Al Codacons non hanno gradito le mie affermazioni contenute sull’ultimo Contrappunti, sulla precipitosa class action che l’Associazione ha promesso nei confronti di Aruba. Vi incollo qui (come faccio sempre in questi casi) il commento di Stefano Zerbi dell’Ufficio Stampa postato nei commenti al post. Una sola precisazione da parte mia: questo blog ha molti commentatori e nessun seguace.

Gentile Mantellini,
in genere non sprechiamo il nostro prezioso tempo a replicare alle accuse di blogger (spesso maleducati o arroganti, altre volte solo ignoranti, specie quando affrontano tematiche consumeristiche), nè ci preoccupiamo di portare in Tribunale utenti che, come avvenuto in questo sito, rilasciano commenti offensivi utlizzando termini palesemente diffamatori (vedi l’accusa di sciacallaggio).
Stavolta faremo un’eccezione, considerando che il suo articolo è finito su un sito specializzato che a sua volta è comparso nella nostra rassegna stampa.
Ebbene ci teniamo a far sapere a lei (e ai suoi (poco)attenti seguaci) che non serve essere dotati di intelligenza sovrumana per capire che la vicenda Aruba ha prodotto danni ad una miriade di soggetti. Pensi un pò, lo abbiamo capito anche noi del Codacons (che evidentemente per lei e per i suoi fans siamo stupidi sciacalli superficiali) appena giunti venerdì in ufficio, non potendo utilizzare correttamente il web nè potendo accedere alla posta elettronica, che è il ns principale strumento di comunicazione e di lavoro.
Ma le dirò di più: siamo stati fin da subito subissati dalle telefonate di cittadini e di aziende che, a causa del disservizio, hanno patito disagi non indifferenti, e perdite economiche reali specie per quelle società che fanno del web la propria attività lavorativa.
Già alle ore 10 di venerdì, avevamo chiaro come il problema riguardasse migliaia di utenti. E lei (e i suoi fans) vi meravigliate se un’associazione come il Codacons, che per statuto si occupa proprio di tutelare gli utenti, ha annunciato iniziative a favore dei cittadini?????????? E vi meravigliate pure che un’associazione di cittadini, soggetto che per legge è abilitata ad avviare class action, abbia deciso, di fronte ad un danno diffuso e certo, di studiare la possibilità di intentare un’azione collettiva?
MA FATECI IL PIACERE!!!!
Per quanto riguarda l’accusa di superficialità, se Lei si fosse preso la briga di leggere il nostro comunicato relativo alla vicenda Aruba, diramato venerdì, avrebbe scoperto che il Codacons scriveva: “Un danno al momento difficile da quantificare, poichè non sono ancora noti i tempi di ripristino del servizio”.

Detto ciò, precisiamo che il blog www.carlorienzi.it è nato proprio per fornire un ulteriore strumento di difesa ai cittadini, non sostituisce il sito del Codacons, ma semplicemente lo integra con approfondimenti e indagini che non sempre possono trovare lo spazio che meritano sul sito del Codacons (che come potrà notare è già abbastanza affollato di notizie).

Cordiali saluti

UFFICIO STAMPA CODACONS
Stefano Zerbi

31 commenti a “Il Codacons risponde”

  1. juhan dice:

    “blogger […] maleducati o arroganti”: ciapa lì!

  2. IcoFeder dice:

    Mi dispiace dirtelo, ma non hai nemmeno dei fan(s)…

  3. F dice:

    Quando ha scritto “blogger” gli si è arricciato il nasino all’insù?

  4. .mau. dice:

    quindi al Codacons esiste qualcun altro oltre a Rienzi? wow!

  5. FabiuS dice:

    Il tono mi sembra un tantino sopra le righe e neanche troppo velatamente intimidatorio.
    Vabbè, e allora la prossima volta che in azienda rimarremo senza Internet o posta elettronica, (per “problemi di linea”) ci ricorderemo di chiedere al Codacons di fare causa a Telecom, mò me lo segno.

  6. se-po dice:

    (e ai suoi (poco)attenti seguaci)

    Una parentesi dentro una parentesi?
    E’ una lettera o un’equazione?

  7. rogerdodger dice:

    @StefanoZerbi
    ????!!!!!@@¥$$$!!???

  8. Mauro dice:

    Magari sul punto di vista del Codacons si potrebbe pure discutere, ma il tono è quello di un ufficio stampa ?

