Oggi apre Eraclito. Molti mesi fa Telecom Italia mi chiese di occuparmi di un progetto editoriale inedito. L’idea era quella di immaginare una mediazione fra i temi e le discussioni che nascono in rete a riguardo della più grande azienda delle comunicazioni italiana e l’azienda stessa, interessata al merito di simili conversazioni. Si tratta di un blog in fondo, all’interno di un progetto più ampio di ascolto delle conversazioni di rete, che tratta con molta libertà alcuni argomenti di cui mi sono occupato con ostinata costanza negli ultimi quindici anni: dalle politiche di rete, al diritto all’accesso, fino a quello degli interessi dei cittadini nei confronti degli operatori di rete. Ma si tratta, ancora prima di uno strumento editoriale, di un grande orecchio che intende dare visibilità a molte discussioni che oggi restano confinate ll’interno di strumenti di relazione sociale come i blog, Facebook o Twitter. La scommessa è quella di creare valore per tutti, per Telecom Italia e per i suoi utenti, ma anche per chiunque pensi che attraverso simili temi transiti la qualità del nostro futuro di cittadini connessi. Non sarà facile, per molte ragioni. Ma credo sia una buona idea provarci.
20
Gen
Gennaio 20th, 2011 at 11:04
in bocca al lupo
Gennaio 20th, 2011 at 12:16
Ti auguro che sia un successo, anche se non ci credo molto.
Non credo in Telecom, ben inteso.
Penso che Telecom voglia iniziare ad avere più appeal nei confronti del pubblico, il quale vede ancora l’azienda come monopolista delle mondo delle telecomunicazioni e immobile rispetto ai cambiamenti in atto.
Se volessero davvero ascoltare la voce del pubblico, la smetterebbero di chiamarmi continuamente per propormi un abbonamento (sono gia’ cliente Telecom) oppure per offrirmi un pc in prova gratuita.
Orecchio da mercante?
Gennaio 20th, 2011 at 13:10
Come utente Casalingo fastweb, con iPhone (2) e un BlackBerry Vodafone e una chiavetta TIM min posso proporre come cavia da esser interrogata avendo da dire male di tutte e 3 (ma anche bene)? :)
Gennaio 20th, 2011 at 14:14
In bocca al lupo ad Eraclito, e non solo.
Gennaio 20th, 2011 at 14:53
in bocca al lupo, ma non era eraclito quello che riportò una grande vittora a waterloo. ;)
Gennaio 20th, 2011 at 14:56
In bocca al lupo!
Gennaio 20th, 2011 at 15:52
Fabio, quanto mi manchi!
Gennaio 20th, 2011 at 16:15
Massimo, provo io immodestamente a fare le veci di Fabio:
C
aro Mante, dalla tua introduzione Eraclito ” intende dare visibilità a molte discussioni che oggi restano confinate all’interno di strumenti di relazione sociale come i blog, Facebook o Twitter.”
Facci capire, da quale parte dello spazio arriverebbero dei lettori che leggono Eraclito ma non le discussione su blog, Facebook o Twitter?
BTW: una bio un po’ meno sborona gioverebbe a renderti più credibile, credimi!
Gennaio 20th, 2011 at 16:23
1) bene, in bocca al lupo.
2) L’ estetica non è molto invitante: mi ricorda uno dei primissimi temi preimpostati di iobloggo ispirati al mac di molti anni fa
3) qui leggeremo mai informazioni contro Telecom ?
Gennaio 20th, 2011 at 16:32
@trentasei:
3) quelle precedenti il 2007, se non le ha già cancellate.
Gennaio 20th, 2011 at 16:43
L’iniziativa è sfidante anche se, da come viene posta, sembra monodirezionale: ci saranno posizioni ufficiali da parte Telecom e/o utili anche per la platea “origliata”?
In ogni caso, un grande in bocca al lupo.
Gennaio 20th, 2011 at 16:52
@Massimo Moruzzi, come mai Massimo non mi sento di meritarmi il tuo leggerissimo astio?
Gennaio 20th, 2011 at 17:07
in ogni caso l’idea e’ buona, ora bisogna vedere come si realizza.
E Massimo (Mante) tu sei una specie di brand li’ da noi, per cui ha senso quello che i signori di Telecom han fatto. Per quanto ti conosco, so che non lo avresti fatto se non con l’assicurazione di avere un po’ di liberta’ che tra l’altro mi semra intrinseca nel ruolo, altrimenti non avrebbe senso.
Mi piacerebbe sapere come tu convoglierai conosceza a Telecom e viceversa, se questo fa parte del piano, e su quali aree pensano di poter intervenire in futuro a seconda del feedback della rete.
In ogni caso complimenti a Mante, che, ridendo e scherzando, e’ uno dei pochi che puo’ fare sta cosa, piaccia o non piaccia. E poi ragazzi, se vi sta sul bunga buru Telecom, e’ mica colpa di Mantellini.
Ah Massimo (Mante), pero’… Eraclito… che noia … :-) persino gli antichi non capivano cosa dicesse
Gennaio 20th, 2011 at 17:16
@Mante: non è nulla di personale, davvero.
Gennaio 20th, 2011 at 17:20
è, semplicemente, che da quando sono arrivate le Venice Session, qui di Telecom Italia si parla di meno e se ne parla quasi solo bene. Ah, sì, la parte sul cancellare i post vecchi è poco carina e non meritata, in effetti.
Gennaio 20th, 2011 at 17:37
@Massimo Moruzzi, capisco il punto di vista, pero’ secondo me ti sbagli. Ciao.
Gennaio 20th, 2011 at 21:03
Eraclito: emozioni che ritornano…
Nel dare un benvenuto al nuovo progetto di Telecom Italia, curato da Massimo , mi ricordo le emozioni …
Gennaio 20th, 2011 at 21:54
Dico solo a Bara che Telecom Italia ha istituito un Numero Verde(che può chiedere al 187 o al 1254(che è a pagamento) obbligata dall’Agcom a cui può rivolgersi il cliente che non voglia più ricevere offerte commerciali o lamentarsi per le modalità con cui vengono fatte queste chiamate.
Mi pare che Telecom Italia già da tempo effettua un monitoraggio di quello che si dice in Rete sull’azienda, addirittura ha creato, in passato, una funzione dedicata “La voce del cliente”.
Ora, dopo essere andata su social network come Facebook, apre un blog, cosa anch’essa a cui pensava da tempo, e in Italia(all’estero è diverso) non sono molte le aziende in Italia, soprattutto così grandi ed implicate in Rete a farlo.
Telecom Italia, che piaccia o meno, quando fa una cosa la fa in grande ed si è affidata a Mante, il meglio in questo campo, una garanzia di indipendenza.
Beh, che dire: in Telecom ci lavoro, a volte l’azzeccano e a volte la sbagliano, di Mante mi sento amico, gli faccio gli auguri più sinceri.
Gennaio 21st, 2011 at 09:12
The Tramezzino has landed.
Gennaio 21st, 2011 at 18:01
Adesso si capisce lo sgomitare di alcuni blogger in questi anni, ritagliarsi una fetta del business e diventare pseudo giornalisti.
Dura ammettere che si è realmente solo un radiologo.