Oggi ho ascoltato il comizio di Umberto Bossi a Pontida. Mentre lo ascoltavo mi chiedevo quale sia il numero massimo di bugie che l’elettore padano è in grado di accettare in nome della conservazione della propria identità. Che gira tutta attorno a 4 cose 4: un localismo assoluto e folclorico, il dialetto e le tradizioni familiari, la piccola impresa, l’etica del duro lavoro, la diffidenza verso qualsiasi diversità. Che una simile batteria ideologica abbia un elettorato stabile e identitario non è strano, mentre lo stesso movimento da qualche anno drena voti anche fuori dalle aree geografiche di elezione. La questione della leadership è invece più semplice. Un partito che nelle seconde fila comprenda Reguzzoni e Salvini ed abbia come leader, subito al di sotto del Capo (Umberto Bossi gli altri leader lo chiamano il Capo, come Marcy chiamava Piperita Patty nei fumetti di Schultz), gente come Maroni, Calderoli e Castelli ha raggiunto la ormai assoluta parificazione fra eletto ed elettore. Uno è lo specchio dell’altro. Uno riconosce l’altro, lo identifica immediatamente come proprio simile. E se avesse bisogno di rappresentare il cugino meno dotato ecco che si ritrova a portata di mano Borghezio.
Per le stesse ragioni Umberto Bossi ha guidato il movimento anche dopo la grave malattia che lo ha colpito. Nessuna professione di responsabilità avrebbe potuto consentire a persone nelle sue condizioni (non solo fisiche ma anche psichiche) di continuare a esercitare il suo ruolo esattamente come prima, tranne quella leghista, dove la parentela (intesa come ampia originaria complicità) è l’unico valore veramente indispensabile. Bossi racconta al popolo padano, compiacendosene, la bugia della Scuola che finalmente per volere della Lega si aprirà a Bergamo per formare i magistrati padani? Il popolo applaude. Quando scoprirà più avanti che non c’è nessun magistrato padano ma si tratta di una normalissima scuola aperta a qualsiasi laureato in legge del paese, penserà che si tratta del solito trucco di Roma ladrona perchè il Capo, che è esattamente come lui, non mente. Bossi parla di economia e confonde milioni con miliardi, taglia con l’accetta qualsiasi tema minimamente complesso, trasforma ogni cosa in slogan (meglio se declinati nel solita solita grammatica sessuale che ha assunto, una volta abbandonato per ovvie ragioni il celodurismo del tempo che fu, tonalità difensive: “ce lo volevano mettere dietro ma noi…”)? Il popolo padano, che si beve volentieri le vaccate storiche degli alambicchi del Dio Po, che sposa la divisa verde, Alberto da Giussano, le corna da vichingo e tutto il resto ma che certo, per antica prudenza valligiana, vidimata dal Capo in persona, non se lo fa mettere dietro da nessuno, di nuovo applaude.
Ecco oggi mi chiedevo quanto durerà un simile teatrino. Per quanto tempo ancora la retorica del radicamento sul territorio prevarrà sul territorio che travolge radici e retorica. Oggi a Pontida a tratti mi è parso che questa inversione iniziasse a dar segno di sé: che a Bossi che parlava di piccoli temi romani (auto blu, equitalia, la quindicesima mensilità degli addetti alla camera) il popolo padano rispondesse “secessione” e che il Capo fosse sorpreso, costretto a improvvise deviazioni dai temi concordati per poter strizzare l’occhio ad un malcontento palese e forse non del tutto atteso. Oppure sono le speranze di un normale cittadino padano (per quanto quasi al confine) a cui piacerebbe una Lega di fieri secessionisti e basta. Nelle loro valli, con le mucche e la cravatta verde per i giorni di festa. Uniti, compatti, senza stranieri fra i piedi. Con la certezza matematica che nessuno glielo ha messo dietro. Non foss’altro perché arrivare fin lassù, inseguendo le terga di Borghezio che pur se lo meriterebbe, è una fatica di quelle che ci si risparmia volentieri.
