22
Il senso dell’articolo sta in una figura retorica detta ‘ironia’, una pianta che ha difficoltà a crescere (o anche solo a essere riconosciuta) nella Rete.
In particolare, qui l’ironia appare sotto forma di ‘parodia’, sostituendo al ‘mitico’ Steve Jobs che ‘ha cambiato il mondo’ il meno conosciuto Gorissen del ‘folletto’ che qualche cambiamento l’ha prodotto anche lui.
Verstanden, dummkopfen?
Ottobre 8th, 2011 at 18:41
E’ il secondo pezzo che leggo di questa Ranieri e per me è un genio.
Ottobre 8th, 2011 at 18:55
Se poi si guarda la sostanza delle cose la differenza tra il Folletto e i prodotti della Apple è che nel Folletto c’è molta più tecnologia costruttiva e qualità dei componenti, quindi non c’è la foia consumistica di avere l’ultimo modello, non avrà cambiato la vita a chi se ne può fregare di cose volgari come le pulizie casalinghe, ma a me il paragone non sembra una cagata pazzesca, a me l’idea di “amare” un computer, un telefonino o un qualsiasi oggetto elettronico mi sembra altrettanto folle che amare un aspirapolvere….
Ottobre 8th, 2011 at 19:44
@pietro
e magari tu hai la tua “squadra” del cuore calcistica… no perchè se vogliamo prendere per il culo gli amanti di apple, di google dei folletti.. gli amanti del calcio come dovremo considerarli?!?
Ottobre 8th, 2011 at 19:56
E che palle con ‘sti trucioli mentali… Al netto del credo laico che ci sta comunque sotto, e’ una cosa carina, ironica, retoricamente interessante (come fatto notare). Fa sorridere: e’ (ancora) peccato?
Ottobre 8th, 2011 at 20:53
C’è solo il piccolo dettaglio che parliamo di queste cose perché uno è morto, e non perché stiamo facendo Zelig. A me pare di cattivo gusto, ma capisco che il mondo è vario.
Ottobre 8th, 2011 at 21:04
Alfonso io l’ho trovato un pezzo molto carino e leggero, oltre che utile a ridimensionare un impazzimento mediatico sulla morte di Jobs inatteso e fuori dalle righe.
Ottobre 8th, 2011 at 21:13
Ecco, lo dicevo io che usciva il rito laico…
Fuggetta, io credo che si possa essere un po’ piu’ easy… E ho scritto *sorridere*, non *ridere*. La diffrenza la capiamo.
Poi, mi rendo anche conto che SJ lascia un sacco di orfani…
Ottobre 8th, 2011 at 21:18
Minotti, io non la conosco. Chi è mio padre lo so io (tra l’altro è scomparso e quindi, si, sono orfano). Per il resto, ripeto, ciascuno è libero di fare ironia e scherzare su ciò che crede. E chiunque altro ha il diritto di considerare quell’ironia di cattivo gusto.
Massimo, questa volta proprio non ti capisco.
Ottobre 8th, 2011 at 21:21
Amen (laico).
P.S.: Easy, easy… cosi’ la vita e’ piu’ bella :-)
Ottobre 8th, 2011 at 21:23
a me non pare di cattivo gusto, ma neanche un colpo di genio.
Ottobre 8th, 2011 at 21:39
Massimo, è morto un tizio che in un qualche modo ha cambiato il mondo della tecnologia negli ultimi tre decenni. In questo periodo si impazzisce per l’ultima velina o per il vestito di Lady Gaga, o per Brad Pitt e Angelina Jolie. Per cui se per qualche giorno si parla di Steve Jobs non mi pare un impazzimento. Dopodiché se bisogna fare gli stravaganti per distinguersi scrivendo del folletto o dicendo amen, va bene. C’è di peggio. Ma c’è anche di meglio.
Ottobre 8th, 2011 at 22:59
Ma il folletto a batterie bisogna spedirlo alla casa madre quando queste vanno cambiate?
Ottobre 9th, 2011 at 00:28
@ Gregor:
Premesso che non ho una squadra “del cuore”, e ho poca passione per gli sport da poltrona-birra-cannottiera, la differenza, che forse sfugge leggermente è che i calciatori sono esseri umani, mentre i “prodotti” Apple sono pezzi di vetro plastica e metallo, mi sembra leggermente più sano il tifo calcistico che la passione feticista per oggetti che invecchiano nei giro di sei mesi.
SJ è stato un genio prima di tutto del Marketing, mi sembra che la “tecnologia” dei suoi prodotti dal punto di vista delle carattersitiche puramente tecniche non sia particolarmente all’avanguardia, per fare un esempio banale i touch-screen nell’automazione industriale sono MOLTO precedenti l’uscita dell’ I-Phone, SJ è stato sopratutto un bravo venditore, che ha basato sull’estetica gran parte del suo successo.
