A proposito della nevicata di ieri che ha messo in ginocchio mezza Italia mi è venuto in mente questo.

Qualche giorno fa ero a Londra. La fermata della metro che uso di solito quando sono a Londra è quella di Russell Square, che ha il vantaggio di essere una stazione piccola e ben servita in una zona molto calma a Bloomsbury pur se con un unico difetto. Per emergere dai binari della metro non ci sono scale mobili. Solo tre ascensori e una stretta scala a chiocciola da 175 gradini. La stazione di Russell Square è stata aperta al pubblico nel 1906. Qui nel 2005 durante gli attentati morirono 26 persone.

Aspettare gli ascensori è sempre un po’ una rottura anche se sono capienti e smaltiscono il traffico velocemente. Qualche giorno fa uno dei tre ascensori era rotto, era un sabato pomeriggio con tutto il traffico indaffarato del weekend. Mentre aspetto pazientemente di risalire dalla piattaforma verso l’uscita anche il secondo ascensore decide di rompersi. Passano forse due minuti e l’altoparlante annuncia che, a causa della situazione tecnica (due ascensori su tre rotti) la stazione veniva chiusa. Spenta, serrata, bloccata completamente sia in entrata che in uscita. Per ragioni di sicurezza gli inglesi (e tutti gli altri) disimparano a leggere e scrivere. Ma un ascensore era comunque funzionante no? Non si poteva utilizzare quello. allungando un po’ le code, mentre si riparavano gli altri? Si sarebbe potuto in effetti. In Italia quando nevica, ma anche in molte altre occasioni, continuiamo a ragionare così.

10 commenti a “Neve ed ascensori”

  1. Paolo Marani dice:

    Forse han fatto bene a chiuderla, con un solo ascensore su 3 la gente avrebbe potuto accalcarsi nell’unico disponibile e creare situazioni di pericolo. Si chiama prevenzione, questa cosa sì, completamente avulsa dal modo di pensare italico.

  2. Passata la bufera, qualche considerazione « tuttoApost dice:

    […] proposito vi segnalo un interessante aneddoto raccontato da Massimo […]

  3. milosh dice:

    snob

  4. milosh dice:

    ovviamente non mi riferisco a mante eh? Ma all’Italia. Forse!

  5. Marco dice:

    Notare che da una storia negativa:
    -una stazione che non ha scale mobili, ma solo 3 stupidi ascensori
    -una stupidissima scala a chiocciola che possono solo utilizzare degli stuntman di Hollywood
    -gli ascensori si rompono in continuazione

    Si riesce a trovare il modo per parlare male dell’Italia:

    -Ah fossimo come loro…sigh

    Invertendo i due problemi invece avrebbe parlato della grande pazienza degli inglesi bloccati in mezzo alla neve e di noi italiani con le stazioni che hanno ancora le scale a chiocciola e gli ascensori che fra l’altro sono sempre rotti con la gente che aspetta e bestemmia nel dialetto locale. Ah maledetta ItaGlia.

  6. Enrico dice:

    si possono fare anche i gradini nella stazione di russel square! sono una faticaccia ma ci sono

  7. valentina dice:

    Dopo quanto l’hanno riaperta?

  8. rectoscopy dice:

    e quindi la soluzione proposta quale sarebbe? chiudere ferrovie e autostrade, così la gente si riversa su statali e provinciali ancor più pericolose? bah

  9. .mau. dice:

    hanno avuto perfettamente ragione. Possiamo discutere se ha senso avere una stazione della metro con tanta difficoltà nell’uscire e come mai gli ascensori si scassino così facilmente, ma è molto meglio tenersi sul sicuro e non rischiare il caos per un qualunque minimo disguido.

  10. Claudia dice:

    E’ divertente fare i gradini a Russel Square!