Sono indeciso, come al solito: non so se mi colpisce di più il giudice di Trani che mette sotto torchio Standard and Poor’s (Trani? Where’s Trani?), Bossi con gli occhiali da Terminator che si rimangia decenni di ingiurie contro la UE, Berlusconi che sta zitto zitto, o Brunetta che fa valere le proprie incompetenze da economista da Nobel. Ma anche Rutelli che vuole vedere le carte (ditemi una sola ragione per far vedere le carte proprio a Rutelli), Di Pietro che risolleva la Borsa tagliando le tasse sulla liquidazione dei parlamentari o tutta la stampa italiana che copia dai colleghi esteri ma si dimentica sempre di citare l’Italia nella breve solita lista dei paesi fucked. In ogni caso è pacifico: siamo rovinati.

15 commenti a “Altro che Lady Gaga”

  1. mORA dice:

    Figuriamoci, un paese capace di slanci come questo:

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/08/09/choc-a-parma-il-parco-falcone-e-borsellino-sostituito-con-vianello-e-mondaini/150536/

  2. ArgiaSbolenfi dice:

    A questo governo che sembrava sprofondare lentamente nelle sabbie mobili degli interessi personali, del malaffare e dell’incompetenza non poteva capitare un colpo di fortuna migliore di questa crisi di mezza estate. Fin’ora le alternative erano governare sul serio questo paese (o almeno provarci), tirare a campare facendo gli interessi propri o al massimo quelli dei principali ceti di riferimento, o farsi da parte. L’andazzo era quello della seconda alternativa e il paese stava sprofondando assieme a loro. Adesso restano solo la prima e la terza opzione. Scommettiamo come va a finire?

  3. Paolo dice:

    siamo il paese di pulcinella, spesso si dimentica.

  4. mORA dice:

    A proposito…

    http://edue.wordpress.com/2011/08/10/chore-so/

  5. Alex dice:

    Il giudice di Trani fa il suo lavoro: tutti gli algoritmi di rating finanziario sono stabiliti da standard internazionali (nel settore bancario, per esempio, esistono i vari standard Basilea), e si basano su valori pubblici di uno stato (principalmente estratti dal bilancio). Il fatto che un’agenzia di rating usi il suo peso sull’80% di capre che popolano i mercati finanziari pubblicando modifiche al rating degli stati quando le altre agenzie non modificano va quantomeno giustificato.

    Rutelli puo` (e deve) vedere le carte, in quanto presidente del Copasir. Almeno fa vedere che vuol fare qualcosa.

    Per gli altri hai ragione =)

  6. Hassan Bogdan Pautàs dice:

    La dantesca legge del contrappasso vuole che siano Silvio Berlusconi, Giulio Tremonti e Umberto Bossi a mettere le mani nelle tasche degli Italiani, prima di uscire di scena. Negli anni della finanza creativa additavano il Governo di Centro Sinistra come un rapace che sottraeva ai cittadini il frutto del loro lavoro. La rivincita di Carlo Azeglio Ciampi, di Vincenzo Visco e del buon Tommaso Padoa-Schioppa, oggi, risuona triste e sublime. Nulla potè la ragione, contro l’ingordigia dei golosi. Oggi parlerei con ognuno di voi, sdegnosi imprenditori di collina. Dite: faceste bene a fidarvi tanto? Cerbero latra. Ora siamo nel fango.

  7. Ito dice:

    @Alex Rutelli Copasir? Non è D’alema?

  8. Alex dice:

    @Ito scusa, mi ero perso le dimissioni di Rutelli (wikipedia https://secure.wikimedia.org/wikipedia/it/wiki/Comitato_parlamentare_per_la_sicurezza_della_Repubblica)

  9. mORA dice:

    @Alex

    E che vuoi se siano quindici mesi di sfasamento…

  10. Mauro dice:

    Ciumbia @Hassan!! Detto in modo così forbito quasi quasi cadere nel baratro sembra meno spaventoso, ma non è fango è merda.

  11. sate dice:

    La cosa divertente è che se berlusconi fosse caduto con onore invece che comprare parlamentari a destra e a manca, queste manovre le avrebbero dovute fare gli altri.
    Lui salvava capre e cavoli, poteva gridare ancora al ribaltone e ai vampiri..

  12. sate dice:

    ops.. il commento di prima non è colpa dell’inefficenza del servizio scolastico pubblico. Ho cambiato il post e la stanchezza di una dura giornata di ferie ha fatto il resto..

    scusate.

  13. Hassan Bogdan Pautàs dice:

    Temo che tu abbia ragione, @Mauro.

    Eppure, anche da questo sozzo brodo – per l’ennesima volta – bisognerà trovare un modo per venire fuori. Il timore, nel frattempo, è che qualcuno arrivi alla conclusione che è meglio pilotare il Paese verso la bancarotta facendone ricadere la colpa su qualcun altro piuttosto che rimboccarsi le maniche e assumersi le proprie responsabilità.

    Credo che dobbiamo tutti cercare di restare lucidi: ad esempio – credo sia opinione anche di Massimo – gli stipendi dei parlamentari sono scandalosi, ma non sono il cuore del problema.

    Preferirei che nel momento in cui si chiedono sacrifici si facesse anche un passo concreto contro l’evasione fiscale (si dice pari a 250 mld di euro all’anno). Questo sì, mi sembra importante: se poi in mezzo ci fossero misure decenti per ridurre i privilegi della casta e si eliminasse un po’ di sottogoverno (province, enti e carrozzoni inutili) sarebbe la prova che il vincolo esterno della UE riesce ancora a smuovere un Paese dissennato come il nostro.

    Ma ho una paura di fondo. Quando un popolo è colto dal terrore è anche pronto a spianare la via a un nuovo dittatore. Gli Italiani sono senza memoria. E io spero che la storia non prenda nuovamente questa piega.

  14. ArgiaSbolenfi dice:

    Primo, recitare la parte della vittima delle avversità (e ha appena iniziato). Secondo, recitare quella del salvatore della patria. Terzo, rivincere le elezioni. Scommettiamo?

  15. sate dice:

    Ma si, diciamolo pure, noi non siamo capaci di governarci. E la colpa è fondamentalmente nostra. Invece che farci rappresentare dalla parte migliore della nostra società, ci facciamo governare da un branco opportunisti poco preparati.
    Ma è normale: noi premiamo “quelli che vorremmo essere”.. e i nostri modelli non sono persone per bene con provate competenze che lavorano onestamente, ma nani arraffoni e ballerine.

    Anch’io penso che assisteremo ad uno scenario già visto. Ma non credo in un’altro despota più o meno illuminato (non ce l’abbiamo già?) Credo invece che ci amministreranno gli altri (BCE,Europa o Francia&Germania).

    Insomma.. Spagna o Francia purchè se magni…