Il Post compila la lunga lista dei denari che lo Stato Italiano non chiede al Vaticano e che forse oggi sarebbe il caso di iniziare a chiedere.
Quanto agli immobili utilizzati per attività commerciali, la questione è stata oggetto di diversi pronunciamenti giuridici e di modifiche legislative nel corso degli anni: a partire dal 2005, la formulazione ha previsto l’esenzione per tutti gli immobili. Questa decisione, presa dal governo Berlusconi a pochi mesi dallo scioglimento delle camere e all’inizio della campagna elettorale, fece molto discutere. Nel 2007 il governo Prodi limò la normativa, prevedendo che l’esenzione dell’ICI si potesse applicare solo agli immobili dalle finalità “non esclusivamente commerciali”. Quell’avverbio – “esclusivamente” – ha permesso alla Chiesa di usufruire dell’esenzione anche per strutture turistiche, alberghi, ospedali, centri vacanze, negozi: è sufficiente la presenza di una cappella all’interno della struttura. Il risparmio annuo per la Chiesa – e la perdita netta, per il fisco italiano – si avvicina ai due miliardi di euro. La legge in questione è da tempo oggetto di indagini da parte dell’Unione Europea.
Agosto 20th, 2011 at 16:53
E’ molto più probabile che l’Italia fallisca, che il vaticano rinunci a qualcuno dei propri privilegi (comunque ottima iniziativa).
Agosto 20th, 2011 at 17:27
hanno imparato tutto dalla bibbia noto.. o tutto il contrario…
Agosto 20th, 2011 at 21:35
Solita iniziativa puzzolente di anticlericalismo (ahime’) veterocomunista. Ma veramente pensate che sia necessario spremere i preti per risolvere i ns problemi economici?
Agosto 21st, 2011 at 08:11
@Simone
no, di certo non basta spremere “i preti”. Tuttavia far pagare l’ICI ad uno stato estero proprietario di immobili in Italia mi sembra doveroso. 2 miliardi di euro in meno da racimolare dalle “tasche degli italiani”
Agosto 21st, 2011 at 10:09
Venuti a Cafarnao, si avvicinarono a Pietro gli esattori della tassa per il tempio e gli dissero: “Il vostro maestro non paga la tassa per il tempio?”. Rispose: “Sì”. Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone? I re di questa terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli estranei?”. Rispose: “Dagli estranei”. E Gesù: “Quindi i figli sono liberi”. Matteo 17,24-26.
Del resto, quale figlio fa pagare le tasse alla propria madre o al proprio padre e quale madre o padre fa pagare le tasse al proprio figlio? E quale fratello o sorella fa pagare le tasse al proprio fratello o sorella? Se lo Stato-Casta fa pagare le tasse ai suoi cittadini, evidentemente è perché lo Stato-Casta li considera degli estranei e non suoi cittadini. Alla faccia dell’inno nazionale, non siamo “Fratelli d’Italia”, ma “estranei” gli uni dagli altri. Chi ha orecchi per intendere, intenda.
Agosto 21st, 2011 at 11:49
Date a Cesare quello che è di Cesare… ecco! Le tasse sono di Cesare e vanno pagate!
Agosto 21st, 2011 at 12:30
Se un impresa privata deve sopportare la concorrenza di privilegiati che non pagano le tasse su attività industriali e commerciali trovare la cosa assurda, dannosa per l’economia non mi sembra veterocomunismo, mi sembra solo un elementare fondamento della società liberale.
Perchè Simone pensa che sia giusto strozzare di tasse me e favorire i preti?
La scemenza dei bigotti clericofascisri italiani è tale da fare danni ben peggiori.
Se l’Islam in Italia fosse regolamentato e accettato come religione dallo stato ci sarebbe molto più controllo da parte della pubblica sicurezza sugli eventuali fomentatori di intolleranza e di odio, ma dato che se si accettano le moschee invece delle riunioni clandestine in case private si rischia poi che la torta dell’8 per mille debba essere suddivisa anche in base al milione e mezzo di islamici italiani si preferisce fare un favore ai terroristi piuttosto che un dispiacere ai preti.