Il che non è per forza un difetto
Ottobre 9th, 2011 at 08:45
A tutti quelli che si stupiscono delle reazioni emotive per la morte di uno che non conoscevamo di persona, segnalo che le emozioni che (immagino) provate al cinema o quando leggete un libro sono dirette verso persone che non solo non conoscete, ma non esistono nemmeno.
Ottobre 9th, 2011 at 09:39
Penso che l’ironia del pezzo (che a me è piaciuto) fosse rivolta non alla morte di Steve Jobs (in quel caso sì sarebbe un po’ mancato il buon gusto), ma alla sua santificazione da parte dei media, spropositata a mio parere, senza nulla togliere alla persona.
Ottobre 9th, 2011 at 11:56
L’iPod come puro marketing?
Beh, ognuno può dire ciò che vuole ma alla banalità c’è un limite.
Poi è così fico dire che sto’ SJ non ha inventato nulla di nuovo perché per la musica c’era già il coso della Sony e il touch c’era già e l’iphone è un pessimo cellulare e l’ipad non serve a nulla, è tutto molto calcistico.
L’antipatizzante a prescindere è una figura patetica e suona tanto individuo bilioso.
Leggerezza e ironia, non si diceva questo?
Ottobre 9th, 2011 at 12:48
In realtà in questi giorni quello che fa fico è dire che Steve Jobs è stato un genio irraggiungibile degno di Leonardo e che non ci sarà mai più nessuno come lui – capisco che gli adoratori non tollerino nemmeno il più piccolo dubbio sulla sua santità…
Ottobre 9th, 2011 at 12:59
Io non sono antipatizzante nè bilioso, ritengo semplicemente per esprerienza personale lavorativa che in un oggetto tutto ciò che non è oggettivamente misurabile e definito è SOGGETTIVO, e quindi dominio del marketing.
Lo so perchè nella realtà la produzione di beni di consumo funziona così, vista da chi ne è dentro.
I prodotti Apple per loro stessa definizione sono DIVERSI, che poi SJ sia riuscito a convincere una grande quantità di persone che siano anche meglio e ci siano appassionati sostenitori che arrivino a insulti velati come “L’antipatizzante a prescindere è una figura patetica e suona tanto individuo bilioso.” senza naturamente MAI riscure a dimostrare la superiorità dei prodotti in questione con dati oggettivi inconfutabili e usando l’argomento che chiunque ritenga i prodotti Apple normalissimi gadget elettronici particolarmente curati dal punto di vista esteriore come una denigrazione dato che io non ho MAI detto stron*ate come”per la musica c’era già il coso della Sony e il touch c’era già e l’iphone è un pessimo cellulare e l’ipad non serve a nulla”…..
Ottobre 9th, 2011 at 15:26
ieri sono stato dal fotografo del mio matrimonio a prendere le foto. i dischi ntfs erano in sola lettura. la frase è stata la seguente “che nerchia il pc, non mi permette neanche di scrivere sui dischi” “scusa ma è una funzione non supportata dal sistema operativo; bastava me lo dicessi e te li portavo vuoti in fat, non mezzi pieni in ntfs” “che figura pessima che hanno i pc anche stavolta”
gli utenti apple devono indottrinnare; io mi limito a spremere per le mie conoscenze quello che uso.
Ottobre 9th, 2011 at 17:34
….”l’idea di piazzare delle minuscole manovelle nel motore di un grammofono per farne il cuore di una scopa elettrica”…urca…”grazie a lui e al suo genio visionario il mondo si è riscattato”…ellamiseria…premio Nobel no?
Ottobre 9th, 2011 at 18:04
Sono solo marginalmente un utente Apple (il mio primo pc è stato un mac lc II, ora ho solo un ipod, ma ogni tanto uso MacOsX) e ritengo la mia posizione abbastanza obiettiva ed equidistante da Stallmann e dagli adoratori della mela.
La mia opinione è che Steve Jobs non abbia creato tecnologia, ma che sia stato molto efficace nel diffonderla. Ha preso cose che già esistevano, gli ha dato un bel design, le ha rese semplici e desiderabili e le ha vendute molto bene. Il risultato è stato positivo per tutti, perché comunque ha portato ad una maggior diffusione della tecnologia anche in segmenti della popolazione che magari non se ne sarebbero interessati se non attratti dall’aspetto glamour, e questo va a vantaggio di tutti, anche degli utenti più evoluti.
Detto questo, pur non essendo un estimatore dei prodotti Apple, sono ovviamente dispiaciuto della sua dipartita.
Ma tanto quanto a qualcuno da fastidio l’ironia che alcuni fanno, ad altri può dar fastidio l’aura di sacralità che circonda Apple ed il suo fondatore. Dite che è perché ha rivoluzionato il mondo? Se fosse solo per quello allora meriterebbero la stessa attenzione mediatica tanti altri protagonisti dell’evoluzione tecnologica degli ultimi decenni. Non credo che sia obiettivo affermare che dietro al successo di Jobs e della sua azienda non ci sia una robusta dose di marketing.