  9. zostrod dice:

    non dovrebbero prendersela così con i blogger in generale, spesso mi capita di sapere di azioni del codacons proprio dai blogger, altrimenti forse non saprei nemmeno chi sono (avendo gettato la tv alle ortiche diversi anni fa)

  10. UFFICIO STAMPA CODACONS dice:

    Infatti non era un comunicato stampa, ma una lettera personale a Mantellini, che a differenza sua si è dimostrato educato e intelligente. Ed essendo una lettera personale, seppur scritta nella qualità di ufficio stampa, uso lo stile e i caratteri che preferisco.
    Per quanto riguarda le mie referenze, basta fare un giro su internet.
    Detto ciò, non senza una certa soddisfazione comunico che, a seguito delle affermazioni calunniose e gravemente diffamatorie contenute in alcuni commenti lasciati sul blog, che danneggiano palesemente la mia persona e la mia professionalità, ho già dato mandato ai miei legali di individuare anche tramite la Polizia Postale i soggetti che si nascondono dietro gli username ALEX e MATTIA e provvedere a formale querela nei loro confronti per diffamazione aggravata e calunnia.
    Cordialmente

    Stefano Zerbi
    UFFICIO STAMPA CODACONS

  11. Macman dice:

    Caro Mante, hai tutta la mia solidarietà. Che il Codacons sia quantomeno invadente me ne rendo conto quotidianamente nel mio lavoro, ma un “comunicato” così è veramente difficile da digerire. Mi prendo una punta di cucchiaino di magnesia prima di mettermi in imbarazzo con il resto dei colleghi…

  12. Paolo dice:

    @Zerbi, MA CI FACCI IL PIACERE!

  13. Gospel dice:

    Caro Zerbi, anche io sono un utente Aruba (ma non solo).
    La differenza è che mi baso su ben altro, per il mio lavoro, viste le condizioni contrattuali, lecite e leggibili, che Aruba propone.

    Per tutto il resto (di serio) di cui mi occupo, mi baso su ben altro, non certo Aruba.

    Non farò certamente qui l’esegeta delle parole di Mantellini, fra l’altro chiarissime, ma lei mi pare francamente esagerato.

  14. Alfonso Bronzin dice:

    …mi sa che se l’è presa… (!!!!!!!!!!!!!!)

  15. mariziller dice:

    Il Codacons è a parer mio quanto di più lontano esista da un’associazione consumerista, tant’è che pur esistendo da decenni non è certo stato in grado di favorire una maggiore consapevolezza fra i consumatori. Su questo la Rete, e alcuni suoi maleducatissimi blogger, hanno fatto ben di più.
    In compenso il Codacons è ben attivo in numerosi territori, spesso soltanto grazie al desiderio di protagonismo di alcuni suoi “seguaci” (l’utilizzo di quest’ultimo lemma è volutamente ironico). Con ciò non voglio annoverare il sig.Zerbi fra questi, non conoscendolo, mi riferisco ad alcuni membri del Codacons che ho avuto occasione di incontrare.
    Tuttavia, sul suo stile di comunicazione nutro qualche perplessità. Trovo abbastanza singolare indirizzare una lettera personale utilizzando il proprio titolo professionale, e, sempre nella mia umile e personalissima opinione, assai maleducato utilizzare toni tanto informali nel rivolgersi ad una persona con cui non si ha alcuna frequentazione abituale.
    Mantellini, mi associo nella solidarietà di Macman.

  16. corrado dice:

    Ho sempre avuto l’ impressione che quelli del Codacons fossero un gruppo di avvocati, spesso attivi in cause giuste, ma sempre avvocati alla ricerca di qualche causa più o meno buona da patrocinare. Il tono generale e il contenuto del secondo messaggio dell’ addetto stampa mi sembra una conferma…..
    Ps Zerbi non mi quereli ho usato solo i condizionali :-)) e sopratutto lasci la polizia postale a occuparsi di pedodofili e di cose serie….

  17. giuliomozzi dice:

    Signor Zerbi, qualcosa non mi è chiaro. Se la sua è una “lettera personale” a Massimo Mantellini, perché l’ha inserita nei commenti di questo blog, dove altri potevano leggerla?

    Le lettere personali si mandano all’indirizzo personale. (Qui in alto, sopra la “testata”, cliccare su “Chi sono”).