Giugno 19th, 2011 at 19:17
Dell’identità di cui parli ho detto un paio di anni fa:
http://edue.wordpress.com/2009/08/13/le-cronache-di-carnia/
Giugno 19th, 2011 at 19:31
Una bella mattina di quasi estate. Ma perche’ non te ne sei andato a Viserbella?
Giugno 20th, 2011 at 07:08
Mi sa che sono in tanti ad amare il “teatrino”: qualcuno crede ai magistrati lumbard, qualcun altro alle BR nelle procure, qualcuno crede che veramente prescrizione sia uguale ad assoluzione…. e che lei sia nipote di Mubarak.
Cè anche il “Tony Award” che premia le migliori messe in scena: ogni 5 anni (al massimo) vengono nominati 945 attori che entrano a far parte di una sorta di “Academie Italienne”.
P.S.: ti sei dimenticato di Erminio Boso, eh?
Giugno 20th, 2011 at 08:31
Premesso che non ho grande simpatia verso la Lega Nord, devo dire che questo post non mi convince.
Mi sembra di intravedere un errore di fondo: considerare la Lega come un movimento localistico composto solo da bifolchi valligiani che pendono dalle labbra del “capo”. Questa è una caricatura della Lega: va benissimo per prendere in giro i leghisti (e io ci sto alla grande), ma è una descrizione riduttiva, valida solo per i leghisti della prima ora. La Lega è cambiata, come è cambiato l’elettorato di riferimento; sia dal punto di vista geografico (ormai piglia voti anche in Emilia, e addirittura al di sotto dell’Appennino), sia dal punto di vista dei ceti e delle categorie a cui appartengono gli elettori che la votano.
Se la Lega è in crisi, non è colpa della pochezza dei dirigenti (ma siamo poi così sicuri che Zaia o Tosi siano tanto peggio dei vari Polverini, La Torre, Cesa, Donadi, Miccichè?), ma del fatto che gli elettori leghisti si sono rotti le balle di venire sempre incontro alle esigenze personali del Sultano. E questo lo si è visto chiaramente nel referendum sul legittimo impedimento.
In sintesi, ciò che voglio dire è che sarebbe un errore per il Pd (e per il centrosinistra) continuare a snobbare la Lega. A mio avviso, invece, andrebbe considerata un interlocutore per dare la spallata definitiva al Caimano; salvo poi smarcarsi un secondo dopo la caduta di Berlusconi.
Giugno 20th, 2011 at 09:09
@litsius secondo me hai in buona sostanza ragione. l’unico appunto: un centrosinistra non pò pensare di usare la lega a procpio piacimento, insultandola in ogniddove e poi cercare di farsela amica, per poi rompere di nuovo…questo credo che la Lega già lo sa, ci stanno già provando oggi a strumentalizzare la sua posizione e il fatto che possa decidere le sorti del governo. Con pochi risultati, direi.
Giugno 20th, 2011 at 10:12
le persone che conoscono e votano lega sono tutte persone che non seguono la politica, non hanno mai visto un comizio di bossi e non conoscono nemmeno i ministri o candidati tali. votano lega solo per stereotipi.. per il razzismo e la loro sicurezza personale. pensano che votando la lega non ci siano extracomunitari e si viva in paradiso..
i due commenti precedenti sono fuori dalla realtà. la lega prende voti solo perchè la gente e credulona. se faccio un partito che elimina le tasse vedete quanti voti prendo.
Giugno 20th, 2011 at 10:37
La Lega farnetica.
Come fai a raccogliere le firme per una proposta di legge popolare avendo 3 ministri sul palco?
Come fai ad essere ministro dell’interno e gridare alla secessione?
Com’è possibile avere come obiettivi smontare ciò che stando al governo hai creato?
Come fai a vantarti dei rimpatri, sapendo che stai dando ai paesi magrebini un fottio di soldi per riprendersi indietro i loro cittadini?
E non credo che nessun partito italiano istighi pubblicamente a delinquere come la Lega.
