Leggo un po’ ovunque in rete battute sulla morte di Pietro Ferrero avvenuta improvvisamente in sudafrica ieri. Non so mai cosa pensare davanti al sarcasmo su chi è morto. Come scrive Matteo Bordone esattamente in questo momento su Twitter, giusto mentre sto digitando questo post, “Muore qualcuno: parte la gara al sarcasmo cinico. SEMPRE”. Comprendo che la morte non possa essere un ostacolo assoluto, perchè la satira è fatta così. Molte delle battute che leggo sono poi effettivamente geniali. Per lo meno per me che non sono parente del morto. Forse conta anche considerare a chi appartenga la tragedia di cui si sta parlando: la morte di Cossiga è un conto, quella di Pietro Ferrero che fino a ieri nessuno conosceva, un altro. Infine una cosa: ognuno ha la propria sensibilità ma molto peggio delle battute che leggo in queste ore su Internet su Ferrero ci sono le prime pagine di questi giorni di Libero e Il Giornale sulla morte di Vittorio Arrigoni. Ecco, in una ipotetica classifica delle indelicate schifezze quelle stravincono per distacco. E sono tra l’altro schifezze professionali.
Cerca nel blog
-
Commenti recenti
- fegatto su Ho una teoria
- Isa su Ho una teoria
- Sergio Spagnoli su Alluvioni di sinistra
- Alessandra su Alluvioni di sinistra
- silvana tamburriello su La critica militante
- andy61 su Mors tua vita mea
- Alessandro Orlando su Mors tua vita mea
- josephine su Baudrillard aveva ragione
- Fabio Sacco su Il tratto guascone
- A. su Un grande libro
-
Ultimi tweet
Something went wrong with the twitter. Please check your credentials and twitter username in the twitter settings.
-
Blog che leggo
- .mau.
- alessandro gilioli
- alessandro longo
- antonio tombolini
- arkangel
- beppe caravita
- bravuomo
- dotcoma
- emmebi
- falso idillio
- fuoridalcoro
- gaspar torriero
- gianluca diegoli
- giavasan
- giovani tromboni
- giuseppe granieri
- leonardo
- lorenzoc
- luca de biase
- luisa carrada
- macchianera
- melablog
- momoblog
- paferrobyday
- paolo de andreis
- paolo valdemarin
- personalità confusa
- sergio maistrello
- squonk
- stefano berti
- stefano quintarelli
- webgol
- wittgenstein
Archivi del blog
- Ottobre 2024
- Settembre 2024
- Agosto 2024
- Luglio 2024
- Giugno 2024
- Maggio 2024
- Aprile 2024
- Marzo 2024
- Febbraio 2024
- Gennaio 2024
- Dicembre 2023
- Novembre 2023
- Ottobre 2023
- Settembre 2023
- Agosto 2023
- Luglio 2023
- Giugno 2023
- Maggio 2023
- Aprile 2023
- Marzo 2023
- Febbraio 2023
- Gennaio 2023
- Dicembre 2022
- Novembre 2022
- Ottobre 2022
- Settembre 2022
- Agosto 2022
- Luglio 2022
- Giugno 2022
- Maggio 2022
- Aprile 2022
- Marzo 2022
- Febbraio 2022
- Gennaio 2022
- Dicembre 2021
- Novembre 2021
- Ottobre 2021
- Settembre 2021
- Agosto 2021
- Luglio 2021
- Giugno 2021
- Maggio 2021
- Aprile 2021
- Marzo 2021
- Febbraio 2021
- Gennaio 2021
- Dicembre 2020
- Novembre 2020
- Ottobre 2020
- Settembre 2020
- Agosto 2020
- Luglio 2020
- Giugno 2020
- Maggio 2020
- Aprile 2020
- Marzo 2020
- Febbraio 2020
- Gennaio 2020
- Dicembre 2019
- Novembre 2019
- Ottobre 2019
- Settembre 2019
- Agosto 2019
- Luglio 2019
- Giugno 2019