  18. andrea61 dice:

    Ma il Codacons e’ quello che ha denunciato alle Procure italiche i seguenti soggetti ?
    Tepco per Fukushima
    Visco (in 104 procure) e Tremonti
    La Granarolo perche’ la mucca della pubblicita’ non esisteva !
    Le societa’ di poker online per istigazione al gioco d’azzardo (sic)
    Morgan per le dichiarazioni sull’uso della droga.
    Gli enti locali ogni volta che piove troppo e ci sono disagi.
    Gli organi di informazione che osano parlare del jackpot del superenalotto.
    I videogames
    La RAI che manda in onda Affari tuoi.
    Oriana Fallaci per i suoi libri
    Il Grande Fratello per violazioni del regolamento, roba da mettere in pericolo la democrazia !
    E, last but not least, addirittura la Francia intera per i respingimenti
    Siccome spesso presentano anche denunce importanti, fondate e di sicuro interesse per i consumatori, non mi proccuperei troppo di eventuali sproloqui o deliri comunicativi perche’ e’ evidente che nel mare magnum della bulimia mediatica che affligge il Codacons, ci puo’ stare di tutto.
    Certo che fossi in loro, curerei un pochino meglio l’immagine.

  19. stefano dice:

    Dottor Zerbi, la prego. E’ gia’ difficile far capire a molti quanto importante sia il lavoro di ufficio stampa. Ancora peggio e’ far capire a molti quanto sia importante questo lavoro al tempo dell’economia digitale. Ancora peggio e’ far capire a molti che pagare lautamente avvocati come prima risorsa e’ un vizio tipicamente italiano, che non serve a nulla, troppo spesso usato da chi non capisce il mezzo (non mi riferisco a lei, che non conosco, ma alle decine di politici, personaggi, singoli, gruppi et similia che hanno usato questo strumento in passato. Io lo so, c’ero).

    Dottor Zerbi, la prego, per chi come lei lavora in un posto dove si difendono i diritti dei cittadini, leggere una intenzione di querela verso due commentatori di questo blog pare sbagliato, a mio modesto parere. Io con la Polizia Postale ci lavoro da anni, e vorrei che il loro tempo fosse usato in maniera diversa se possibile. Ma credo che gli agenti le diranno la stessa cosa non appena leggeranno i commenti, insomma.

    Poi, insomma, faccia come meglio crede, ecco.

    Stefano Hesse

  20. raxi dice:

    A guardare la loro pagina Facebook c’è da mettersi le mani nei capelli.

  21. Enrico Cerri dice:

    “… ho già dato mandato ai miei legali … provvedere a formale querela nei loro confronti per diffamazione aggravata e calunnia. Cordialmente”

    Visto così, il CODACONS mi inquieta, ma cordialmente.

  22. Lorenzo dice:

    Poco interessato alle referenze del dott.Zerbi (non me ne voglia) mi chiedevo piuttosto come fosse andata a finire poi la vecchia storia e le relative minacciate carte bollate ?

    http://www.macchianera.net/2006/12/20/parliamo-un-po-di-codacons/

  23. IcoFeder dice:

    Ma il Codacons farà causa anche alle aziende che hanno avuto disservizi in seguito al terremoto in Giappone?

  24. Paolo dice:

    Niente male la reazione del Coda.. Alex, Mattia, dormite preoccupati! E che dire allora di rogerdodger? (Roger, scusami per la delazione, ma quello che hai scritto è veramente… irripetibile!)
    Esprimo una mia sensazione, spero di non essere perseguibile per essa (come quei criminali di cui sopra). Preciso che “sensazione” è ancora meno che “opinione”… ci mancherebbe!
    Ma questa smania “classactionistica” a tempesta ancora in corso, questa precipitazione ad avvisare che si chiederanno i danni senza nemmeno sapere quanti e quali, mi ha ricordato per un istante (non di più, avvocato, giuro!) quelle telefonate in cui qualcuno diceva “terremoto” e si sghignazzava assieme per quanti soldi se ne sarebbero spremuti.

    Gentile sig. Zerbi, mi pare che la critica di Massimo fosse solo nel tempismo del vostro annuncio, non mi pare che il buon Mantellini abbia fatto sconti ad Aruba sulle sue responsabilità, anzi che abbia voluto sottolineare come non vada affatto sottovalutata l’eccessiva superficialità del provider.