Agosto 21st, 2011 at 13:17
Candor, Cesare è morto. Dammi una moneta da due euro italiana, di chi è quella immagine? Di Dante Alighieri? Anche lui è morto. Vuoi dare ad un morto quello che è dei morti? Che se ne fa un morto delle tue tasse? Lascia che i morti seppelliscano i loro morti, ma tu, dai a Dio, Lui è sempre vivo. Dio è nei poveri, i poveri li puoi sempre aiutare, dai quindi le tue tasse ai poveri, piuttosto.
Agosto 21st, 2011 at 13:41
Voglio le babbucce dorate.
Agosto 21st, 2011 at 14:20
ok dioamore ho colto il sarcasmo
Agosto 21st, 2011 at 16:16
Mi sembra appropriata questa citazione:
“Per comprendere bene la posizione della chiesa nella società moderna, occorre comprendere che essa è disposta a lottare solo per difendere le sue particolari libertà corporative (di chiesa come chiesa, organizzazione ecclesiastica), cioè i privilegi che proclama legati alla propria essenza divina; per questa difesa la chiesa non esclude nessun mezzo, né l’insurrezione armata, né l’attentato individuale, né l’appello alla invasione straniera.”
Agosto 21st, 2011 at 16:42
Non avevo visto quest’altro post, sembra che l’argomento vada di moda. Metto anche qui un link a cosa scrive “L’Avvenire”, poi fate voi.
http://www.avvenire.it/shared/laveraquestua/la%20vera%20questua.pdf
Agosto 22nd, 2011 at 09:10
Buttarla sull’anticlericalismo è un modo come un altro per non parlare del merito della faccenda. Basterebbe poco, tipo prevedere l’esenzione solo per gli immobili che hanno finalità “esclusivamente” di culto. Di certo i vari alberghi di proprietà ecclesiastica continuerebbero a lavorare, come tutti gli altri alberghi, del resto, che pagano regolarmente le tasse. Altro discorso, poi, quello dell’Irpef. Quando si parla di ricerca scientifica (5 per mille) i soldi di chi non esprime preferenze di destinazione vanno allo stato, quando si parla di religione (8 per mille) i soldi di chi non esprime preferenze vanno, grazie a un meccanismo studiato ad hoc, principalmente alla chiesa cattolica. Anche questo sarebbe da rivedere. Se per esempio quest’anno il governo decidesse di destinare quanto raccolto con l’8 per mille al sostegno per i precari io sarei contento di versare quei soldi.
Agosto 22nd, 2011 at 10:02
Pietro, “Se un impresa privata deve sopportare la concorrenza di privilegiati …”
All’origine della tassazione c’è la proprietà privata che sottrae e priva la comunità di ciò che dovrebbe essere un bene comune, per farne un bene esclusivo di un singolo o di una ristretta oligarchia che lo trasmette ai figli per eredità. Fino a quando una società legittima la proprietà privata che è un esproprio del cittadino, lo Stato chiederà ai proprietari esclusivi il suo tornaconto in termini di tassazione per difendere la proprietà privata e i proprietari dal saccheggio di coloro ai quali la proprietà è stata sottratta fin dalla nascita.
A differenza dei laici, i preti sono tenuti al celibato e quindi, in teoria, non hanno figli ai quali trasmettere la proprietà privata in eredità.
Agosto 22nd, 2011 at 20:28
A Ferragosto a Torino è scoppiato il caso della “Multipla”, una famiglia di padre, madre, due bambini, viveva da settimane in una Multipla,dopo essere stati sfrattati da casa e senza un lavoro stabile. Nè il Comune retto dall’ex ds Fassino, nè la Regione del leghista Cota hanno saputo farci niente, nemmeno il Partito Radicale così ben presente in Torino.
La famiglia è stata ospitata così per una settimana dal Cottolengo e poi un’associazione cattolica gli ha trovato un appartamento in comodato gratuito.
Nei prossimi mesi molti di noi andranno a fare la coda alle mense della Caritas e dei frati, così come sempre più italiani fanno e non solo extracomunitari, anche impiegati di banca divorziati. Probabilmente allora dell’ICI della Chiesa non ci importerà più molto…
Agosto 22nd, 2011 at 23:10
Temo che così si confondano soltanto le cose: le mense della caritas… La carità cristiana… Il discorso dell’Ici è un’altra cosa. Nessuno vuole tassare le mense dei poveri o i campetti di calcio del prete. Stiamo parlando di immobili che hanno uno scopo commerciale, alberghi che trovi anche su trip advisor e che non pagano tasse. E in un momento di crisi nera come questo non può essere bollata come il “solito anticlericalismo” la pretesa che un contributo arrivi anche da queste attività, ripeto, commerciali.
