Io non ho ancora capito come funzionano le misurazione. Su che sei radiologo, mi fai capire questi due giornalisti a che livello di radiazioni si sono esposti e quali sono i rischi?
Più che giornalisti mi sembrano buontemponi.
Vanno in giro con due dosimetri che misurano due valori totalmente diversi (si vede chiaramente in almeno due frame), e non spiegano quale dei due prendono come riferimento, non spiegano le impostazioni dello strumento per capire che misure fanno…
In più, le misure fatte così non hanno neanche molto senso. Chi ha guardato un po’ le misure pubblicate giornalmente della rete di misura attorno a Fukushima si è accorto che i valori registrati cambiano tantissimo da nel giro di pochi km. Le radiazioni non sono omogenee a pari distanza dalla centrale (e lo si nota anche dal video). Quindi andare in giro con un dosimetro e misurare in un punto e dire “”a 10 km X uS/h” non serve a niente. Molto più utile guardare a tutti i dati di tutte le stazioni di misura nel loro complesso. In altre parole in questo video sono in aliasing a manetta.
E tutti i dati delle stazioni di misura sono scaricabili da internet, senza necessità di improvisarsi provetti indiana jones e andare sul posto.
Ma ovviamente fare un’analisi assennata dei dati non fa scena quanto un video con un bip bip di fondo.
Macché buontemponi. Non hanno rischiato granché è vero, ma non mi sembra che drammatizzino molto, visto che hanno indosso semplici mascherine che i giapponesi usano comunemente anche per le allergie o se hanno il raffreddore per non infettare gli altri. Inoltre documentare la situazione in un’area evacuata è interessante ed è buon giornalismo, anche se un po’ improvvisato, visti certe cose abominevoli pubblicate nelle ultime settimane. Almeno sono andati a vedere…
/plb: è un caso famoso e controverso, con parziali ammissioni che sia una sorta di ‘fake’ (nel senso che non è un reportage ma partecipò a una delle visite di gruppo che vengono organizzate)
Un conto è leggere i valori rilevati un conto vedere una zona abbandonata dalla vita umana, probabilmente per moltissimi anni.
Inoltre documentare la situazione in un’area evacuata è interessante ed è buon giornalismo
Scusate, ma che informazione aggiunge il vedere un’area evacuata?
Lo si sa che è evacuata… il filmato cosa ti fa vedere? Che non c’è in giro nessuno. Toh, non me lo sarei mai aspettato.
Non ti dà alcuna informazione il filmato. Al massimo emozioni.
Ma allora non è più giornalismo, è fiction.
Spero che la differenza tra le due cose sia chiara.
mattia: il tuo discorso non ha molto senso. portandolo all’estremo non varrebbe nemmeno la pena di andare a vedere se ci sono morti in un bombardamento (le bombe uccidono, quindi valore informativo zero). Non è nemmeno ‘fiction’, nel senso di finzione a mio avviso. Forse si può parlare di documentario o di narrazione. Forse si può chiamare fiction perché dà più emozioni che spiegare, ma a mio avviso anche questo è giornalismo. Andare a vedere.
mattia: il tuo discorso non ha molto senso. portandolo all’estremo non varrebbe nemmeno la pena di andare a vedere se ci sono morti in un bombardamento (le bombe uccidono, quindi valore informativo zero).
Eh no. Lì vai a cercare una informazione (se ci sono morti, e magari anche quanti).
Qui le informazioni le hai, precise e puntuali.
I valori che leggono sono approssimativamente gli stessi su entrambi gli strumenti. Il rivelatore di destra riporta la misura “istantanea”, per cosi’ dire, quello di sinistra invece riporta la misura all’ora. Mi pare di notare che il numero del rivelatore di destra corrisponda quasi sempre al numero in piccolo del rivelatore di sinistra.
Detto questo, credo che per quanto siano sprovveduti, mi aggrego a quelli che dicono che forniscono una cronaca utile.
Guardando le immagini, e’ facile immaginarsi di essere in un qualunque paesino dei nostri, e un conto e’ immaginarselo, un altro e’ vederlo.
ok, chiamiamolo spettacolo, varietà, e non fiction.
Contento?
Adesso cercate di capire la differenza tra spettacolo e giornalismo.
Perché quella sì che è abissale, e mi sa che nessuno qui dentro (a partire dal padrone di casa) l’abbia capita.
Avevo visto male, scusate. In ogni caso anche con valore all’ora se fate due conti vedete che per superare il livello basale di radiazione ammesso avrebbero dovuto stare nella zona a 100 microsievert ora per 14 giorni!
Aprile 9th, 2011 at 09:22
Mi stupiscono i numeri, 100 microsievert/anno è una quantità di radiazioni bassissima, il basale medio è di 2,4 MILLIsievert/anno.
bob
Aprile 9th, 2011 at 09:42
Nel video le quantità sono in microSv/h, h penso sia ora.
Aprile 9th, 2011 at 10:25
sono all’ora
Aprile 9th, 2011 at 10:38
..is in the air for you and me..
Aprile 9th, 2011 at 11:13
Io non ho ancora capito come funzionano le misurazione. Su che sei radiologo, mi fai capire questi due giornalisti a che livello di radiazioni si sono esposti e quali sono i rischi?
Aprile 9th, 2011 at 11:40
Più che giornalisti mi sembrano buontemponi.
Vanno in giro con due dosimetri che misurano due valori totalmente diversi (si vede chiaramente in almeno due frame), e non spiegano quale dei due prendono come riferimento, non spiegano le impostazioni dello strumento per capire che misure fanno…
In più, le misure fatte così non hanno neanche molto senso. Chi ha guardato un po’ le misure pubblicate giornalmente della rete di misura attorno a Fukushima si è accorto che i valori registrati cambiano tantissimo da nel giro di pochi km. Le radiazioni non sono omogenee a pari distanza dalla centrale (e lo si nota anche dal video). Quindi andare in giro con un dosimetro e misurare in un punto e dire “”a 10 km X uS/h” non serve a niente. Molto più utile guardare a tutti i dati di tutte le stazioni di misura nel loro complesso. In altre parole in questo video sono in aliasing a manetta.