- Maggio 2019
- Aprile 2019
- Marzo 2019
- Febbraio 2019
- Gennaio 2019
- Dicembre 2018
- Novembre 2018
- Ottobre 2018
- Settembre 2018
- Agosto 2018
- Luglio 2018
- Giugno 2018
- Maggio 2018
- Aprile 2018
- Marzo 2018
- Febbraio 2018
- Gennaio 2018
- Dicembre 2017
- Novembre 2017
- Ottobre 2017
- Settembre 2017
- Agosto 2017
- Luglio 2017
- Giugno 2017
- Maggio 2017
- Aprile 2017
- Marzo 2017
- Febbraio 2017
- Gennaio 2017
- Dicembre 2016
- Novembre 2016
- Ottobre 2016
- Settembre 2016
- Agosto 2016
- Luglio 2016
- Giugno 2016
- Maggio 2016
- Aprile 2016
- Marzo 2016
- Febbraio 2016
- Gennaio 2016
- Dicembre 2015
- Novembre 2015
- Ottobre 2015
- Settembre 2015
- Agosto 2015
- Luglio 2015
- Giugno 2015
- Maggio 2015
- Aprile 2015
- Marzo 2015
- Febbraio 2015
- Gennaio 2015
- Dicembre 2014
- Novembre 2014
- Ottobre 2014
- Settembre 2014
- Agosto 2014
- Luglio 2014
- Giugno 2014
- Maggio 2014
- Aprile 2014
- Marzo 2014
- Febbraio 2014
- Gennaio 2014
- Dicembre 2013
- Novembre 2013
- Ottobre 2013
- Settembre 2013
- Agosto 2013
- Luglio 2013
- Giugno 2013
- Maggio 2013
- Aprile 2013
- Marzo 2013
- Febbraio 2013
- Gennaio 2013
- Dicembre 2012
- Novembre 2012
- Ottobre 2012
- Settembre 2012
- Agosto 2012
- Luglio 2012
- Giugno 2012
- Maggio 2012
- Aprile 2012
- Marzo 2012
- Febbraio 2012
- Gennaio 2012
- Dicembre 2011
- Novembre 2011
- Ottobre 2011
- Settembre 2011
- Agosto 2011
- Luglio 2011
- Giugno 2011
- Maggio 2011
- Aprile 2011
- Marzo 2011
- Febbraio 2011
- Gennaio 2011
- Dicembre 2010
- Novembre 2010
- Ottobre 2010
- Settembre 2010
- Agosto 2010
- Luglio 2010
- Giugno 2010
- Maggio 2010
- Aprile 2010
- Marzo 2010
- Febbraio 2010
- Gennaio 2010
- Dicembre 2009
- Novembre 2009
- Ottobre 2009
- Settembre 2009
- Agosto 2009
- Luglio 2009
- Giugno 2009
- Maggio 2009
- Aprile 2009
- Marzo 2009
- Febbraio 2009
- Gennaio 2009
- Dicembre 2008
- Novembre 2008
- Ottobre 2008
- Settembre 2008
- Agosto 2008
- Luglio 2008
- Giugno 2008
- Maggio 2008
- Aprile 2008
- Marzo 2008
- Febbraio 2008
- Gennaio 2008
- Dicembre 2007
- Novembre 2007
- Ottobre 2007
- Settembre 2007
- Agosto 2007
- Luglio 2007
- Giugno 2007
- Maggio 2007
- Aprile 2007
- Marzo 2007
- Febbraio 2007
- Gennaio 2007
- Dicembre 2006
- Novembre 2006
- Ottobre 2006
- Settembre 2006
- Agosto 2006
- Luglio 2006
- Giugno 2006
- Maggio 2006
- Aprile 2006
- Marzo 2006
- Febbraio 2006
- Gennaio 2006
- Dicembre 2005
- Novembre 2005
- Ottobre 2005
- Settembre 2005
- Agosto 2005
- Luglio 2005
- Giugno 2005
- Maggio 2005
- Aprile 2005
- Marzo 2005
- Febbraio 2005
- Gennaio 2005
- Dicembre 2004
- Novembre 2004
- Ottobre 2004
- Settembre 2004
- Agosto 2004
- Luglio 2004
- Giugno 2004
- Maggio 2004
- Aprile 2004
- Marzo 2004
- Febbraio 2004
- Gennaio 2004
- Dicembre 2003
- Novembre 2003
- Ottobre 2003
- Settembre 2003
- Agosto 2003
- Luglio 2003
- Giugno 2003
- Maggio 2003
- Aprile 2003
- Marzo 2003
- Febbraio 2003
- Gennaio 2003
- Dicembre 2002
- Novembre 2002
- Ottobre 2002
- Settembre 2002
- Agosto 2002
- Luglio 2002
- Giugno 2002
Aprile 19th, 2011 at 07:45
Se ti riferisci al “Pocket Coffin” di Spinoza.it, sì è geniale.
