L’idillio fra gli editori e iPad sembra essersi rapidamente raffreddato. A mezza voce rappresentati di Conde Nast raccontano a AdAge che i progetti dell’editore per Applicazioni su iPad sono stati rallentati. Probabilmente per via del tiepido successo della versione digitale di Wired, GQ e compagnia.
Conde Nast feels “conditions aren’t quite right yet to deliver the ideal app editions at the kind of scale that advertisers want.” In other words, sales aren’t stellar.
Aprile 24th, 2011 at 09:40
Li facessero pagare di meno…secondo me una buona percentuale di possessori di iPad già è abbonato a Wired, perchè dovrebbe pagare ulteriormente? O almeno, questo è il mio caso :)
Aprile 24th, 2011 at 10:21
Azzardo: la colpa non è dell’ipad, ma dei prezzi fuori di testa. Pago l’abbonamento a Wired cartaceo 80 cent a copia, perchè dovrei pagare 5 volte tanto su ipad, soprattutto se le stesse riviste all’occorenza le posso trovare gratis via torrent? Putroppo per loro, gli editori faranno la fine delle case discografiche, e non è detto che sia un male.
Aprile 24th, 2011 at 11:46
Non solo, ma prendiamo Quattroruote.
Da ieri è disponibile in edicola; per la versione iPad bisogna aspettare il primo maggio (o magari il due che non è festivo).
Tu un vaffanculo lo tireresti all’iPad o all’editore?
Aprile 24th, 2011 at 13:52
Il fatto è che gli editori non hanno capito cosa è veramente l’iPad e chi lo usa.
Visti i prezzi io ho smesso di acquistare Wired
Aprile 24th, 2011 at 18:51
Da questo punto di vista Internazionale è un passo avanti: 60 euro la versione pdf che esce il giovedi (un giorno prima), 100 euro la versione su carta che esce in edicola il venerdi.
Ma è cmq sempre troppo.
Aprile 24th, 2011 at 20:21
@Michele
Ma cmq è sempre troppo, 50 copie per 60,00 €?!
OK, quanto vuoi per leggerlo?
Aprile 24th, 2011 at 20:22
Io trovo molto preoccupante il comportamento degli editori i quali sono evidentemente convinti che il possessore di Ipad sia uno stupidotto a cui cascano i soldi fuori dalle tasche e percio’ disposto a pagare di piu’ per fare il figo a leggere il giornale sul tablet.
Gente del genere non dovrebbe gestire neanche un chiosco di granite sulla spiaggia di Santo Domingo e invece guidano colossi dell’editoria e magari vanno aimconvegni a discettare dell’editoria del futuro.
Ma forse, visto il progressivo impoverimento della maggior parte dei prodotti editoriali, sembra proprio che gli editori non siano piu’ interessati alla qualita’ e al contenuto del prodotto.
Aprile 24th, 2011 at 20:47
Sinceramente pur avendo l’Ipad se devo leggere una rivista preferisco mille volte di più la versione cartacea. E poi con tutta la roba che c’è sul web il bisogno di comprare un magazine digitale proprio non lo sento.