E tutti i dati delle stazioni di misura sono scaricabili da internet, senza necessità di improvisarsi provetti indiana jones e andare sul posto.
Ma ovviamente fare un’analisi assennata dei dati non fa scena quanto un video con un bip bip di fondo.
Aprile 9th, 2011 at 13:28
non hanno rischiato niente
Aprile 9th, 2011 at 14:25
Un conto è leggere i valori rilevati un conto vedere una zona abbandonata dalla vita umana, probabilmente per moltissimi anni.
Aprile 9th, 2011 at 15:41
Macché buontemponi. Non hanno rischiato granché è vero, ma non mi sembra che drammatizzino molto, visto che hanno indosso semplici mascherine che i giapponesi usano comunemente anche per le allergie o se hanno il raffreddore per non infettare gli altri. Inoltre documentare la situazione in un’area evacuata è interessante ed è buon giornalismo, anche se un po’ improvvisato, visti certe cose abominevoli pubblicate nelle ultime settimane. Almeno sono andati a vedere…
Aprile 9th, 2011 at 17:35
Sembra uno di quei film…
Aprile 9th, 2011 at 20:44
http://www.kiddofspeed.com/
una motociclista a Chernobyl…
Aprile 9th, 2011 at 23:51
/plb: è un caso famoso e controverso, con parziali ammissioni che sia una sorta di ‘fake’ (nel senso che non è un reportage ma partecipò a una delle visite di gruppo che vengono organizzate)
Aprile 10th, 2011 at 06:22
@ p
un fake?? sembrano vere quelle foto di lei in moto, mica è in pullman! qualche fonte da citare?
Aprile 10th, 2011 at 15:06
Un conto è leggere i valori rilevati un conto vedere una zona abbandonata dalla vita umana, probabilmente per moltissimi anni.
Inoltre documentare la situazione in un’area evacuata è interessante ed è buon giornalismo
Scusate, ma che informazione aggiunge il vedere un’area evacuata?
Lo si sa che è evacuata… il filmato cosa ti fa vedere? Che non c’è in giro nessuno. Toh, non me lo sarei mai aspettato.
Non ti dà alcuna informazione il filmato. Al massimo emozioni.
Ma allora non è più giornalismo, è fiction.
Spero che la differenza tra le due cose sia chiara.
Aprile 10th, 2011 at 16:07
[…] da Manteblog […]
Aprile 10th, 2011 at 17:27
mattia: il tuo discorso non ha molto senso. portandolo all’estremo non varrebbe nemmeno la pena di andare a vedere se ci sono morti in un bombardamento (le bombe uccidono, quindi valore informativo zero). Non è nemmeno ‘fiction’, nel senso di finzione a mio avviso. Forse si può parlare di documentario o di narrazione. Forse si può chiamare fiction perché dà più emozioni che spiegare, ma a mio avviso anche questo è giornalismo. Andare a vedere.
iced: il dibattito al tempo, nel 2004, fu grande ed Elena Filatova fece anche parziali ammissioni (‘sono accusata di averci messo più poesia che realtà ed è una critica che posso accettare’). Qui un forum dove se ne parlava: http://www.uer.ca/forum_showthread_archive.asp?threadid=8951.
Oppure c’è wikipedia che spiega tutto bene: http://en.wikipedia.org/wiki/Elena_Filatova
Aprile 11th, 2011 at 00:47
mattia: il tuo discorso non ha molto senso. portandolo all’estremo non varrebbe nemmeno la pena di andare a vedere se ci sono morti in un bombardamento (le bombe uccidono, quindi valore informativo zero).
Eh no. Lì vai a cercare una informazione (se ci sono morti, e magari anche quanti).
Qui le informazioni le hai, precise e puntuali.
Andare a vedere.
Cosa?
Aprile 11th, 2011 at 02:30
I valori che leggono sono approssimativamente gli stessi su entrambi gli strumenti. Il rivelatore di destra riporta la misura “istantanea”, per cosi’ dire, quello di sinistra invece riporta la misura all’ora. Mi pare di notare che il numero del rivelatore di destra corrisponda quasi sempre al numero in piccolo del rivelatore di sinistra.
Detto questo, credo che per quanto siano sprovveduti, mi aggrego a quelli che dicono che forniscono una cronaca utile.
Guardando le immagini, e’ facile immaginarsi di essere in un qualunque paesino dei nostri, e un conto e’ immaginarselo, un altro e’ vederlo.
I miei 2 cents, ovviamente.
Aprile 11th, 2011 at 02:35
un conto e’ immaginarselo, un altro e’ vederlo.
Appunto. E’ fiction, non giornalismo.
Aprile 11th, 2011 at 06:06
Io di cent ne investo solo uno: secondo me mattia non ha chiara la distinzione tra fiction e narrative.
Aprile 11th, 2011 at 08:57
ok, chiamiamolo spettacolo, varietà, e non fiction.
Contento?
Adesso cercate di capire la differenza tra spettacolo e giornalismo.
Perché quella sì che è abissale, e mi sa che nessuno qui dentro (a partire dal padrone di casa) l’abbia capita.
Aprile 11th, 2011 at 12:59
Avevo visto male, scusate. In ogni caso anche con valore all’ora se fate due conti vedete che per superare il livello basale di radiazione ammesso avrebbero dovuto stare nella zona a 100 microsievert ora per 14 giorni!