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Dic
Ho appena rinnovato l’abbonamento a Wired. Ora però Conde Nast, in cambio della mia manifesta fedeltà, mi promette di piantarla con le telefonate di un tizio tutto allegro che mi spiega che in quanto abbonato a Wired Italia sarò certamente interessato anche a GQ ?
Dicembre 27th, 2010 at 22:44
È che devi fare opt-out, anzi no, opt-in, anzi opt-qualcos, anzi mmm…
Senti, disdici la linea fissa che fai prima ;-)
Dicembre 27th, 2010 at 23:04
Temo non finirà mai questa tortura per gli utenti…
Dicembre 27th, 2010 at 23:15
In effetti, non c’e’ molta differenza tra Wired.it e GQ.
Questi signori sanno fare il loro mestiere.
Dicembre 27th, 2010 at 23:22
Questa e’ una cosa che proprio non capisco.. la rivista e’ partita cosi’ cosi’ ed ha avuto un calo evidente gia’ nel corso dei primi mesi; il marketing dell’editore e’ assolutamente insopportabile (telefonate in primis, mail, lettere, rivista stessa) pero’ rinnovate l’abbonamento..
Perche’ e’ economico? Perche’ vi pare male? Perche’ non avete altro di meglio da leggere?
Va be, mi faccio i fatti miei..
Dicembre 27th, 2010 at 23:28
io non lo rinnovo e sinceramente sono mesi che mi arriva e manco lo leggo più..
Dicembre 28th, 2010 at 00:30
Sì, davvero, io questo marketing telefonico irragionevole non lo capisco, davvero ritengono di ottenere qualcosa?
Ho disdetto Sky due mesi fa, una disdetta che avrà effetto definitivo fra quattro giorni. Dal momento in cui ho inviato la raccomandata, Sky mi ha telefonato più o meno una volta a settimana, domandandomi perché disdicessi, e se per caso mi interessasse un’offerta più conveniente o un’altro tipo di pacchetto. Quando non telefonano mi mandano SMS e e-mail.
Il massimo l’hanno raggiunto oggi: mi arriva una lettera in cui si dice di telefonare al loro numero verde perché, in relazione alla mia disdetta, mi devono dare importanti comunicazioni tecniche. Io chiamo diligentemente, pronta a dir loro che le importanti comunicazioni tecniche me le potevano anche dare durante (o al posto di) una delle dozzine di telefonate che mi hanno fatto negli ultimi mesi, ma invece scopro che le importanti comunicazioni tecniche erano queste: «Perché disdice? Le interessa per caso una offerta più vantaggiosa o un altro tipo di pacchetto?».
Sky non mi dispiaceva, ho disdetto solo perché anche con Sky la tv la accendo veramente poco e non vale la pena spendere quei soldi. Ma a questo punto disdico anche perché sono più ossessivi di un amante abbandonato…
Dicembre 28th, 2010 at 06:56
Credo che la soluzione sia asciugare i canali: niente riviste stampate, niente tv, niente telefono fisso, niente newsletter, niente e-mail e, se si potrà – domani – niente cellulare tradizionale. Tutto tempo riconquistato, con buona pace del marketing pavloviano di chi è rimasto agli anni Cinquanta e, nonostante tutto, ci camperà ingrassando fino alla vecchiaia.
Dicembre 28th, 2010 at 08:01
Mah, io ho fatto da subito l’abbonamento per 2 anni a 19 euro, se ricordo bene, e rinnovato l’abbonamento stesso per altri 2 anni per 24 euro circa. Insomma, 4 anni di rivista, per il costo di un paio di libri nuovi, direi che ci possono stare: qualcosina di interessante c’è scritto. Di certo non la comprerei al prezzo a cui la si paga in edicola.
Quanto a GQ, ci hanno provato anche con me, praticamente regalandomela, ma non l’ho voluto nemmeno (quasi)gratis.
Dicembre 28th, 2010 at 09:13
Io ho rinnovato; qualche articolo interessante c’è – in un mare di pubblicità, in cambio mi è arrivata la t-shirt ‘wired follower’ :)
Certo al prezzo di copertina non lo comprerei.
Con GQ ci han provato, spedendomene qualche numero gratis
…ma non è nemmeno ‘guardabile’
Alcune cose non le sopporto però, tipo pubblicare i tweet degli abbonati o le pagine con le top ten tecnologiche…roba da T3!
Luna, che ci dici ?
