Il primo bottone slacciato (con la cravatta) e’ tollerabile esclusivamente per chi ha lavorato tanto, ma tanto… Chi ostenta quel look (il voler sembrare uno che ha lavorato tanto, ma tanto), senza aver lavorato tanto, ma tanto, penso sia da condannare senza appello, specie quando il viso e’ assai rilassato.
Non basta il B/W…
Scusate la mia ignoranza, che ha di male la foto?
Scherzi a parte, non vi piace?
A me non sembra malaccio, poi che Bersani non sia adatto a governare è un’altro discorso..
Non ha senso estrapolare questa foto senza accompagnarla dagli slogan per i quali è stata fatta: dovrebbe essere accompagnata da scritte come “Le tasse sono aumentate e la pazienza è finita”, “I soldi per l’istruzione sono diminuiti e la pazienza è finita”, ecc…
Mi sembra troppo facile criticare in questo modo, senza argomentare ed estrapolando dal contesto la foto. Purtroppo è una piega che questo blog sta prendendo già da qualche tempo. Non lo sto dicendo per polemizzare, continuo ancora a seguirlo con interesse, ma a volte gradirei più argomentazioni..
La foto è bella, davvero. E il personaggio mi piace, soprattutto quando ci sono i flashback in cui era sulla carrozzina, e poi si torna sull’isola e cammina e lancia i coltelli, tipo.
Per fortuna ci sono stati risparmiati gli slogan (piò o meno da anni ’50), e qui sorge spontaneo: come mai la sinistra non riesce a produrre uno straccio di slogan decente (oltre che a un simbolo, a un leader, ecc.).
la foto fa venire in mente il pensatore… illuminato da un’idea folgorante rialza la testa… e si accorge che qualcun altro ha già fatto quel che lui ha appena pensato… si insomma… un’espressione un po’ da Paperino corrucciato…
Solo per informazione: il mio commento non entrava nel merito sull’efficacia degli slogan. Era soltanto per sottolineare che la foto, a fianco a quel tipo di slogan, assumeva un senso maggiore. Poi concordo perfettamente con chi dice che sono slogan inefficaci e che per la sinistra ci vuole un leader degno di questo nome.
Mante, è davvero, se non bella, almeno una buona foto. Dice di una persona seria, di uno che ha lavorato (chi dice no?); ci mostra una persona di cui ci si può fidare, che magari sbaglia ma lo fa in buona fede. Uno con cui si può discutere. O no?
@Andre
No, almeno secondo me (anche se ci sono molti cialtroni scrocca-stipendi).
So che si generalizza e che non e’ bello visto anche che siamo grandi, pero’ confesso di essere uno di quelli che non ne puo’ veramente piu’ di questi politici che parlano e non fanno.
Banalizzero’, ma non sto a fare (apparentemente) dotte (e vuote) perifrasi (tipiche della loro *professione*) per dire quello che sento.
“i politici che parlano e non fanno”, “sono obiettivamente gente che non lavora”. siamo alla sagra del luogo comune.
minotti, fare il politico è un lavoro, come qualsiasi altro lavoro. il problema è farlo con impegno e serietà (come del resto qualunque altro lavoro). a me sembra che bersani lo faccia con impegno e serietà, e su questo aspetto non ho proprio nulla da rimproverargli.
tu sì? beh allora dicci che cosa, articola il tuo pensiero, invece di affidarti a slogan vuoti.
mi ricorda una storia “incredibile ma vera” letta in questa lunga estate bolsa sulla settimana enigmistica che recitava più o meno così:in Brasile un tipo,percettibilmente sbronzo,telefona al commissariato dicendo che dalla sua macchina gli era stato rubato il cruscotto,il volante e i pedali.Gli operatori della centrale lo invitano a recarsi da loro per la denuncia.Dopo 5 minuti il tizio richiama per scusarsi,essendosi reso conto di essersi seduto sui sedili posteriori
E’ una campagna pre-elettorale: nel senso che se la situazione precipita Bersani vorrebbe essere il candidato Premier dell “Nuovo Ulivo”, magari battendo Vendola ad eventuali primarie sempre che ci fosse il tempo di farle. Oltretutto la sua posizione vuole apparire mediana fra una candidatura troppo spostata a destra come potrebbe essere Chiamparino o troppo a sinistra come Vendola.
In caso di primarie non voterò per lui come non ho fatto l’altra volta, mentre se sarà il candidato Premier del centrosinistra mi recherò al seggio con attaccata al naso la molletta verde che il Pd mi ha regalato l’altra volta, cioè lo voterò solo perchè dall’altra parte c’è Berlusconi. E’ un fatto personale: non lo stimo, la fama di buon uomo di governo è immeritata, in realtà ha fatto grossi danni, si comportava come il solito ex comunista che deve per forza dimostrare di essere più liberista dei liberisti. Voterei più volentieri perfino Casini e ho detto tutto.