Aprile 19th, 2011 at 08:02
beh, io se muore qualcuno che mi è caro e so che ne soffrirei, non mi andrei a cercar via internet le battute solo per indignarmi e starci male.
e la sensibilità non può essere adeguata alla soglia di chi subisce una battuta, sennò troveremo sempre per qualsiasi cazzata qualcuno pronto ad offendersi e non si dovrebbe/poterbbe dir nulla. semplicemente, fa parte della vita, ci si fanno i conti e si va avanti. che non si può mica passare il proprio tempo a stigmatizzar qualcuno. gratis, poi.
io ci ho anche una qual certa certezza poi, che le si faccia giusto per indignar bordone e la sua schiatta…
Aprile 19th, 2011 at 08:35
Non sono molto d’accordo. Concordo sul fatto che comunque un conto è la morte di Cossiga e un’altra quella di Ferrero.
Io partecipo nel forum di Spinoza.it – poche volte mi è stata pubblicata anche qualche battuta – e quando mi capita di trovare un thread (capita poco spesso) su cui non mi fa di fare battute basta che non ci entri.
Eppure, è bello a volte trovare delle battute su un argomento che non volevi trovare, perché spesso vengono scelte le migliori, dal punto di vista satirico. Mi riferisco a quella di Vittorio Arrigoni:
è geniale perché non fa ridere, ma dice una verità. Inoltre non colpisce il morto ma lo stato delle cose. Ad un primo sguardo ci sono rimasto male, ma poi a leggerla bene, non si ride di Vittorio, anzi non si ride affatto. Ma fa riflettere.
Aprile 19th, 2011 at 08:57
Il pocket coffin di spinoza geniale? Certo certo. Allora faccio una richiesta: appena vi muore una persona cara venite a scriverlo in rete. Così ci possiamo fare qualche mattutina. Magari ci scrivete il cognome o cosa faceva così ci aiutate.
Sono sicuro che parteciperete numerosi e che vi farà piacere leggere le battutine sulla morte di chi amavate. Sono sicuro che vi diverterete come dei mattacchioni.
Facile ridere sulle disgrazie altrui.
Aprile 19th, 2011 at 09:22
ochi nicknick, scrivo a te? o va bene qui? no che mi è morta la nonna. non è più freschissima, la nonna dico, ché ha almeno un paio di giorni, ma dovrebbe ancora fare effetto.
infierisci pure che son curioso di vedere quali ignobili cattiverie sarai in grado di produrre per mettere in ginocchio tutte le mie strutture e prostrarmi in un pianto dirotto e cambiarmi la giornata.
eh si, ché è proprio quello il problema ed il dolore più grande, per uno che gli è morto un altro cui tiene. le battute degli sconosciuti in internet…
Aprile 19th, 2011 at 13:21
Ma che differenza c’è tra la morte di Cossuga e quella di Ferrero?
Aprile 19th, 2011 at 20:50
@Santiago: Arrigoni non e’ stato ucciso dalla solitudine, ma dalle cattive compagnie.
Aprile 19th, 2011 at 21:18
Massimo, ma che accostamenti sono???
Aprile 20th, 2011 at 01:47
@Shylock
nessuno ha detto che Arrigoni sia morto di solitudine, rilegga bene e ripassi. Per adesso le do un 17/30.
Aprile 20th, 2011 at 06:18
Sarò pesante ma penso che un tantino di rispetto e valori in più nel mondo non starebbero male.
Per questo quoto Santiago e dico che con un tantinello di rispetto in più magari la battuta riesce con uno stile almeno degno.
Aprile 20th, 2011 at 07:38
@Santiago: morire ‘di’ significa ‘per’, ‘a causa di’.
Ma capisco che se si è capaci di ignorare la realtà dei fatti, quando è scomoda, non ci si farà troppi scrupoli con quella bazzecola che è la lingua italiana.
Aprile 20th, 2011 at 09:04
@Shylock
mettiamola così, adattandola al caso Ferrero:
che mondo sarebbe senza la morte?
ah ah ah
PS: lei si concentra sul punto sbagliato. Non è un problema di grammatica italiana ma di “pragmatica”. Le intenzioni delle battuta sono altre, certo io non le voglio svelare niente, come ho detto prima: la battuta fa riflettere. Ma se lei, sancendo a priori, decide che Arrigoni è morto per cattive compagnie (cosa parecchio discutibile). Beh, allora c’è poco da fare.. le metto un’altro 17/30. Ripassi.
Aprile 20th, 2011 at 12:00
Santiago, premesso che qui non hai l’autorita’ per dare voti a nessuno (e per fortuna tua nemmeno io, perche’ anche a punteggiatura stai messo maluccio): “Ma se lei, sancendo a priori, decide che Arrigoni è morto per cattive compagnie (cosa parecchio discutibile).”
Discutiamo cosa, ‘compagnie’ o ‘cattive’?
Che s’accompagnasse a quella specie di banda della Magliana che gestisce Gaza e’ un dato di fatto, altrimenti non vi sarebbe entrato ne’ rimasto vivo tanto a lungo; che si trattasse di compagnia cattiva, al di la’ del giudizio etico, e’ dimostrato dai risultati.