Ottobre 9th, 2011 at 20:40
Alfonso, sono anch’io orfano di padre da poco pìù di un mese, ma questo articolo è veramente geniale, non ci son santi (laici) che tengono.
Ottobre 9th, 2011 at 23:54
pensa, non bilioso, che forse anche la teoria della relatività non è stata oggettivamente misurata e quindi vuole dire che il marketing di einstein fino ad oggi ci ha abbagliati :-))
Ottobre 10th, 2011 at 09:18
Tirando le somme di questa discussione: Steve Josbs non è che abbia inventato chissà cosa, mentre Daniela Ranieri è un genio. Mi pare ineccepibile :-)
Ottobre 10th, 2011 at 15:35
più leggo i commenti a questo (bel) post e più divento triste
Ottobre 10th, 2011 at 19:28
Grazie a tutti, specie ad Andrea.
Ottobre 11th, 2011 at 01:35
Divertente :-)
La morte in se non dovrebbe essere è ne dolore ne gioia essendo un fatto inevitabile ergo non vedo cosa ci sia di male a scrivere un pezzo per alleggerire il peso di questo incredibile fardello che ci ha lasciato l’iGenio.
C’è gente che prende tutto, anche quello che non dovrebbe, troppo sul serio.
Ottobre 11th, 2011 at 12:19
@Pietro
La generale avversione a riconoscere i meriti di steve jobs é ormai diffusa… Dire come dici, che i prodotti di jobs non hanno inventato niente é sicuramente vero, quello che non si riesece a far capire e che i prodotti della Apple anche se non sono assemblati con le componenti più recenti reperibili sul mercato offrono funzioni nettamente superiori, poiché sono componenti sia hardware che software che sono state studiate e messe a punto per offrire il massimo profitto… Un esempio eclatante si puó ritrovare in un articolo di qualche mese fa in cui si scopriva che il tablet sul quale android funzionasse meglio fosse proprio un iPad… Nonostante i vari concorrenti facciano una grande corsa ai megapixel, alla RAM ecc…
La videochiamata esiste da anni sul cellulare, ma dopo i primi entusiasmi conosci qualcuno che la utilizzi??? No perché era ed é una tecnologia “arrabattata” jobs non ha scoperto niente con FaceTime ma ha reso la videochiamate molto più nitide e facili da effettuare (scusa se é poco).
Quello che ha inventato jobs non é un computer ma un idea, ideale o come volete dirlo voi… E cioé che la tecnologia deve essere funzionale, efficiente, deve fare quello per cui é stata venduta e non complicarti la vita! Visto che per mia esperienza qualsiasi prodotto tecnologico funziona nelle migliori delle ipotesi per non più di una settimana senza cominciare a portare problemi e rallentamenti. Mio suocero ha speso 800 per un portatile hp 17 pollici il massimo che si poteva prendere all’epoca… Rinfacciandomi la differenza di prezzo… A distanza di meno di 4 mesi quel computer é diventato qualcosa di inutilizzabile 4 minuti solo per accendersi e virus a profusione… Beh io direi che quei 400 euro che ha risparmiato sarebbe stato meglio se li avesse impiegati per un computer con un aspettativa di vita di almeno 7-10 anni…
Ora che la gente non capisca questo semplice concetto é davvero una cosa irritante per me e penso per tutti gli utenti Apple che devono sentirsi dire che sono degli imbecilli presi per i fondelli….
Ma quello che capisco dai vari commenti é che le persone non sanno di quello che parlano… L’iPhone é uscito da anni… Se si fosse trattato solo di marketing ( che comunque é stato usato, come fanno tutte le case produttrici d’altronde) un prodotto scadente non avrebbe continuato a vendere quanto vende tutt’oggi.
Potrei parlare per ore ma so che rafforzerei solo l’immagine di adepto Apple
Quindi vi saluto dicendo solo che mi dispiace per tutti colo che ripudano Apple solo per “principio”…
Ottobre 11th, 2011 at 15:21
Pasquale non per essere pignolo però:
Facetime funziona solo wifi (almeno fino al os5 e non per tutti)
Come si fa ad inventare un’idea? Tu ti metti lì e fabbrichi idee? Bah!
Ad oggi Android è il sistema per il mobile più diffuso (qui per colpa di Apple e la sua politica di chiusura)
Aspettativa di vita di 7/10 anni i prodotti Apple? Come l’iPhone 2? Come il macbook pro A1229? Apple dopo 5 anni toglie assistenza e supporto a tutti i prodotti, verifica tranquillamente se un G5 Power lo riparano.
Non ti dico che sei poco oculato nelle tue spese ma le tue spese non sono per forza le migliori. Ognuno i suoi soldi li spende come vuole ma continuare a difendere un prodotto, che alla fine è solo un oggetto destinato al cassonetto, è davvero triste.
Ti piacciono i prodotti Apple va bene ma da qui a dire che siano i migliori…
Ottobre 11th, 2011 at 16:01
Bello davvero.
Ottobre 12th, 2011 at 08:01
[…] […]