Oggi Francesco Alberoni a proposito della morte di Amy Winehouse ha fatto di tutte le erbe un fascio:
Tutta la musica italiana, anche negli anni Sessanta, da Modugno a Endrigo a Mina a Battisti, esprime i sentimenti abituali, l’amore. Il rock no. È americano, nasce dall’espansione di sé, dal superamento delle emozioni normali. È espressione di esperienze parossistiche possibili solo con la droga. E anche chi ascolta questa musica in concerto o in discoteca, spesso, per viverla, deve fare lo stesso. Tutto è nato negli anni Sessanta negli Stati Uniti e in Inghilterra con una rivoluzione dei valori, del costume, della musica e la contemporanea diffusione dell’Lsd, dell’eroina, della marijuana, della cocaina. Da allora l’uso delle droghe ha continuato a crescere. Oggi ha già cambiato le relazioni fra i sessi e non solo nelle discoteche e nei droga party. E modifica le relazioni sociali perché numerosi professionisti che usano quotidianamente cocaina sono diventati emotivamente indifferenti e mostrano un’esagerata sicurezza. Un giorno gli storici ricorderanno questo periodo come «il periodo della droga», un po’ come facciamo noi quando ricordiamo le fumerie d’oppio e la guerra dell’oppio in Cina.
Agosto 1st, 2011 at 17:03
il link sulla parola fascio è casuale? :)
Agosto 1st, 2011 at 17:13
AH, perché invece le altre volte…
Agosto 1st, 2011 at 18:46
Alberoni si droga.
Agosto 1st, 2011 at 19:08
certo, muore d’avanzo e non alberoni,
ditemi voi se non son cose
Agosto 1st, 2011 at 19:38
E il quotidiano che gli pubblica ‘ste puttanate? Dite poco?
Agosto 1st, 2011 at 19:39
E in più ci ha messo anche la crisi finanziaria, il rischio default americano e la paura economica verso la cina…
Agosto 1st, 2011 at 19:57
mai visti tanti luoghi comuni stipati tutti insieme
Agosto 1st, 2011 at 20:17
Effettivamente, ogni volta che un cantante muore di droga, provo l’impulso irrefrenabile di telefonare addolorato ad Alberoni. Ho provato col metadone, ma niente, ci ricasco sempre.
Agosto 1st, 2011 at 20:27
@Arturo ;)
Agosto 1st, 2011 at 20:55
Ha ragione Giovanardi. Drogati e libertini! Vergognatevi!
Agosto 1st, 2011 at 21:18
certo che “droga party” è qualcosa che non si sentiva da aaanni e aaanni. Ho passato la mia giovinezza cercando di farmi invitare a qualche droga party, ma mai che ne avessi trovato uno. Frequentazioni sbagliate?
Ma cosa sta succedendo in questo paese ?
Agosto 1st, 2011 at 21:19
Mamma mia, ecco dove erano i barbari, sui giornali. :)
Agosto 1st, 2011 at 21:39
Ho provato a immaginarmi Bill Haley impegnato nell’espansione di sé, ma proprio non mi riesce.
Agosto 1st, 2011 at 21:47
Alberoni mi fa quasi lo stesso schifo di Forattini
Agosto 1st, 2011 at 21:50
Io francamente non capisco come un quotidiano possa squalificarsi fino a questo punto.
Agosto 1st, 2011 at 22:45
di una scemenza quasi affascinante
Agosto 1st, 2011 at 22:56
Ma che cazzo si prende sto qui? Adesso, dalla solita tiritera di luoghi comunissimi con cui ci fastella i maroni da 20 anni almeno, arriva al delirio?
Chiamate l’antidroga.
Agosto 2nd, 2011 at 02:05
estiquazzi?
Agosto 2nd, 2011 at 08:13
http://edue.wordpress.com/la-stagione-delle-droghe/
Agosto 2nd, 2011 at 08:15
Demenza senile? Invidia del successo? si forse se anche lui fosse morto a 27 (ma forse anche se i genitori avessero avuto la tv) anni adesso avremmo un bel ricordo di lui senza le cazz… che ha scritto negli anni…
Agosto 2nd, 2011 at 08:24
Ooops :)
http://edue.wordpress.com/2011/08/02/la-stagione-delle-droghe/
Agosto 2nd, 2011 at 08:56
E come faccio se mi piace il rock ma sfortunatamente non ho mai partecipato ad un droga party? Alberoni non conosce mica qualcuno del giro, tanto per colmare questa mia grave mancanza?