Dicembre 28th, 2010 at 09:23
Che dico? Dico che mi dispiace per le telefonate moleste, capisco che a qualcuno Wired non piaccia, ricordo che gli abbonati oggi sono 72 mila, un dato abbastanza eccezionale nell’editoria italiana, ma a marzo ne scadono 29 mila e li si parrà la nostra nobilitate…
Dicembre 28th, 2010 at 09:48
riccardo, wired non mi dispiace ma che i dati forniti per l’abbonamento a wired vengano utilizzati spam telefonico per GQ è (digiamo) in contrasto con la “cultura” della rivista; (diciamo che anche la quantità di junk mail cartacea che genera da solo Wired fa più “Fioretti di S.Gaspare” che web 3.9
Dicembre 28th, 2010 at 10:01
“Ma guardi che GQ ha cambiato gestione di recente!” – la frase usata per convincere me.
Ma in fondo non capisco di che vi lamentate, è marketing ed è ciò cui diamo il consenso implicito inviando la cartolina o meglio, abbonandoci via Internet.
Stiamo parlando della più grande multinazionale dell’editoria, come potete pretendere che chi si occupa della parte editoriale di una delle decine e decine di riviste (se non centinaia nel mondo) possa avere qualche voce in capitolo con il settore marketing della megaditta? Insomma non è certo colpa di Wired Italia. E poi quelli della TeleTu sono molto ma molto più insopportabili. Sky e Wind invece nel mio caso sono i più simpatici, forse semplicemente perché sono due servizi con cui mi trovo bene e raramente mi chiamano cercando di vendermi qualcosa, quasi sempre chiamano per chiedere se è tutto ok o per offerte gratuite (sky)
Dicembre 28th, 2010 at 10:43
Eh vabbé dai, lasciamogli fare il loro lavoro. A noi basta dire subito “guardi, non mi interessa” e in 10 secondi é finito tutto :)
Dicembre 28th, 2010 at 10:48
confermo, mi hanno chiamato 8 volte con l’anonimo. Alle 19e30 ho risposto “ma lei ha mai letto GQ?”, alchè ho parlato in moldavo 3 minuti ed hanno riagganciato loro
Dicembre 28th, 2010 at 11:00
Sì, lo so, è difficile, ma da quando ho iniziato a spedire raccomandate per chiedere lumi sui miei dati e richiedere di essere cancellato dai loro archivi, gli scocciatori sono decisamente rari. C’è una legge, c’è una procedura da seguire, è difficile, ma dà buoni risultati.
Per i più coriacei non è necessario andare dall’avvocato: basta spedire una segnalazione informale via mail al garante della Privacy con cc al molestatore. Risultati assicurati.
Inoltre state attenti a quando firmate qualcosa, qualsiasi cosa, anche “spedisci la cartolina che hai vinto una caramella gratis”.
Il gratis non è mai tale: il prezzo sono i vostri dati e il diritto a molestarvi.
Dicembre 28th, 2010 at 11:46
24 euro all’anno per GQ, però, ci possono stare. E’ Wired che mi lascia perplesso…
Dicembre 28th, 2010 at 12:30
io non rinnoverò, sia per i contenuti che un po’ sono in calo ma soprattutto per questa politica di spam telefonico (a me han chiamato davvero parecchie volte, triturandomi i maroni e alle volte anche un po’ troppo aggressivi)..
Cioè compro il giornale italiano che parla di tecnologia e dovrebbe essere super avanti rispetto agli altri (e in parte lo è stato) e poi mi vedo recapitare email pubblicitarie di wired e GQ, chiamate per abbonarmi a GQ che è “bello e interessante come Wired si fidi, si abboni e poi vedrà!” e tentativi di convincimento del tipo “per tutti gli abbonati rinnovanti una t-shirt in omaggio”..
beh sinceramente sono un po’ deluso e faccio senza :)
Dicembre 28th, 2010 at 12:31
A me non succede, io sono già abbonato a Gq, gli ho dato due natali fa 24 euro per il 2010 e il 2011, un po’ l’ho fatto per le donne nude ma soprattutto perchè speravo di vincere uno smartphone da 599 euro, l’anno prima a Natale avevo comprato 2 gratta e vinci da 10 euro e non avevo vinto niente, diciamo che ho il vizio del gioco oltre che guardone….
Dicembre 28th, 2010 at 12:34
io sono abbonato a Wired e non è malaccio, condanno e scomunico, ugualmente, riccardowired: la t-shirt non è XXL.