Agosto 23rd, 2011 at 08:23
Da un paio di giorni su Sky sono riapparsi gli spot dell’8xmille, eppure non siamo in periodo di dichiarazione dei redditi. Perchè spendono soldi per una campagna apparentemente inutile a fine Agosto? Avete mai visto pubblicizzare panettoni natalizi in estate? Pura coincidenza coi dibattiti di queste ore a proposito delle anacronistiche ed inopportune (visti i sacrifici a cui vengono chiamate le famiglie italiane) agevolazioni fiscali del Vaticano?
Agosto 23rd, 2011 at 09:21
al sig Tolardo vorrei ricordare che in base ai dati forniti dalla chiesa cattolica neanche un 10% dei soldi della chiesa finiscono ai bisognosi il resto serve a mantenere il clero e alla manutenzione degli edifici di culto, tutte cose che in un paese civile dovrebbero esere totalmente a carico dei credenti come lui.
Oltre a ciò i preti sono sempre stati pessimi amministratori, e usare un miliardo di euro raccolti con la bufala dell’ assistenza agli indigenti per mantenere sotto controllo del clero l’ ospedale san raffaele mi sembra una porcata.
Agosto 23rd, 2011 at 20:51
Caro Sign.Pietro come si sbaglia: l’Ospedale S.Raffaele pur essendo stato fondato da un prete, già sospeso a divinis per sue idee poco ortodosse, non è sotto il controllo del Vaticano tanto è vero che nell’Università a questo collegata insegnano docenti atei come Cacciari, anticlericali come la Monticelli, non in linea con la Chiesa come Mancuso, mentre nell’Ospedale fecondazione assistita si fanno sperimentazioni sulle staminali, cose proibite dalla Chiesa. Ora l’Ospedale per una cattiva gestione sta per chiudere, il Vaticano sta valutando se e come salvarlo, se lo farà lo farà con i soldi del Vaticano e non con quelli della Cei, la Chiesa Italiana che riceve ed amministra l’8×1000.
Agosto 23rd, 2011 at 20:58
Inoltre Caro Signor Pietro proprio perchè siamo in un Paese civile l’8×1000 lo sottoscrivono i credenti o chi”simpatizza”, così come si può fare anche per Valdesi, Ortodossi, Buddisti, Testimoni di Geova, Ebrei, Luterani, etc. e spero presto anche per Mussulmani, Sik, Irochesi e Induisti. Anche nella civilissima Germania esistono tasse non obbligatorie a favore delle Chiese Cattolica e Protestante, anche in molti Cantoni della civilissima Svizzera. in Spagna Zapatero non ha voluto toccare il locale 7×1000 mentre è noto che in Usa tutte le Chiese godono di forti esenzioni fiscali e così i donatori.
Solo in Francia non esiste niente del genere ma se Lei è gollista, proudhonista o bonapartista sono cavoli suoi. I preti sono pessimi nistratori? Si perchè si occupano di sfamare le vittime del suo capitalismo laicista accontentandosi di stpendi che al massimo arivano a 1400 euro. Lei, caro Signor Pietro, mi ascolti e segua l’esempio dei preti!
Agosto 23rd, 2011 at 21:02
Si chieda poi caro Signor Pietro quanti turisti visiterebbero il nostro Paese senza Vaticano e senza le migliaia di chiese di ogni epoca di grande valore artistico che la Chiesa provvede a restaurare, manutenere e tenere aperte anche con i soldi dell’8×1000….
