Io non ho acceso la TV volutamente, ma l’agitazione ed i racconti di praticamente tutti i miei contatti su Friendfeed mi fanno pensare che a “Chi l’ha Visto” stasera si siano superati i limiti di ogni decenza.

38 commenti a “Sciacalli in TV?”

  1. Marco Belliramoscelli dice:

    hai fatto bene a mettere il punto interrogativo. In realtà la sciarelli ha dovuto dire quelle cose per via delle telefonate che stavano assillando tutti, madre compresa.

  2. Gabriele Favrin dice:

    Vicenda atroce, condivido il commento.
    La madre di Sarah (angioletto cui auguro di essere in livello astrale migliore di questo mondo terreno) ha appreso della ricerca del cadavere della figlia non dalle forze dell’ordine ma dai giornalisti che l’hanno chiamata a casa per avere un suo commento.

    Il collegamento con la famiglia e’ proseguito dopo queste prime ipotesi mentre secondo me sarebbe stato giusto interromperlo e lasciare che i familiari (compresa la figlia di colui che mentre scrivo viene indicato come possibile assassino) attendessero notizie ufficiali e non fossero sottoposti allo stillicidio di comunicati delle agenzie stampa.

    Chi l’ha visto e’ un programma utile e le sue conduttrici sono tutte brave ma qualcosa mi dice che in passato una situazione simile sarebbe stata gestita diversamente.

  3. P.G. dice:

    Ma, francamente io non ho visto niente di anormale, a parte il mostro che ha ucciso quella ragazza con la non improbabile, pare, complicità/omertà dei suoi familiari. E’ una trasmissione che si occupa di queste sparizioni, e notizie buone o cattive spesso arrivano in diretta e in diretta vengono date.
    E’ naturale che le notizie sarebbero arrivate prima di tutto ai giornalisti, come sempre accade. La madre era lì in diretta e quindi che si doveva fare? Nasconderle la notizia? Mettersi a parlare del prossimo turno di campionato?

  4. Marcello dice:

    Se questi ‘contatti’ sono corsi a raccontarlo vuol dire che anche loro erano incollati davanti alla tv, quindi sono solo degli ipocriti.
    O guardavano la trasmissione solo per motivi di studio?

  5. P.G. dice:

    Quoto completamente Marcello. Dovremmo sentirci tutti sciacalli, o nessuno. I giornalisti fanno semplicemente il loro lavoro, che è raccontare le notizie non appena le conoscono. E evitiamo di fare come quelli che mentre la luna splendeva, discutevano fra di loro della forma del dito che la indicava.

  6. Camillo dice:

    Se mi dovessi ritrovare a guardare “Chi l’ha visto” mi porrei seri dubbi sul mio stato. Ma avrei probabilmente già passato la soglia della coscienza vigile.
    Il mestiere del giornalista è altro dal chiedere “cosa prova”ad una madre, che ha appena avuto certezza che sua figlia è stata uccisa.

  7. Gianluca dice:

    Se non hai acceso la tv, non capisco il senso del post.
    La puntata del mio programma preferito è stata STORICA.
    Bravissima la Sciarelli.

  8. P.G. dice:

    Sta meglio chi guarda “chi l’ha visto” per osservare emozioni autentiche, o chi guarda i reality per osservare emozioni finte?

  9. Fabrizio G. dice:

    La trasmissione io l’ho vista, un po’ per caso facendo zapping. In realtà non ci ho trovato nulla di scandaloso. “Chi l’ha visto” fa proprio quel mestiere li: aiuta i familiari a cercare persone scomparse. Le notizie sono arrivate a trasmissione (e collegamento) già iniziati e la conduttrice si è guardata bene da darle in diretta fino a quando non sono iniziate ad uscire sulle varie testate online. Tra l’altro credo che siano i familiari a rivolgersi alla trasmissione per cercare aiuto, non il contrario per “strappare” emozioni e lacrime ai telespettatori stessi.

  10. Marcella dice:

    Io non hoi visto il programma ma ho sentito la registrazione stamattina, su Radio24.
    Sono rimasta agghiacciata. Non dico “civiltà”, ma semplicemente un po’ di “umanità” avrebbero visto allontanare con delicatezza quella povera donna dai riflettori.
    E i giornalisti sciacalli, i loro direttori ed anche i lettori che di fatto li sostengono possono ringraziare il diritto alla libertà di stampa, scudo sotto il quale si nascondono. Ma che come tumori maligni potrebbero uccidere.