Aprile 20th, 2011 at 13:22
Caro Shylock:
cattivo è un aggettivo troppo basto, ed ha un significato semantico parecchio ampio. Io ad esempio non sono d’accordo con la sua tesi, ma se lei non vuole discuterne perché ritiene l’aggettivo assegnato al di là del giudizio etico, allora torniamo ancora ai giudizi a priori. Insomma pregiudizi.
Per la mia punteggiatura, beh, sì, sono licenze poetiche. Le basti sapere che oltretutto non sono di madrelingua italiana.
Per quanto riguarda la faccenda dei voti. Sì scherza cavolo, ho scritto che cazzeggio e passo il mio tempo su Spinoza.it. Questo le avrebbe dovuto suggerire di non prendermi troppo sul serio.
Ciao :)
Aprile 20th, 2011 at 14:07
I miei non sono pregiudizi, semmai POSTgiudizi: all’atto pratico, le compagnie politiche scelte da Arrigoni si sono rivelate buone o cattive? Sicuramente cattive, visto che hanno causato la sua morte.
Non e’ che non voglia discutere l’aspetto etico, e’ che, come ho spiegato, non ce ne sarebbe neppure bisogno; ma se ci tieni, consideri Hamas una compagnia eticamente buona o cattiva?
In cosa si differenzierebbe dalla banda della Magliana, per l’aspetto religioso? Anche il boss De Pedis era molto devoto: pensa che l’hanno sepolto in basilica.
Aprile 20th, 2011 at 20:42
Ok, ora capisco meglio il tuo punto.
Io però continuo a credere che gli estremi si incontrino. La vedo un po’ come un circolo, in cui due punte all’estremo siano nello stesso luogo. Arrigoni lo trovavo certo sbilanciato, ma non in una posizione radicale, anzi lontano. Non so se sono riuscito a spiegarmi, per me che l’avessero ucciso i salafiti o il mossad faceva lo stesso. Si trattava pur sempre di due estremi di pensiero radicali allo stesso modo.
Aprile 20th, 2011 at 21:56
Temo che il tuo discorso faccia passare per moderata Hamas, quando invece si tratta della stessa banda di tagliagole, solo che questi si sono ‘fatti Stato’, come si diceva una volta.
Aprile 21st, 2011 at 10:11
Non la vedo così, al massimo il mio discorso fa passare Arrigoni come moderato. Era questo a cui volevo arrivare. Su Hamas siamo d’accordo.
Aprile 21st, 2011 at 10:47
Peccato che Arrigoni condividesse le posizioni di Hamas:
-nei fatti, come gia’ detto, perche’ non si entra e non si campa nella loro zona senza la loro ‘protezione’;
-nelle parole, nella miriade contro i ‘sionisti’ e addirittura contro i palestinesi di Fatah, “venduti alla causa d’Israele”:
http://guerrillaradio.iobloggo.com/2093/gheddafi-sta-combattendo-con-armi-made-in-israel
Non era solo schierato, era allineato e coperto, come vedi.
Aprile 22nd, 2011 at 16:23
Che polemica inutile! Io sarei contento se alla mia morte qualcuno ci trovasse degli spunti divertenti, peccato non poter leggere le battute, e se urtano la sensibilità di qualcuno che si fotta, sono io il morto e la volontà che conta è la mia
Aprile 22nd, 2011 at 16:54
…assoluto rispetto e dolore per la morte di Arrigoni. Però bisognerebbe che qualcuno ricordasse alla madre, che ha rifiutato che la salma del figlio transitasse per Israele,che è stato strozzato da assassini palestinesi da lui tanto amati.
Aprile 22nd, 2011 at 18:31
Ok, ma ci sono altre prove che lo riporterebbero nella posizione “moderata” di cui parlavo:
Marco taradash: Vittorio Arrigoni. Una luce sinistra sul funerale di stato voluto da Hamas. Arrigoni ne aveva condannato la brutalità.
cioè, dire che era schierato ok, ma allineato – se per allineato intendi “affiliato” – e coperto, non mi trovi d’accordo.
Aprile 22nd, 2011 at 20:48
Si’, ho letto anche altrove l’ipotesi che quella specie di presa di distanza da Hamas possa essergli costata in qualche modo la pelle. Possibile.
D’altra parte, che si trattasse di fascisti in missione per conto di dio lo sapevo da un pezzo io, senza essere mai stato la’ ne’ averli mai visti all’opera, come lo poteva capire chiunque dotato di un minimo di perspicacia e di buonafede.