Certo qualcuno verrebbe anche solo per mangiare i Prosciutto ma non potrebbe così più foderarsene gli occhi…
Agosto 23rd, 2011 at 21:55
Sacrosanto che chi vuol dare soldi alla chiesa cattolica glieli dia, meno giusto che glieli dia anche chi non ha alcuna intenzione di farlo. Mentre infatti per la contribuzione volontaria del 5xmille i soldi di chi non esprime preferenze vanno allo stato, per l’8xmille c’è un meccanismo diverso. I soldi di chi non esprime preferenze finiscono in un monte che viene poi ripartito in modo proporzionale sulla base di chi ha espresso la propria volontà. In pratica, con questo meccanismo la chiesa cattolica si becca il 90 per cento della contribuzione dell’8xmille a fronte di appena il 34 per cento di italiani che l’hanno indicata come destinataria nella dichiarazione dei redditi. Per quanto riguarda l’Ici, invece, nessuno vuol ridurre in rovina cattedrali o chiese varie (che spesso fanno pagare anche l’ingresso al povero fedele), nessuno chiede di mettere la chiesa cattolica un gradino sotto gli altri, ma semmai sullo stesso gradino degli altri. Perché se io ho un albergo devo pagarci l’Ici. Si tratta di una tassa che io posso e devo permettermi e nonostante tutto mando avanti la mia attività che ha uno scopo di lucro. Crediamo davvero che San Pietro andrebbe in malora se la chiesa cattolica fosse costretta a pagare le tasse (una tassa) che pagano le famiglie italiane con un bene immobile adibito a scopo commerciale? Suvvia…
Agosto 24th, 2011 at 08:25
@Pier Luigi Tolardo
non ho mica capito tanto il ragionamento… se la domenica faccio una teglia di lasagne per i poveri e faccio sistemare l’intonaco di casa mia, poi posso avere l’esenzione dell’ici sulla seconda casa?
Agosto 24th, 2011 at 08:48
il discorso è che TUTTE le attività benefiche e utili della chiesa esistono ma sono meno di un 10% del costo che hanno per il contribuente.
è facile fare i generosi col portafoglio altrui come fa Tolardo.
E mantenere, per esempio 25000 inutili parassiti ( gli insegnanti di religione ) al costo di 600 milioni di euro annui, il discorso sul valore artistico e turistico delle chiese è ridicolo, il 99% degli edifici di culto italiani (che sono circa 90mila) sono inutili ruderi e ripugnanti cubi di muratura che potrebbero tranquillamente essere abbattuti se non servissero ai predicozzi inconcludenti degli amici del sig Tolardo.
Agosto 24th, 2011 at 09:16
Caro Signor Pietro, quando uno fa un’affermazione del tipo “il 99% degli edifici religiosi italiani sono degli inutili ruderi che potrebbero essere abbattuti” fa un’affermazione che lo qualifica come un talebano laico, un fanatico religioso dell’antireligione. Nella realtà il patrimonio culturale del Paese Italia è costituito per più dell’80% da edifici religiosi: chiese, cattedrali, pievi, conventi che contengono quadri, statue, affreschi, che costituiscono uno dei patrimoni più preziosi dell’Umanità non solo dell’Italia.Anche la famosa Chiesa sull’autostrada di Firenze, esempio splendido di architettura contemporanea ha bisogno di fondi per essere restaurata, se si perdesse? E’ innegabile che una parte degli edifici adibiti al culto, specie i più moderni, non abbiano invece un particolare valore storico od artistico ma hanno un valore ugualmente sociale e sentimentale per la maggioranza degli italiani che lì in quei posti, con buona pace del signor Pietro, continuano a battezzare i loro figli, sposarsi, farsi fare i funerali e questo provoca la rabbia dei vari Signor Pietro che non possono accettare che una massa così forte dei loro connazionali, fra cui anch’io, continuino ad essere così superstiziosi ancora nel 2011, cosa vuole farci signor Pietro: è uno dei limiti della democrazia!
Agosto 24th, 2011 at 09:21
In quanto al dare del “parassita” a gente che lavora, che ha una laurea civile ed un diploma in scienze religiose, che cerca di dare un contributo al’educazione di chi sceglie liberamente l’ora di religione, percependo un altro insegnante, cioè non miliardi, quello che prende un altro insegnante, me ne guarderei bene se fossi un vero laico: cioè uno che crede che la Chiesa sia un organismo intollerante.
Non faccio l’insegnante di religione stia tranquillo, caro signor Pietro.
Agosto 24th, 2011 at 11:05
la mia critica è solo una e il sig Tolardo la evita accuratamente, le nostre opinioni sono diverse, ma lui pretende che io paghi per lui.
qualsiasi opinione è rispettabile finchè non si accompagna alla pretesa di essere sostenuta con i soldi altrui.
Io sostengo semplicemente che la chiesa dovrebbe vivere SOLO con i contributi dei fedeli, evidentemente Tolardo pensa che senza costringere chi non credere a sganciare un po di soldi ben difficilmente i credenti come lui sarebbero disposti ad aprire il portafoglio.
Tolardo è uno di quelli che mentre ti sodomizzano si lamentano perchè non stai fermo….