  11. maurizioS dice:

    Sono rimasto pietrificato dall’insistenza con la quale la Sciarelli teneva in piedi la trasmissione (ben oltre il suo orario di chiusura) con l’evidente brama di dare, in diretta, alla madre la notizia del ritrovamento del corpo della figlia.

  12. L1 dice:

    e stamattina vedi come tutti ci si buttano? la home de l’unita’ ora, per dire. pare cronaca vera. uno ‘ste robe non riesce a evitarle pure volendo. io ignoro da millenni “chi l’ha visto”, ma a che serve…

  13. Lele dice:

    Sono d’accordo con Fabrizio G.
    Credo che il superamento dei “confini della decenza” non possa essere attribuito alla trasmissione o alla sua conduttrice, quanto alla agghiacciante notizia che si è avuta in diretta. “Chi l’ha Visto” è un programma giornalistico, che ha il merito di tenere all’attenzione dell’opinione pubblica non solo le scomparse di persone che hanno bisogno di aiuto, ma anche casi di una portata rilevante (es. Emanuela Orlandi, Elisa Claps) quanto a intrecci tra malavita, politica, clero, magistratura.
    La Sciarelli si è trovata la notizia in diretta (non sarebbe potuto succedere a Vespa, che, a quanto mi consta, registra nel pomeriggio), e una notizia certo non facile da gestire con la mamma in collegamento.
    Forse si sarebbe potuto interrompere il collegamento qualche minuto prima, ma lo si è fatto appena la notizia è stata confermata da più di un lancio di agenzia.

  14. Sbronzo di Riace dice:

    gli investigatori sapevano che la madre era in trasmissione avrebbero dovuto, appena ottenuta la confessione, andare a prenderla e sottrarla all’inevitabile bombardamento di notizie di seconda mano

    invece qualche poliziotto ha spifferato tutto ai giornalisti e la notizia si è sparsa

    quando muore qualche militare prima si avvisano i parenti e poi si divulga il nome

  15. Nicola dice:

    Non ho visto la trasmissione ma, come diceva qualcuno prima di me, ho sempre sentito un brivido lungo la schiena quando il giornalista chiede al familiare “come si sente?” o “perdona l’assassino?”.
    E’ giusto che facciano informazione ma quello non è qualcosa che a me interessa, anzi, credo che il dolore della persona debba rimanere una cosa privata.
    Nel caso specifico appunto è giusto che siano rimasti sulla notizia, magari avrebbero lasciato decidere alla mamma se restare a sentire le notizie, ma sicuramente non tenerle la telecamera puntata addosso

  16. claudio dice:

    @L1
    Hai ragione: pure il sito di Repubblica fa la sua parte…

  17. Samantha dice:

    Anche io non ho visto “Chi l’ha visto?”, ma stamattina leggendo il Corriere ho appreso non solo della confessione dello zio di Sara, ma anche di quello che è successo in trasmissione.
    Sono senza parole.
    Mi sento solo di dire che certe cose dovrebbero rimanere private o comunque non essere messe sotto i riflettori in questo modo. Sono cose davvero serie, dolorose…

    Se la conduttrice è andata avanti, non credo che l’abbia fatto per divertimento, ma perchè ci sono persone curiose in modo morboso.

  18. P.G. dice:

    Samantha, la conduttrice è andata avanti perchè quella trasmissione svolge esattamente quel ruolo: si occupa di persone scomparse. Molte volte vengono ritrovate vive, altre volte invece morte. Fa parte della trasmissione, e non ha certo puntato una pistola alla tempia della mamma di Sarah, per farla venire in diretta.
    Se scompare una figlia, è naturale che una madre faccia di tutto, compreso andare in diretta tv in prima serata, per ritrovarla, per mantenere alta l’attenzione.
    Tu dici “certe cose dovrebbero rimanere private” che è un po’ come dire “i panni sporchi si lavano in famiglia”. Ed è un po’ inquietante, visto che ad uccidere Sarah è stato proprio lo zio, che la molestava da tempo, come ben sapeva la cugina Sabrina, a quanto pare, e forse anche altri familiari. Insomma: è più morboso sbirciare la morte altrui in diretta tv, non avendo di meglio da fare, o stuprare tua nipote 15enne dopo averla strangolata?

  19. /plb dice:

    @P.G.
    ma come ti viene in mente un paragone e una domanda del genere ?
    Qui il punto è come è stata gestita una notizia tanto tragica,
    nei confronti della famiglia così come nei confronti degli spettatori.
    Per questo ho scritto alla Rai per lamentarmi, non è questo il servizio che mi aspetto da “Chi l’ha visto ?”

