Leggo un po’ ovunque in rete battute sulla morte di Pietro Ferrero avvenuta improvvisamente in sudafrica ieri. Non so mai cosa pensare davanti al sarcasmo su chi è morto. Come scrive Matteo Bordone esattamente in questo momento su Twitter, giusto mentre sto digitando questo post, “Muore qualcuno: parte la gara al sarcasmo cinico. SEMPRE”. Comprendo che la morte non possa essere un ostacolo assoluto, perchè la satira è fatta così. Molte delle battute che leggo sono poi effettivamente geniali. Per lo meno per me che non sono parente del morto. Forse conta anche considerare a chi appartenga la tragedia di cui si sta parlando: la morte di Cossiga è un conto, quella di Pietro Ferrero che fino a ieri nessuno conosceva, un altro. Infine una cosa: ognuno ha la propria sensibilità ma molto peggio delle battute che leggo in queste ore su Internet su Ferrero ci sono le prime pagine di questi giorni di Libero e Il Giornale sulla morte di Vittorio Arrigoni. Ecco, in una ipotetica classifica delle indelicate schifezze quelle stravincono per distacco. E sono tra l’altro schifezze professionali.

23 commenti a “Si schifava da professionisti”

  1. mORA dice:

    Se ti riferisci al “Pocket Coffin” di Spinoza.it, sì è geniale.

  2. [c]* dice:

    beh, io se muore qualcuno che mi è caro e so che ne soffrirei, non mi andrei a cercar via internet le battute solo per indignarmi e starci male.

    e la sensibilità non può essere adeguata alla soglia di chi subisce una battuta, sennò troveremo sempre per qualsiasi cazzata qualcuno pronto ad offendersi e non si dovrebbe/poterbbe dir nulla. semplicemente, fa parte della vita, ci si fanno i conti e si va avanti. che non si può mica passare il proprio tempo a stigmatizzar qualcuno. gratis, poi.

    io ci ho anche una qual certa certezza poi, che le si faccia giusto per indignar bordone e la sua schiatta…

  3. Santiago dice:

    Non sono molto d’accordo. Concordo sul fatto che comunque un conto è la morte di Cossiga e un’altra quella di Ferrero.

    Io partecipo nel forum di Spinoza.it – poche volte mi è stata pubblicata anche qualche battuta – e quando mi capita di trovare un thread (capita poco spesso) su cui non mi fa di fare battute basta che non ci entri.

    Eppure, è bello a volte trovare delle battute su un argomento che non volevi trovare, perché spesso vengono scelte le migliori, dal punto di vista satirico. Mi riferisco a quella di Vittorio Arrigoni:

    “Nella striscia di Gaza è morto un pacifista. Di solitudine.” [miguel mosè]

    è geniale perché non fa ridere, ma dice una verità. Inoltre non colpisce il morto ma lo stato delle cose. Ad un primo sguardo ci sono rimasto male, ma poi a leggerla bene, non si ride di Vittorio, anzi non si ride affatto. Ma fa riflettere.

  4. Nicknick dice:

    Il pocket coffin di spinoza geniale? Certo certo. Allora faccio una richiesta: appena vi muore una persona cara venite a scriverlo in rete. Così ci possiamo fare qualche mattutina. Magari ci scrivete il cognome o cosa faceva così ci aiutate.

    Sono sicuro che parteciperete numerosi e che vi farà piacere leggere le battutine sulla morte di chi amavate. Sono sicuro che vi diverterete come dei mattacchioni.

    Facile ridere sulle disgrazie altrui.

  5. [c]* dice:

    ochi nicknick, scrivo a te? o va bene qui? no che mi è morta la nonna. non è più freschissima, la nonna dico, ché ha almeno un paio di giorni, ma dovrebbe ancora fare effetto.

    infierisci pure che son curioso di vedere quali ignobili cattiverie sarai in grado di produrre per mettere in ginocchio tutte le mie strutture e prostrarmi in un pianto dirotto e cambiarmi la giornata.

    eh si, ché è proprio quello il problema ed il dolore più grande, per uno che gli è morto un altro cui tiene. le battute degli sconosciuti in internet…

  6. simone dice:

    Ma che differenza c’è tra la morte di Cossuga e quella di Ferrero?

  7. Shylock dice:

    @Santiago: Arrigoni non e’ stato ucciso dalla solitudine, ma dalle cattive compagnie.

  8. Daniele Minotti dice:

    Massimo, ma che accostamenti sono???

  9. Santiago dice:

    @Shylock
    nessuno ha detto che Arrigoni sia morto di solitudine, rilegga bene e ripassi. Per adesso le do un 17/30.

  10. Xio dice:

    Sarò pesante ma penso che un tantino di rispetto e valori in più nel mondo non starebbero male.

    Per questo quoto Santiago e dico che con un tantinello di rispetto in più magari la battuta riesce con uno stile almeno degno.

  11. Shylock dice:

    @Santiago: morire ‘di’ significa ‘per’, ‘a causa di’.
    Ma capisco che se si è capaci di ignorare la realtà dei fatti, quando è scomoda, non ci si farà troppi scrupoli con quella bazzecola che è la lingua italiana.

  12. Santiago dice:

    @Shylock
    mettiamola così, adattandola al caso Ferrero:
    che mondo sarebbe senza la morte?

    ah ah ah

    PS: lei si concentra sul punto sbagliato. Non è un problema di grammatica italiana ma di “pragmatica”. Le intenzioni delle battuta sono altre, certo io non le voglio svelare niente, come ho detto prima: la battuta fa riflettere. Ma se lei, sancendo a priori, decide che Arrigoni è morto per cattive compagnie (cosa parecchio discutibile). Beh, allora c’è poco da fare.. le metto un’altro 17/30. Ripassi.