Giugno 20th, 2011 at 11:33
mi dispiace leggere queste parole a tratti superficiali. passi per borghezio, ma gli altri dirigenti leghisti hanno saputo mettere su un vero partito, tesaurizzando quanto interessi personali e personalismi hanno dissipato in altre forze politiche le quali, evidentemente, non riescono a reggere né a governare a dispetto dei milioni di euro che percepiscono coi rimborsi elettorali.
la lega sarà criticabile, ma è pur sempre votata, ha opportunisticamente colto una nicchia scoperta nella politica italiana, l’ha coltivata e fatta crescere, è cambiata con lei ed oggi è ancora al governo, con un bel bagaglio di voti e quattrini. un esempio politico da seguire per i dirigenti di altre forze politiche le quali sono solo contenitori elettoralistici vuoti di idee e innovazione.
poi le balle le raccontano tutti, ma la lega le sa vendere meglio e, in fin dei conti, è vicina alla sua gente quindi per me non è un bene, ok, ma certamente è il meno peggio ‘da quella parte’. certamente meglio del pd.
lo dico da meridionale.
Giugno 20th, 2011 at 11:44
Finchè a sinistra si continuerà a pensare che i leghisti sono tutti scemi e creduloni c’è poca speranza.
Giugno 20th, 2011 at 11:46
paolo,
hai presente i voti racimolati fra gli allevatori promettendogli che non avrebbero pagato le multe?
le promesse di secessione?
le ronde fatte illegalmente?
le milizie padane?
la xenofobia?
l’anti-meridionalismo?
sono queste le idee? pensi che ci si possa anche soltanto convivere?
bleah.
Giugno 20th, 2011 at 12:24
Secondo me la parte “dura” della lega, quella che ieri gridava secessione, è minoritaria, e da sola a livello nazionale non conterebbe niente. Il resto non ha cavato un ragno dal buco con Berlusconi ma sa anche che abbandonarlo ora significherebbe perdere molto del potere conquistato. Sono in un vicolo cieco, lo stesso in cui si è cacciato l’intero paese finchè non si rompe l’incantesimo..
Giugno 20th, 2011 at 12:46
Quoto in pieno il commento precedente. I leghisti secessionisti ormai sono solo quelli che vanno in gita a Pontida. I leghisti intelligenti invece esistono e secondo me non si sognano nemmeno di andare a quella sorta di Sagra della Salamella che ho visto ieri dalla tv. Il loro problema è che sono nati come movimento politico di “incaxxati” ed ora che al governo ci sono loro e non cavano un ragno dal buco non sanno più con chi incaxxarsi… Come se gli fosse venuta meno quella “spinta” primordiale che dalle valli doveva portare la rivoluzione fino a Roma Ladrona.. Ora a Roma ci sono loro, sono nella melma fino al collo e non sanno che fare. Silvio non è più il cavallo vincente ma se lo affondassero ora dovrebbero mollare le poltrone al governo e chissà quando ci ritornerebbero: da soli non vincerebbero mai le elezioni e quale altro partito civile e sano di mente (a parte il PdL) si alleerebbe con loro?.. Tenere in vita questo governo ormai putrefatto è rischioso ma si sono spinti troppo oltre e non possono tornare indietro… Mi sa che cercheranno di resistere ancora finchè avranno la certezza di tenere per il collo Silvio per poi dettar legge, andare alle elezioni e puntare tutto su Maroni candidato premier. Una roba agghiacciante, ma che altro potrebbero fare?
Giugno 20th, 2011 at 15:37
@claudio
mai dire mai, nel pd c’è chi spera in un giro di boa della lega….
Giugno 20th, 2011 at 17:41
allora,se è vero che c’è una base che partecipa alle gare di rutti e pensa alla secessione e ci sono i quadri che pensano ai caxxi loro, la lega prima o poi, come è giusto, sparirà e non dovremo più preoccuparcene.
ma temo che non sia vero, e questo sarà, come non dice salvini, un casus belli
Giugno 20th, 2011 at 20:41
Devi spiegarmi come fai a dire che sei un cittadino padano quasi al confine, quando i nebulosi confini della Padania cambiano ad ogni turno come se si stesse giocando a Risiko…
(io purtroppo rientro nella Padania al di sopra di ogni sospetto, quella di via Sole delle Alpi e del busto di Gianfranco Miglio dirimpetto alla statua di Garibaldi, nemmeno il minimo beneficio del dubbio mi è concesso)
Settembre 26th, 2011 at 16:45
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