Agosto 2nd, 2011 at 09:09
Tra l’altro mi sembra di ricordare che sui “numerosi professionisti che usano quotidianamente cocaina” e che “sono diventati emotivamente indifferenti e mostrano un’esagerata sicurezza” fecero un interessante servizio Le Iene. I loro esaminati però non erano rockstar. Scusate il commento obliquo, ma parlare in via diretta dell’ “articolo” di Alberoni mi rimane difficile.
Agosto 2nd, 2011 at 09:09
la stagione delle droghe
viene e va
i desideri non invecchiano
quasi mai
con l’età
Se penso a come ho speso male
il mio tempo
che non tornerà
non ritornerà
più…
Agosto 2nd, 2011 at 09:44
Ho sempre considerato Alberoni il sociologo dell’ovvio (l’amore è bello, la tristezza è brutta, bere molta acqua fa bene). Qui ha superato i confini e si è avviato a diventare il sociologo delle fesserie.
Agosto 2nd, 2011 at 10:05
Di solito abbastanza sordi alle grida di coloro che vinti dalla disperazione per non trovare una fonte di sostentamento decidono di farsi fuori.Sempre pronti a incensare le morti di grandi concussori magari collusi con satrapi dalla spaventosa cattiveria.Ma mai abbastanza svegli per capire che numericamente le rockstar superstiti sovrastano quelle che abbiamo perso per strada,e solitamente le puoi ancora trovare sul palco a dimenarsi fottendosene del fatto che l’ernia preme e i capelli sono andati via,ma ancora non hanno voglia di farsi venire un infarto mentre guardano alla televisione programmi non troppo sgraditi agli stessi sociologi che hanno capito tutto,ingozzandosi di cose diversamente commestibili
http://broadcaster-radio.unimore.it/playlist/Soundtrack/morrisette%20-%20ironic.mp3
Agosto 2nd, 2011 at 13:47
Ogni volta che leggo Alberoni provo l’istinto di cominciare a drogarmi…
Agosto 2nd, 2011 at 16:47
Per mia disgrazia ho tre, e dico tre, libri di alberoni di quelli che ti regalano a Natale persone che non ti conoscono e che sono andate in librerie gestite da idioti a chiedere cosa potevano regalarti; ogni volta che lo sguardo mi cade sullo scaffale dove tengo le idiozie penso alle popolazioni dell’Amazzonia e del danno che hanno fatto certi scrittori al solo nascere da fede a scilipoti o chi per lui o da alberoni a zichichi… e fra poco ci arriveranno le memorie dil lelemora dal carcere!
Penso che inizierò a drogarmi! ho già della Coccoina a portata di mano
Agosto 2nd, 2011 at 17:16
RCS: Assumete anche me! Prometto che pure io sono bravissimo a sparare cazzate!
Agosto 2nd, 2011 at 17:53
Alberoni non ha mai brillato per sagacia, non brilla per sagacia e non brillerà mai per sagacia. Lo chiamano intellettuale solo e semplicemente perchè non fa paura a nessuno e le sue analisi sono patetiche e banali, solo con bei paroloni come “parossistico”.
Agosto 3rd, 2011 at 02:24
Ringrazio Mante per aver alzato la palla, e i commentatori, che mi hanno strappato più di una risata! :-)
Agosto 3rd, 2011 at 13:11
Un giorno gli storici ricorderanno questo periodo come «il periodo della droga» …. Speriamo!
Almeno avremo la conferma che Alberoni non aveva una mente lucida per scrivere simili idiozie!
Al prossimo dotto saggio di luoghi comuni :-)
Agosto 5th, 2011 at 06:35
L’articolo e’ incompleto. Mancano il complesso di Edipo e il declino della pasta all’uovo fresca.