  20. P.G. dice:

    Appunto,come può venire in mente, di fronte a una tragedia così immane e penosa, di mettersi morbosamente a discutere di critica televisiva?

  21. Lele dice:

    @/plb
    Quella di ieri sera non è stata una puntata “normale”. Tu l’hai vista?
    Hai visto altre puntate della trasmissione?
    Di che cosa ti sei lamentato scrivendo alla Rai?
    Qual è il servizio che ti aspetti da “Chi l’ha visto”?

  22. Marcella dice:

    Caro P.G, il dolore di una madre è cosa privata, non fare le macedonie di concetti solo perché hanno lievi assonanze.
    Ma suppongo che tu troveresti normale che venissero a chiederti “che cosa provi” alla morte di tuo figlio.

  23. Marcella dice:

    Andiamo avanti: nella liberatoria che la signora ha firmato c’era scritto “Molte volte vengono ritrovate vive, altre volte invece morte. Fa parte della trasmissione. Ma se vengono trovate morte durante lo svolgimento della trasmissione noi sfrutteremo il (per noi) fortunato evento al fine di guadagnare share e quindi raccolta pubblicitaria”?

  24. P.G. dice:

    Il dolore è privato? Davvero? Quindi si può mostrare in tv il dolore solo se è ben simulato? Le lacrime solo se sono di coccodrillo?
    Il fraintendimento di fondo è che “chi l’ha visto” stesse cercando di mostrare il dolore della madre (che peraltro era di pietra. Di ghiaccio. Non vorrei mai averla una madre così, incapace di manifestare emozioni: altro che dolore, era immobile come se fosse fatta di marmo). La trasmissione stava facendo informazione di servizio. Stava dando notizie in diretta. Notizie che oggi sono in prima pagina su tutti i giornali. Ovviamente c’era la famiglia presente, ma la trasmissione è stata tutta basata sulla trasmissione di notizie. Nessuno ha speculato sul dolore della madre, che, ripeto, non ha mostrato neppure una lacrima.

  25. Fabrizio G. dice:

    @Marcella
    Può sembrare cinico, ma nessuno ha obbligato la madre a restare in onda. Non stava aspettando che da dietro la busta entrasse il calciatore di turno a portarle l’ennesimo feticcio. Forse lei era sotto chock ma i suoi familiari o il suo avvocato potevano portarla via. La giornalista, forse con poca convizione, le ha chiesto se dovevano interrompere. Ribadisco che sono i familiari a rivolgersi a questa trasmissione per cercare aiuto, non viceversa per aumentare l’audience. Lungi da me da giustificare la casta dei giornalisti, ma ha volte si rischia di sfociare in un moralismo un po troppo estremo

  26. Samantha dice:

    @P.G. con “certe cose dovrebbero rimanere private” intendevo dire solo che secondo me dare una notizia così importante e dolorosa in diretta è agghiacciante.
    Poi il comportamento della madre, dell’avvocato, della conduttrice ecc…non lo giudico. Non so cosa si possa provare al posto di ognuno di loro, si può solo immaginare.
    Inoltre quello che ha fatto lo zio non è morboso, è disumano.

  27. Xio dice:

    Quoto Camillo:

    “Il mestiere del giornalista è altro dal chiedere “cosa prova”ad una madre, che ha appena avuto certezza che sua figlia è stata uccisa.”

    Informare non è portare in pubblico la sofferenza! (quello si chiama cercare ascolti)

  28. Daniele Minotti dice:

    La Sciarelli si dice dispiaciuta del fatto che tutto sia avvenuto in diretta
    http://tv.repubblica.it/copertina/sciarelli-mi-dispiace-che-sia-successo-tutto-in-diretta/54306?video
    ma la notizia l’ha data lei…
    http://tv.repubblica.it/cronaca/la-madre-di-sarah-apprende-la-notizia-in-diretta-tv/54288?video

  29. Enrico dice:

    La Sciarrelli e la redazione di chi l’ha visto non hanno obbligato nessuno a mettersi nelle loro mani e a stazionare per settimane davanti alle telecamere raccontando vita, morte e miracoli della propria famiglia. Se fai questo sai a cosa vai incontro e qual’è lo scopo del loro lavoro. Ti rendono un servizio, ma ti chiedono anche il conto nell’eventualità che il tuo caso diventi da prima pagina.