La privatizzazione dell’acqua si deve a Bersani, le tariffe elettriche più alte d’Europa c’entra anche Bersani, l’Opa sulla Telecom di Colaninno è opera di Bersani, alla fine il decreto, o lenzuolata, che dopo una vita ha abolito i costi di ricarica sugli sms ed ha aperto qualche parafarmacia e liberalizzato gli orari dei parrucchieri mi sembra un po’ poco per farne uno statista, voglio dire che l’altra volta che abbiamo vinto c’era Prodi, adesso ci presentiamo con Bersani? Pensiamo che la gente ci voti con Bersani?
,,@Carlo M
Siamo d’accordo che fare il politico e’ un lavoro (quasi) come un altro. Peccato che, come riconosci tu, lo si possa fare male, molto male. Che equivale a non farlo.
Cos’ho, ad esempio, da contestare a BErsani? Tolardo mi ha preceduto e io lo quoto.
Come vedi, gli slogan sono dei politici, non di noi cittadini.
Minotti ma secondo te un politico riesce a fare le cose quando lavora e non ci riesce quando lavora male? Ma su… In politica contano i numeri, altrimenti puoi sbatterti quanto vuoi e non combini niente.
Da noi l’elettorato lo conquisti con la demagogia e le false promesse. Gli alleati con gli scambi di favori. Se sei di destra pero è più facile farlo perché hai molti più giornalisti distratti dalla tua parte.
caro minotti, mi dispiace ma non ci siamo proprio.
tolardo ha dato una sua opinione sui contenuti dell’operato politico di bersani. opinione che mi vede completamente in disaccordo (ma questo è un altro paio di maniche).
non mi sembra che tolardo accusi bersani di non essersi dato da fare, di non aver lavorato. anzi, secondo lui si è dato da fare troppo nella direzione sbagliata. de gustibus.
tu invece hai mollato lì frasi generiche e demagogiche, accostando bersani ai “politici che non lavorano”. e a mia domanda di chiarire il tuo pensiero sei andato di nuovo fuori tema. bersani secondo te è uno che non lavora? il fatto che abbia preso decisioni politiche che non condividi significa che non ha lavorato? (che è come accusare un architetto di non lavorare perché il palazzo che ha progettato non ci piace).
“gli slogan sono dei politici e non di noi cittadini”. ma lo senti come parli? sembri uscito dal blog di beppegrillo.
passando a un’analisi politica dell’operato di bersani ministro: secondo me è uno dei pochi che ha capito che il problema maggiore della società italiana – che ostacola la concorrenza, che fa salire i prezzi di prodotti e servizi, che impedisce ai giovani di trovare lavoro, che insomma frena il progresso del paese – sono gli ordini, le corporazioni, i piccoli e grandi centri di potere il cui solo scopo è rinsaldare il potere che hanno acquisito col tempo, e senza nessun merito (eredità fascista, adottata con piacere dai governi di centrosinistra del dopoguerra). sicché in italia puoi guidare il taxi solo se tuo padre era tassista, puoi vendere farmaci da banco solo se hai una farmacia e puoi avere una farmacia solo se vieni da una famiglia di farmacisti, per aprire un negozio devi superare 100mila ostacoli e poi lo puoi tenere aperto solo negli orari stabiliti da mussolini nel 1930, per ottenere un atto notarile del valore di 2 euro devi spenderne 200, e le compagnie assicurative, telefoniche, elettriche, fanno cartello fra di loro sulle spalle dei consumatori, eccetera eccetera.
tutte queste cose bersani le aveva capite, e aveva avviato un programma per tentare di scardinare questo sistema vecchio e ingessato, che impedisce ai vostri figli di accedere al mercato del lavoro. poi il governo prodi è caduto e l’opera è rimasta largamente incompiuta, certo; ma non è affatto un caso che berlusconi abbia ripreso la sua azione di governo proprio iniziando a smontare pezzo per pezzo le riforme che bersani aveva avviato.
se vogliamo parlare di politica e di scelte economiche e amministrative parliamone, e lasciamo perdere i commenti alle foto e le altre banalità.
Caro Carlo M, i luoghi comuni esistono perche’ raccontano spesso ( a volte troppo ) la verità.
Etichettare con “è un luogo comune” come a voler quasi negare la verità, non solo è offensivo, ma rende anche l’idea di chi ci si ha dinanzi.
Se poi, vuoi dire che un politico ( e non dico Bersani ) qualsiasi che è al parlamento è uno che lavora ( pigiando un tasto perche’ cosi gli ha detto il partito… ), vuol dire che non sai minimamente il significato della parola “lavorare”.
zerobyte, scusa dimmi dove ho scritto che “un politico qualsiasi che è al parlamento è uno che lavora”. dimmelo tu, perché ho riletto le jmie parole e questo concetto non l’ho trovato.
d. minotti, io rispetterei le tue idee, se tu le esponessi.