  13. Shylock dice:

    Santiago, premesso che qui non hai l’autorita’ per dare voti a nessuno (e per fortuna tua nemmeno io, perche’ anche a punteggiatura stai messo maluccio): “Ma se lei, sancendo a priori, decide che Arrigoni è morto per cattive compagnie (cosa parecchio discutibile).”

    Discutiamo cosa, ‘compagnie’ o ‘cattive’?

    Che s’accompagnasse a quella specie di banda della Magliana che gestisce Gaza e’ un dato di fatto, altrimenti non vi sarebbe entrato ne’ rimasto vivo tanto a lungo; che si trattasse di compagnia cattiva, al di la’ del giudizio etico, e’ dimostrato dai risultati.

  14. Santiago dice:

    Caro Shylock:

    che si trattasse di compagnia cattiva, al di la’ del giudizio etico, e’ dimostrato dai risultati.

    cattivo è un aggettivo troppo basto, ed ha un significato semantico parecchio ampio. Io ad esempio non sono d’accordo con la sua tesi, ma se lei non vuole discuterne perché ritiene l’aggettivo assegnato al di là del giudizio etico, allora torniamo ancora ai giudizi a priori. Insomma pregiudizi.

    Per la mia punteggiatura, beh, sì, sono licenze poetiche. Le basti sapere che oltretutto non sono di madrelingua italiana.

    Per quanto riguarda la faccenda dei voti. Sì scherza cavolo, ho scritto che cazzeggio e passo il mio tempo su Spinoza.it. Questo le avrebbe dovuto suggerire di non prendermi troppo sul serio.

    Ciao :)

  15. Shylock dice:

    I miei non sono pregiudizi, semmai POSTgiudizi: all’atto pratico, le compagnie politiche scelte da Arrigoni si sono rivelate buone o cattive? Sicuramente cattive, visto che hanno causato la sua morte.

    Non e’ che non voglia discutere l’aspetto etico, e’ che, come ho spiegato, non ce ne sarebbe neppure bisogno; ma se ci tieni, consideri Hamas una compagnia eticamente buona o cattiva?
    In cosa si differenzierebbe dalla banda della Magliana, per l’aspetto religioso? Anche il boss De Pedis era molto devoto: pensa che l’hanno sepolto in basilica.

  16. Santiago dice:

    Ok, ora capisco meglio il tuo punto.

    Io però continuo a credere che gli estremi si incontrino. La vedo un po’ come un circolo, in cui due punte all’estremo siano nello stesso luogo. Arrigoni lo trovavo certo sbilanciato, ma non in una posizione radicale, anzi lontano. Non so se sono riuscito a spiegarmi, per me che l’avessero ucciso i salafiti o il mossad faceva lo stesso. Si trattava pur sempre di due estremi di pensiero radicali allo stesso modo.

  17. Shylock dice:

    Temo che il tuo discorso faccia passare per moderata Hamas, quando invece si tratta della stessa banda di tagliagole, solo che questi si sono ‘fatti Stato’, come si diceva una volta.

  18. Santiago dice:

    Non la vedo così, al massimo il mio discorso fa passare Arrigoni come moderato. Era questo a cui volevo arrivare. Su Hamas siamo d’accordo.

  19. Shylock dice:

    Peccato che Arrigoni condividesse le posizioni di Hamas:
    -nei fatti, come gia’ detto, perche’ non si entra e non si campa nella loro zona senza la loro ‘protezione’;
    -nelle parole, nella miriade contro i ‘sionisti’ e addirittura contro i palestinesi di Fatah, “venduti alla causa d’Israele”:

    http://guerrillaradio.iobloggo.com/2093/gheddafi-sta-combattendo-con-armi-made-in-israel

    Non era solo schierato, era allineato e coperto, come vedi.

  20. Jonny Dio dice:

    Che polemica inutile! Io sarei contento se alla mia morte qualcuno ci trovasse degli spunti divertenti, peccato non poter leggere le battute, e se urtano la sensibilità di qualcuno che si fotta, sono io il morto e la volontà che conta è la mia

  21. Fabrizio dice:

    …assoluto rispetto e dolore per la morte di Arrigoni. Però bisognerebbe che qualcuno ricordasse alla madre, che ha rifiutato che la salma del figlio transitasse per Israele,che è stato strozzato da assassini palestinesi da lui tanto amati.

  22. Santiago dice:

    Ok, ma ci sono altre prove che lo riporterebbero nella posizione “moderata” di cui parlavo:
    Marco taradash: Vittorio Arrigoni. Una luce sinistra sul funerale di stato voluto da Hamas. Arrigoni ne aveva condannato la brutalità.

    cioè, dire che era schierato ok, ma allineato – se per allineato intendi “affiliato” – e coperto, non mi trovi d’accordo.

  23. Shylock dice:

    Si’, ho letto anche altrove l’ipotesi che quella specie di presa di distanza da Hamas possa essergli costata in qualche modo la pelle. Possibile.
    D’altra parte, che si trattasse di fascisti in missione per conto di dio lo sapevo da un pezzo io, senza essere mai stato la’ ne’ averli mai visti all’opera, come lo poteva capire chiunque dotato di un minimo di perspicacia e di buonafede.