    Se vuole sapere chi sono e dove abito lo chieda pure qui, non alla polizia postale, le risponderò personalmente. Ma si fidi, lasci perdere le minacce di querele per inezie come quelle che leggiamo qui: non fanno onore al suo ruolo di comunicatore e tanto meno all’associazione che lei rappresenta.
    Le garantisco, senza tema di sbagliare, che qui siamo tutti consumatori. E con ogni probabilità, chi più chi meno, anche clienti (danneggiati) di aruba!

  25. Alessandra dice:

    vabbè, già la mia opinione nei confronti del Codacons era a zero da anni, a questo punto scende a meno mille. Darsi una calmata e stare zitti, delle volte, sarebbe meglio..

  26. worm dice:

    che brutto tono, sembra metterti direttamente dalla parte del torto, seguaci, poi, è stato proprio un passo falso. pessima scelta per una lettera di risposta.

    Io tra l’altro ho tutto su 9net, che è sempre aruba, ma se ne sta dislocato per i fatti suoi, e i miei clienti erano tutti felicemente online

  27. massimo mantellini dice:

    Alessandra, darsi una calmata è un ottimo consiglio, facciamo magari che valga per tutti

  28. UFFICIO STAMPA CODACONS dice:

    Gentile Paolo, evidentemente lei ignora cosa sia una class action, e ancor di più ignora cosa sia la class action italiana, e le differenze rispetto a quella americana.
    La nostra azione di classe è una vera e propria “ciofeca” – e mi arrogo tutto il diritto di utilizzare i termini e lo stile che voglio e che preferisco, nonostante sia un addetto stampa (come se un giornalista e addetto stampa che scrive su un un blog debba essere costretto a seguire un protocollo più rigido di quello di Buckingham Palace, roba da matti!!!) – oltre ad essere lunga e tortuosa, prevede a carico di chi la promuove (in tal caso il Codacons) l’onere di pubblicizzare sui quotidiani e sui mass media in generale l’azione avviata. Quindi, da un punto di vista economico, le assicuro che rappresenta una perdita per i comitati e per le associazioni varie, non certo una fonte di guadagno. Non a caso, in Italia ne sono state avviate pochissime. Nonostante ciò, il Codacons ha presentato alcune azioni, sopportando costi non indifferenti. Alcune sono state dichiarate inammissibili (quelle contro le commissioni bancarie) altre stanno ottenendo risultati positivi (come quella sulle classi-pollaio).
    Il suo macabro paragone con gli sciacalli del terremoto, oltre ad apparire idiota e a non farle onore, è del tutto fuori luogo.
    Chi invece contesta la ns azione contro Aruba, evidentemente non ha alcuna base di diritto, e ottusamente ignora che un incendio non è evento sufficiente ad escludere responsabilità da parte del gestore. A tiolo di esempio: siete sicuri che Aruba abbia fatto tutto il possibile per evitare quanto accaduto e prevenire il rischio di incendi nella sua sede? Ha previsto sistemi di emergenza o strumenti alternativi in grado di assicurare la prestazione del servizio in caso di danni alle apparecchiature principali?
    Considerando la mole di proteste ricevute dagli utenti, direi che su questo blog circolano i commenti di troppi dipendenti Aruba…

    Per il resto, le critiche sono sempre ben accette, purchè si abbia la possibilità di replicare (anche con toni forti e senza seguire la forma, come in questo caso). Gli insulti e le calunnie no, motivo per cui ho il dovere di tutelare la mia persona nelle sedi opportune. Lo stesso farà il Codacons.
    Cordialmente

  29. diamonds dice:

    ho sempre pensato che dietro al codacons ci fosse un computer caricato a molla o un carillon(e in realtà tenendo conto della vaghezza di questa corrispondenza,mi viene in mente quando alla tv facevano sentire i messaggi di bin laden specificando che con buona probabilità erano stati registrati remotamente.Ma forse sono solo io a non essere sul pezzo.”Telefonate al cartomante”)

  30. Tambu dice:

    e immagino come fosse prioritaria (“principale strumento di lavoro”) la posta elettronica per il Codacons, dato che l’ha data interamente in mano ad Aruba… :D

  31. massimo mantellini dice:

    Vabbè direi che a questo punto tutto considerato, chiudo i commenti