C’è un fuggi fuggi in atto dai talentuosi blog (tecnologici e non) acquisiti da AOL. L’ultimo è Michael Arrington che lascia TechCrunch per fare il capitalista di ventura.


When AOL bought HuffPo and discarded the notorious AOL way, there was hope that the combination of Tim Armstrong’s millions with Arianna’s journalistic vision would usher in an era of journalistic greatness. But it hasn’t worked out that way. Instead, the money seems to have bought little more than bureaucracy and a steady stream of departures, especially from Engadget. People aren’t leaving because they can make more money elsewhere; they’re leaving because they hate the work they’re being asked to do, and they see no respect in their future if they continue working for AOL.

(via wired)

4 commenti a “Prove tecniche di un fallimento”

  1. Camillo Miller dice:

    Adesso vediamo se inizia la diaspora. In ogni caso un Arrington è meglio perderlo che trovarlo.

  2. gregor dice:

    comunque è un peccato..
    che occasione persa con microsoft…

  3. maxxfi dice:

    Beh, insomma… Michael Arrington is overrated.

  4. Giorgio Marandola dice:

    Arrington si sta facendo la sua bella carriera in barba ad AOL, Techcrunch e Arianna Huffington.
    Semplicemente, sta andando avanti per la sua strada.

    Per quanto riguarda i blogger/giornalisti che stanno scappando, ha decisamente ragione Wired.

    Da notare che Arrianna è ancora lì contenta contenta.