13 commenti a “Presentazioni mortali”

  1. jm dice:

    son tutti figli del mezzo e non delle idee

  2. Matteo dice:

    … morte da video youtube ;)

  3. piovedisabato dice:

    basta usare keynote e passa la paura :)

  4. jm dice:

    non ne farei una questione di bandiera …anche se keynote è un ottimo esempio di come il mezzo può portare ad un altro risultato (tendenzialmente) migliore.
    il tema è che se non hai idee non hai idee, a prescindere

  5. Carolus dice:

    Il fuori sincrono fa parte dell’esempio?

  6. luzmic dice:

    Ma sono l’unico a cui questo video è sembrato divertente e centrattissimo?

  7. Antonio Lo Nardo dice:

    No non sei l’unico.
    Abbasso la powerpointosi.

  8. Paolo Bertolo dice:

    Il video è carino, anche se un po’ “giuggiolone”.

    Però mette il dito nella piaga, almeno per chi (quorum ego), sul lavoro deve fare ed assistere a quotidiane presentazioni.

    E mi tocca quotidianamente constatare come, a dispetto dell’eccellente template aziendale che consente di concentrarsi esclusivamente sui contenuti, ancora troppe persone riescano nell’ardua impresa non solo di rendere la presentazione mortalmente noiosa, ma pure brutta e graficamente sgrammaticata.

    Ad ogni modo, anche l’arte di fare una presentazione accattivante si impara sul campo, ossia facendole e presentandole, fermo restando che se uno ha poco o nulla da dire non sarà certo la forma a salvarlo.

    Tempo fa trovai ottime linee guida su come fare una buona presentazione sul blog di Guy Kawasaki.

  9. piovedisabato dice:

    ma quel tubo in plastica che fa molto laboratorio di chimica sarebbe un microfono?

  10. pasquino dice:

    STU-PEN-DO!

  11. Sandrino dice:

    Quanto entusiasmo per una semplice rifrittura (quasi un plagio) dell’antichissimo “Galareteo di Emily Postnews”. (incollo qui sottto un pezzo):
    “D: Cara Emily Postnews: quanto dev’essere lunga la firma in calce ad articoli e messaggi? Tuo prolisso@fastidioso

    R: Caro Prolisso, ti esorto ad accludere una firma che sia il piu’
    possibile lunga. Essa e’ senza dubbio assai piu’ importante del tuo messaggio, quindi devi fare in modo che superi in lunghezza il testo vero e proprio.

    Fai in modo di inserire un grosso disegno realizzato con caratteri
    ASCII e un gran numero di brillanti citazioni e slogan. La gente non
    si stanchera’ mai di leggere giorno dopo giorno queste perle di
    saggezza e ben presto il tuo nome sara’ indissolubilmente legato alla gioia che ciascuno trarra’ dal leggere la tua firma una volta di
    piu’.

    Assicurati inoltre di includere una mappa completa di Usenet
    affinche’ tutti sappiano in quale modo possono inviarti messaggi da ogni parte del mondo. Non dimenticare l’indicazione dei gateway di Internet. Informa anche le altre persone del tuo sito sulle modalita’ da seguire per farti arrivare la posta elettronica. Distingui accuratamente gli indirizzi Internet, UUCP e BITNET anche se in realta’ non ci sono differenze fra di loro.

    Oltre a inserire l’indirizzo cui inviare eventuali risposte via posta
    elettronica, accludi nella firma il tuo nome completo e anche i nomi
    della societa’ e dell’organizzazione cui appartieni. Si tratta di una
    semplice cortesia: in fin dei conti molti newsreader obbligano la
    gente a schiacciare ben *un* tasto per ritornare all’inizio del tuo
    messaggio e leggere questa indicazione nell’header (o intestazione).

    Devi assolutamente inserire in ogni messaggio il tuo numero di
    telefono e l’indirizzo di casa. La gente risponde sempre agli
    articoli dei newsgroup di Usenet tramite telefonate e lettere spedite con la posta ordinaria. In definitiva e’ davvero da sciocchi
    limitarsi a inserire queste informazioni solo nei messaggi che
    richiedono una risposta tramite i canali tradizionali. “

  12. Domiziano Galia dice:

    Sono morto dopo trenta secondi. Come finiva?

  13. pasquino dice:

    Ammazza ragazzi, ma facciamoci due risate… se no anche l’Ulisse di Joyce è un plagio…

    Btw, Guy Kawasaki è un grande :-)