Matteo Bordone immagina l’ultima seduta psicanalitica di Walter Veltroni.

5 commenti a “Volevo fare Capalbio”

  1. enrico bardella dice:

    Bordone si è superato. Esilarante e amara questa seduta “immaginaria”, se penso che solo qualche anno fa Veltroni
    era stato sostenuto da molti, me compreso, come l’uomo giusto
    per guidare una nuova stagione politica innovativa e vincente.
    Se c’è qualcuno di Torino in ascolto faccia un salto al Lingotto e lo porti un po’ fuori in giro per la città, non dico tutti i giorni, almeno la domenica.

  2. L1 dice:

    sulla famigerata lettera ho l’opinione che hanno in molti pure qui, cioe’ la peggiore possibile. pero’ leggendo bordone ho avuto un pensiero un po’ tragico: se l’immaginaria psicanalista/correttrice di bozze avesse a che fare con noi (con quel che scriviamo, a volte) non faremmo una figura molto migliore. troppo severo?

  3. Davide Radice dice:

    Anche se sottopone ad uno “smembramento” la lettera di Veltroni, l’ipotetica dottoressa non ha nulla di una psicanalista, soprattutto perché si pone nella posizione del soggetto-supposto-sapere e in più persecutore.

    Rimane comunque curiosa l’alienazione dalla realtà di Veltroni, quella davvero andrebbe sottoposta ad analisi.

  4. Paolo dice:

    Veltroni chi?

  5. Fabrizio dice:

    …è tornato dall’Africa?