Di per sè il messaggio di Bersani almeno nella sua modalità espressiva non è originale affatto: la retorica del Presidente operaio, del governo del fare contro le sole parole, del c’è un lavoro della madonna, gli italiani lo hanno già visto, non capisco perchè questa agenzia pubblicitaria abbia scelto questo claim già sfruttato.
Semmai oggi per via della crisi c’è tanta gente che vorrebbe lavorare ma non può, non riesce,è disoccupata, licenziata, in Cigs, Cds, precaria, in mobilità, forse in questo momento sarebbe più azzeccata una campagna su questo.In Italia Carlo M la fase della liberalizzazione, spesso falsa o incompleta, l’abbiamo già avuta, la sinistra si è battuta, anche a ragione, molto su questo, ma non mi pare che oggi il problema di un’economia senza regole o con meno regole sia il prioritario, anche i fans di Bersani dovrebbero aggiornarsi.
Che Bersani a vlte scimmiotti un populismo di serie B è un dato di fatto: ad esempio ha voluto a tutti i costi andare a Sanremo, facendo sapere a tutti che si sedeva non in prima fila, perchè a lui piacciono le canzonette ha detto che voleva essere dove c’è la gente normale che, evidentemente, non è amante della classica o del cinemma d’essai. Peccato che la gente normale Sanremo la vedrà sempre e solo in Tv, se voleva essere nazionalpopolare bastava far sapere che quella sera sarebbe stato con sua moglie alla Tv, i manifesti giganteschi li ha già fatti Berlusconi, mi pare che tenti sempre di imitarlo.
Ma non vi siete ancora stufati di votare turandovi il naso?
Ma cosa vi serve ancora per ESIGERE persone migliori di queste?
E’ grazie a chi continua a votare gente che non rappresenta nessuno che ci troviamo in questa situazione.
Settembre 13th, 2010 at 22:02
Ehhh, ma non vi stai mai bene niente :-)
Settembre 13th, 2010 at 22:20
Mio nonno ne ha una uguale al cimitero ;-)
Settembre 13th, 2010 at 22:21
E vai ! Ecco uno da cui comprerei un’auto usata senza pensarci troppo su.
Settembre 13th, 2010 at 22:28
Il primo bottone slacciato (con la cravatta) e’ tollerabile esclusivamente per chi ha lavorato tanto, ma tanto… Chi ostenta quel look (il voler sembrare uno che ha lavorato tanto, ma tanto), senza aver lavorato tanto, ma tanto, penso sia da condannare senza appello, specie quando il viso e’ assai rilassato.
Non basta il B/W…
Settembre 13th, 2010 at 22:29
Gli piacerebbe essere Silvio! Oh, quanto gli piacerebbe.
Settembre 13th, 2010 at 22:54
Scusate la mia ignoranza, che ha di male la foto?
Scherzi a parte, non vi piace?
A me non sembra malaccio, poi che Bersani non sia adatto a governare è un’altro discorso..
Settembre 13th, 2010 at 23:23
Non ha senso estrapolare questa foto senza accompagnarla dagli slogan per i quali è stata fatta: dovrebbe essere accompagnata da scritte come “Le tasse sono aumentate e la pazienza è finita”, “I soldi per l’istruzione sono diminuiti e la pazienza è finita”, ecc…
Mi sembra troppo facile criticare in questo modo, senza argomentare ed estrapolando dal contesto la foto. Purtroppo è una piega che questo blog sta prendendo già da qualche tempo. Non lo sto dicendo per polemizzare, continuo ancora a seguirlo con interesse, ma a volte gradirei più argomentazioni..
Settembre 14th, 2010 at 03:16
La foto è bella, davvero. E il personaggio mi piace, soprattutto quando ci sono i flashback in cui era sulla carrozzina, e poi si torna sull’isola e cammina e lancia i coltelli, tipo.
Settembre 14th, 2010 at 05:27
Bella la foto della Versiliana.
http://www.ilfattoquotidiano.it/
Settembre 14th, 2010 at 05:55
mantellini fine provocatore…
almeno non ha doppio mento e panzotta
Settembre 14th, 2010 at 06:48
Per fortuna ci sono stati risparmiati gli slogan (piò o meno da anni ’50), e qui sorge spontaneo: come mai la sinistra non riesce a produrre uno straccio di slogan decente (oltre che a un simbolo, a un leader, ecc.).
