Non voglio abusare del blog se la discussione non è utile. Però quando compro una pagnotta sopra non mi ci scrivono che è di loro proprietà e non posso condividerla con mia moglie o mio figlio. Si arriverà al punto in cui su un dvd scrivono che può vederlo solo chi lo ha comprato? La questione è di principio e di diritto, per quanto riguarda il diritto si tratta di affrontare il futuro, forse già presente, il quale futuro non può essere racchiuso in una frase ad effetto. Non si tratta di togliere il copyright ma solo di come estenderlo, contemperalo, valutarlo, considerando le nuove tecnologie senza che diventi un blocco per la conoscenza e per chi sfortunatamente ha meno di altri. Chi ha potrebbe sfruttare un copyright oltre ogni limite del concepibile.
“Non si tratta di togliere il copyright ma solo di come estenderlo, contemperalo, valutarlo, considerando le nuove tecnologie senza che diventi un blocco per la conoscenza e per chi sfortunatamente ha meno di altri”.
benissimo. peccato che nessuno di coloro che caldeggiano una revisione del copyright sia capace di fare una proposta pratica e precisa.
La pagnotta non rappresenta un pericolo perché non è replicabile a costo ~zero, cosa che invece è vera per uno stream di bit.
Comunque l’argomento non credo sia il copyright, ma, anche ammesso che sia giusto (oltre che lecito) far pagare per una copia “legale”, stà di fatto che ti fracassano i maroni con avvertimenti non skippabili e per giunta rivolti alla persona sbagliata, visto che il DVD che stai guardando non è piratato.
A volte hai le pentole al fuoco, hai giocato tutte le tue carte con i bambini e decidi di sparargli un dvd per preparare la cena in pace. Ma ti tocca subire avvertimenti, minacce e promo prima di dare il via definitivo e poter così tornare al sugo che si stà attaccando.
Tra l’altro quando i bambini iniziano a gestirsi da soli i DVD è necessario farne delle copie onde evitare di dover acquistare una copia alla settimana dello stesso film.
Va da se che la copia non contiene avvisi, né promo :P
Si possano fare. Il problema è sapere se hanno ascolto, probabilmente non lo avranno. Ho tre pc di mia proprietà ma Microsoft mi impedisce di installare Winzozz 7 su tutti e tre. Devo comprare tre licenze a quasi 100 euro l’una. Ma io compro la licenza o la macchina su cui la utilizzo? Oltre il limite ci sono andati già loro. Questo spero possa essere un fatto concreto da cui partire. Tutto si può scrive, in fondo.
Ma che discorsi fai? Tu protesti in concessionaria se non ti mettono la broda? Sei fuori come un balcone..con le licenze tu stai acquistando il diritto di utilizzo di tal prodotto..e fai la medesima cosa con ubuntu ed una licenza creative common..
@NetFlier: cosi’ vorrebbe l’industria del “faccio uno guadagno mille”.
Solo che questo modo di agire si scontra col buon senso e la logica dell’uomo comune. La pirateria nasce da qui. E la si cura ridimensionando le pretese dei produttori. La repressione e’ inutile e portera’ solo a ulteriori perdite a causa delle reazioni illegali ma soprattutto di quelle legali.
I contenuti legali (software libero, materiale creativo con licenze libere o comunque aperte) rappresentano un concorrente temibile per queste aziende ormai schiave di un modello di business avverso ai loro stessi clienti.
Gli accordi educational o la liberta’ di installare lo stesso programma su fisso e portatile sono i primi accenni di un cedimento. Troppo poco ma e’ meglio di nulla. La strada comunque e’ quella.
Ottobre 11th, 2010 at 23:35
Per chi se la fosse persa ecco un’efficace rappresentazione grafica:
http://i.imgur.com/GxzeV.jpg
Ottobre 12th, 2010 at 02:47
come al cinema del resto.
Ottobre 12th, 2010 at 08:08
Meglio tardi che mai.
Ottobre 12th, 2010 at 08:34
[…] (via Mantellini) […]
Ottobre 12th, 2010 at 08:45
Diciamo che fanno essere molto selettivi sulle scelte:
http://ilcomizietto.wordpress.com/2010/09/02/dvd-goldrake/
Ottobre 12th, 2010 at 10:50
Ho chiuso anche con Windows, solo Ubuntu.