  30. P.G. dice:

    Io mi chiedo cosa doveva fare invece la Sciarelli. La trasmissione prevedeva l’intervento della famiglia, come spesso accade in quella trasmissione. Poi all’improvviso arriva questa notizia, peraltro confusamente. Che doveva fare?Doveva far finta di nulla?Doveva chiudere la trasmissione DEDICATA a Sarah proprio nel momento in cui finalmente stava emergendo la verità? Ma per favore…

  31. Daniele Minotti dice:

    Paolo, la Sciarelli doveva rendersi conto di essere *soltanto* una giornalista e tagliare con delicatezza e, soprattutto, umanita’.
    Un po’ tutto e’ strano in quel video, ma, se vogliamo stare soltanto sulla Sciarelli, non hai notato il cinismo sfacciato?
    Nessun perbenismo, nessun pietismo, ma a tutto c’e’ un limite.

  32. Lele dice:

    @Daniele Minotti

    A me sembra che la Sciarelli abbia tagliato il collegamento non appena la notizia è apparsa attendibile.
    Io non ho notato cinismo. Anzi forse ho avuto addirittura l’impressione di una eccessiva prudenza (ma questa è un’opinione personale). Né mi sembra che nessuno abbia chieso alla madre “cosa prova?”.
    Lo so che non è stato uno spettacolo tranquillizzante, ma qualcuno mi vuol dire quale sarebbe potuta essere l’alternativa?

  33. P.G. dice:

    Io non sono nemmeno d’accordo con Lele. Il cinismo c’era e ci doveva essere. Si stava facendo televisione, giornalismo. Non era compito della Sciarelli preoccuparsi più di tanto delle emozioni della madre, che peraltro faceva di tutto per fingere(??)indifferenza, apatia. Lei aveva il compito(difficile, visto il flusso informativo molto confuso)di dare informazioni corrette ai telespettatori. Il fatto che fosse presente la madre a quel punto doveva per forza passare in secondo piano. Secondo me ha sbagliato solo in una cosa: doveva liberarsi prima della presenza della madre, che a quel punto era mediaticamente ingombrante. Essere più cinica, al limite, e quindi dirle: signora, non credo che a questo punto sia il caso che lei rimanga in onda. Vada dove stanno cercando sua figlia. Insomma, mandarla via.

  34. /plb dice:

    @P.G.
    Non rispondere ad una domanda con un’ altra domanda..
    Immagino che la madre fosse imbottita di tranquillanti e completamente frastornata..ma poi mi basta leggerti quando ti allarghi a giudicarla perchè mi passi la voglia di rispondere..
    @Lele
    Si l’ ho vista la puntata e ne ho viste tante altre, come dici tu non era una puntata “normale” e doveva essere gestita meglio, con la giusta dose di umanità e professionalità. Alla faccia dell’ audience..questo almeno è quello che mi aspetto da Rai3.
    Ah…e pago il canone.

  35. P.G. dice:

    Quando guardo la tv per informarmi a me non interessa l’umanità del conduttore, a me interessano le informazioni, possibilmente vere e oggettive. La Sciarelli non era lì per consolare la mamma. Era lì per fare informazione e l’ha fatta. Ho seguito gli sviluppi della situazione in diretta ieri sera, e la migliore fonte di informazione, internet incluso, in quel momento, era quel programma.

  36. Lucio dice:

    secondo me Federica Sciarelli ha gestito alla grande il collegamento. Non ha esagerato, ma ha fatto quello che doveva fare

  37. Lele dice:

    D’accordo P.G.
    D’accordo /plb, se intendi per “giusta dose di umanità e professionalità” il fatto che la Sciarelli avrebbe potuto interrompere il collegamento uno o due minuti prima.

    Mi piace riportare l’opinione di Aldo Grasso dal Corriere: “Quando la Sciarelli si premura di dire alla mamma di Sarah, Concetta Serrano, se desidera interrompere il collegamento compie un gesto di estrema delicatezza, ma manda, contemporaneamente, un’indicazione linguistica: questo non è un reality, questa è tv verità. Il fatto è che la verità non sembra mai vera, si vorrebbe dire di no alla verità dell’apparenza, spegnendo le telecamere, nella speranza che ci sia una verità diversa dell’essere.”

    http://www.corriere.it/spettacoli/10_ottobre_08/grasso-gesto-delicatezza-tv-verita_3fbee624-d2a2-11df-8b7c-00144f02aabc.shtml

  38. albertog dice:

    Un delitto in famiglia ogni sette ore.
    Oh, ma mi fate vedere la tv in pace?
    postato da brontolo | 2/06/2003 08:24 | commenti(3)