Dicembre 28th, 2010 at 15:47
So bene che il direttore di Wired non può essere incolpato di simili pratiche telefoniche, come ad altri nei comment qui sopra anche a me è capitato che il telefonista di Conde Nast sia stato molto aggressivo e fastidioso, anche di fronte a garbati dinieghi. Nel mio caso l’imbecille al quale ho pacificamente detto che non ero interessato mi ha prima amichevolmente canzonato (ma come è possibile che non le interessi GQ) e poi infine quasi urlando mi ha detto che mi avrebbe ritelefonato comunque.
Dicembre 28th, 2010 at 16:11
massimo, non mi interessa rompere i cabbasisi a Riccardo Luna: quello che è interessanteper lui e per Condè Nast è che un cross selling ad cazzum può avere risultati netti negativi (quanti abbonamenti di GQ piazzi vs/quanto abbonati wired perdi+ immagine faticosamente costruita perdi?)
Dicembre 28th, 2010 at 19:17
Vendere per telefono è una cosa terribile, lo so per esperienza, quando non riesci a vendere ci rimani male e spesso ti cazziano sia i clienti che i capi , nel mio caso, quando l’ho fatto, per fortuna non per molto tempo, avevo un buon fisso ma molti se non vendono non mangiano o quasi.
La maleducazione però nel telemarketing non è giustificabile: un conto è l’operatore inbound chiamato da un cliente magari giustamente incazzato e/o ingiustamente cafone che lo mette a dura prova e dopo molte telefonate può sclerare, ingiustificabile comunque se lo fa a freddo o non provocato.
Nella vendita telefonica sei Tu a chiamare, fare incazzare il cliente contribuisce solo a rovinarti la piazza e a rovinarla agli altri, ti bruci ogni chance per un’altra volta, purtroppo chi chiama è spesso troppo precario, frustrato o disperato per capirlo.
Dicembre 28th, 2010 at 21:08
il telemarketing non è giustificabile. Punto.
Dicembre 28th, 2010 at 22:47
Wired è una rivista interessante sotto molti aspetti. Ovviamente non può piacere a tutti, e io stesso la trovo discutibile a volte, ma penso sia una spanna sopra tutto il resto nel panorama italiano delle riviste analoghe. In caso di abbonamento il prezzo al kilogrammo è persino conveniente :-)
Detto questo, anch’io ho ricevuto la telefonata per promuovere GQ, ma da una ragazza. Di solito cerco di essere risoluto ma cortese (avendo amici che lavorano in call center), però alla frase “Ma a voi maschietti queste cose piacciono” — giuro — avrei voluto risponderle alla Galeazzi.
Riccardowired, la stimo e la seguo financo su Twitter, ma un po’ di diplomazia in più sarebbe auspicabile in un settore popolato da litigiosissimi e pedantissimi nerd ;-)
Dicembre 29th, 2010 at 10:01
Ma porca miseria, c’è un signor Lee che si è iscritto col mio numero di telefono a Sky. Non so se ha disdetto o no, ma questi chiamano e chiedono: “Il signore Lee?” e io:
“No, ha sbagliato numero”
“Ah mi scusi, ma forse glielo dico anche a lei, magari le può interessare. Vede c’è questa nuova offerta di Sky che bla bla”
“Guardi avevo Sky ma ho disdetto perché non la guardavo mai”
“Sì ma ora costa di meno magari le può interessare”
“Siccome non la guardavo proprio, può costare poco o tanto, ma il fatto è che non la guardavo quindi non mi interessa”
“Però un bel film la sera, con questa offerta per i primi 6 mesi lei pagherebbe..”
“Devo andare…”
“Lei è single o è sposato?”
“Devo andare la saluto…”
“Le interessa il calcio?”
“*clic*”
Dicembre 29th, 2010 at 12:37
ma perchè rispondete a queste chiamate? L’unica cosa da fare è dire: “aspeddi, le basso subido il badrone”, e poi appoggiare il telefono su un mobile…
Dicembre 29th, 2010 at 13:13
io di solito quando chiamano gli passo mio figlio Alberto (3 anni), ultimamente anche il gatto
Dicembre 29th, 2010 at 17:42
@Daniele Minotti: certo che uno che legge un post che parla di abbonamento a Wired cartaceo, e parla della differenza tra il sito (wired.it) e GQ, è proprio uno che può esprimere giudizi sul lavoro degli altri, complimenti.