Ottobre 12th, 2010 at 11:31
@Fabrizio e in che modo c’entrava col discorso ?
Io ho chiuso col pane dei fornai, me lo faccio in casa.
Ottobre 12th, 2010 at 13:03
Che non è proprietario e sopratutto non è un proprietario che scassa. Non ci voleva poi molto.
Ottobre 12th, 2010 at 13:52
Non voglio abusare del blog se la discussione non è utile. Però quando compro una pagnotta sopra non mi ci scrivono che è di loro proprietà e non posso condividerla con mia moglie o mio figlio. Si arriverà al punto in cui su un dvd scrivono che può vederlo solo chi lo ha comprato? La questione è di principio e di diritto, per quanto riguarda il diritto si tratta di affrontare il futuro, forse già presente, il quale futuro non può essere racchiuso in una frase ad effetto. Non si tratta di togliere il copyright ma solo di come estenderlo, contemperalo, valutarlo, considerando le nuove tecnologie senza che diventi un blocco per la conoscenza e per chi sfortunatamente ha meno di altri. Chi ha potrebbe sfruttare un copyright oltre ogni limite del concepibile.
Ottobre 12th, 2010 at 15:31
“Non si tratta di togliere il copyright ma solo di come estenderlo, contemperalo, valutarlo, considerando le nuove tecnologie senza che diventi un blocco per la conoscenza e per chi sfortunatamente ha meno di altri”.
benissimo. peccato che nessuno di coloro che caldeggiano una revisione del copyright sia capace di fare una proposta pratica e precisa.
Ottobre 12th, 2010 at 15:41
La pagnotta non rappresenta un pericolo perché non è replicabile a costo ~zero, cosa che invece è vera per uno stream di bit.
Comunque l’argomento non credo sia il copyright, ma, anche ammesso che sia giusto (oltre che lecito) far pagare per una copia “legale”, stà di fatto che ti fracassano i maroni con avvertimenti non skippabili e per giunta rivolti alla persona sbagliata, visto che il DVD che stai guardando non è piratato.
A volte hai le pentole al fuoco, hai giocato tutte le tue carte con i bambini e decidi di sparargli un dvd per preparare la cena in pace. Ma ti tocca subire avvertimenti, minacce e promo prima di dare il via definitivo e poter così tornare al sugo che si stà attaccando.
Tra l’altro quando i bambini iniziano a gestirsi da soli i DVD è necessario farne delle copie onde evitare di dover acquistare una copia alla settimana dello stesso film.
Va da se che la copia non contiene avvisi, né promo :P
Ottobre 12th, 2010 at 15:59
Si possano fare. Il problema è sapere se hanno ascolto, probabilmente non lo avranno. Ho tre pc di mia proprietà ma Microsoft mi impedisce di installare Winzozz 7 su tutti e tre. Devo comprare tre licenze a quasi 100 euro l’una. Ma io compro la licenza o la macchina su cui la utilizzo? Oltre il limite ci sono andati già loro. Questo spero possa essere un fatto concreto da cui partire. Tutto si può scrive, in fondo.
Ottobre 12th, 2010 at 20:29
Ma che discorsi fai? Tu protesti in concessionaria se non ti mettono la broda? Sei fuori come un balcone..con le licenze tu stai acquistando il diritto di utilizzo di tal prodotto..e fai la medesima cosa con ubuntu ed una licenza creative common..
Ottobre 14th, 2010 at 15:44
@NetFlier: cosi’ vorrebbe l’industria del “faccio uno guadagno mille”.
Solo che questo modo di agire si scontra col buon senso e la logica dell’uomo comune. La pirateria nasce da qui. E la si cura ridimensionando le pretese dei produttori. La repressione e’ inutile e portera’ solo a ulteriori perdite a causa delle reazioni illegali ma soprattutto di quelle legali.
I contenuti legali (software libero, materiale creativo con licenze libere o comunque aperte) rappresentano un concorrente temibile per queste aziende ormai schiave di un modello di business avverso ai loro stessi clienti.
Gli accordi educational o la liberta’ di installare lo stesso programma su fisso e portatile sono i primi accenni di un cedimento. Troppo poco ma e’ meglio di nulla. La strada comunque e’ quella.