Fino a qualche tempo fa i fondi governativi per ridurre il digital divide geografico erano calcolati, compresi anche quelli regionali, in una somma di almeno 1200-1300 milioni di euro. Poi quei soldi mille volte annunciati sono come è noto scomparsi. Oggi il Ministro Romani torna sull’argomento annunciando che per ridurre a zero il digital divide geografico bastano 100 milioni

“Con Tremonti abbiamo deciso di stanziare un finanziamento di 100 milioni di fondi fas per la banda larga per ridurre a zero il digital divide entro la metà del prossimo anno”,

9 commenti a “Ridimensioniamoci”

  1. Mat dice:

    Beh, un milione a megabit, non male ;-)

  2. gabrybabelle dice:

    con questo Governo gli asini volano e i megabit gli vanno dietro :-(

  3. Cento milioni di noccioline e nemmeno uno schiaccianoci | Le ali della farfalla dice:

    […] parte la confusione delle cifre: è solo un fatto di zeri la differenza maggiore. Ma a schiacciare le noccioline con i denti si […]

  4. Daniele Minotti dice:

    Notato anch’io, ma meglio che niente. Soprattutto, vediamo se almeno rimangono tali.
    P.S.: Incidentalmente, mi stona l’idea che un governo orientato in un certo modo non sia interessato a certi sviluppi (eventualmente coincidenti con il superamento del digital divide).

  5. paolo de andreis dice:

    @daniele
    più internet, meno tv? il livello dev essere più o meno questo.

  6. alessandro dice:

    e poi divide e divide arrivano a 10 :D

  7. Paolo Marani dice:

    Anche io quando ho sentito questa cifra ridicola mi sono messo a ridere, aspettavo solo qualcuno che lo facesse notare.
    Tra l’altro, si farneticava dello sblocco, con questi 100 milioni, di 20.000 posti di lavoro !! (Ovvero una media di 5.000 euro a posto di lavoro)

    Non c’è limite al senso del ridicolo di questi signori che sparano numeri a vanvera, in un paese normale una sonora risata li avrebbe già seppelliti..

  8. abragad dice:

    Fra poco basteranno i soldi dati (o da dare) a Ruby.

  9. Pier Luigi Tolardo dice:

    penso che Mediaset prima sia interessata ad avere garanzie sull’utilizzo della Rete e ad accordi più favorevoli con Telecom e solo poi arriveranno anche i soldi pubblici.