Settembre 14th, 2010 at 07:30
la foto fa venire in mente il pensatore… illuminato da un’idea folgorante rialza la testa… e si accorge che qualcun altro ha già fatto quel che lui ha appena pensato… si insomma… un’espressione un po’ da Paperino corrucciato…
Settembre 14th, 2010 at 09:33
Solo per informazione: il mio commento non entrava nel merito sull’efficacia degli slogan. Era soltanto per sottolineare che la foto, a fianco a quel tipo di slogan, assumeva un senso maggiore. Poi concordo perfettamente con chi dice che sono slogan inefficaci e che per la sinistra ci vuole un leader degno di questo nome.
Settembre 14th, 2010 at 09:35
A me è venuto in mente il due di briscola.
Settembre 14th, 2010 at 09:43
Bella foto.
Poi apre la bocca….
Settembre 14th, 2010 at 09:53
Come sarebbe per voi uno slogan efficacie per la sinistra?
Quali sarebbero le caratteristiche di un leader degno della sinistra?
Settembre 14th, 2010 at 10:51
La foto in se non è male per niente..
ma il commento di Uix è straordinario!
Settembre 14th, 2010 at 11:00
Beh, guardatevi le foto di B alla festa della gioventù fascista di Atreju e poi ne riparliamo
Settembre 14th, 2010 at 11:07
Mante, è davvero, se non bella, almeno una buona foto. Dice di una persona seria, di uno che ha lavorato (chi dice no?); ci mostra una persona di cui ci si può fidare, che magari sbaglia ma lo fa in buona fede. Uno con cui si può discutere. O no?
Settembre 14th, 2010 at 11:57
minotti, registro che anche tu, come berlusconi, pensi che i politici siano “gente che non lavora”.
Settembre 14th, 2010 at 13:11
Gioventù fascista!!!!
ROTFL CAPOTT RIBALTAT SOTT IL MAC!!!!
Solo in questo blog si leggono ste “cose”….
Grazie!
Settembre 14th, 2010 at 13:23
Perchè, cosa erano? giovani esploratori?
Settembre 14th, 2010 at 14:16
Gioventù fascista fa davvero ridere, ma dove vivi?
Settembre 14th, 2010 at 14:40
@Carlo M
Non so e non mi interessa cosa dice Berlusconi sul punto.
I politici, pero’, sono obiettivamente gente che non lavora.
Settembre 14th, 2010 at 14:44
Non lo dico che somiglia a Omero Antonutti nella sua interpretazione di Sindona. Non l’ho detto. Ecco.
Settembre 14th, 2010 at 14:56
@ Alessio e Gianluca,
infatti. Era per ridere
Mi compiaccio che abbiate colto.
Settembre 14th, 2010 at 20:56
@Minotti: come i giornalisti, più o meno
Settembre 14th, 2010 at 21:41
@Andre
No, almeno secondo me (anche se ci sono molti cialtroni scrocca-stipendi).
So che si generalizza e che non e’ bello visto anche che siamo grandi, pero’ confesso di essere uno di quelli che non ne puo’ veramente piu’ di questi politici che parlano e non fanno.
Banalizzero’, ma non sto a fare (apparentemente) dotte (e vuote) perifrasi (tipiche della loro *professione*) per dire quello che sento.
Settembre 14th, 2010 at 23:22
A me non dispiace. Ma, appunto, quando parla…
Settembre 15th, 2010 at 08:04
Il problema siamo noi, non lui. O almeno, non solo lui.
Settembre 15th, 2010 at 08:17
Non è vero che i politici parlano e poi non fanno.. è solo che parlano e poi fanno un’altra cosa!
Settembre 15th, 2010 at 08:31
“i politici che parlano e non fanno”, “sono obiettivamente gente che non lavora”. siamo alla sagra del luogo comune.
minotti, fare il politico è un lavoro, come qualsiasi altro lavoro. il problema è farlo con impegno e serietà (come del resto qualunque altro lavoro). a me sembra che bersani lo faccia con impegno e serietà, e su questo aspetto non ho proprio nulla da rimproverargli.
tu sì? beh allora dicci che cosa, articola il tuo pensiero, invece di affidarti a slogan vuoti.
Settembre 15th, 2010 at 09:24
mi ricorda una storia “incredibile ma vera” letta in questa lunga estate bolsa sulla settimana enigmistica che recitava più o meno così:in Brasile un tipo,percettibilmente sbronzo,telefona al commissariato dicendo che dalla sua macchina gli era stato rubato il cruscotto,il volante e i pedali.Gli operatori della centrale lo invitano a recarsi da loro per la denuncia.Dopo 5 minuti il tizio richiama per scusarsi,essendosi reso conto di essersi seduto sui sedili posteriori
http://celestial-members.com/images/steve/The%20Cars%20-%20Drive.mp3
Settembre 15th, 2010 at 09:42
E’ una campagna pre-elettorale: nel senso che se la situazione precipita Bersani vorrebbe essere il candidato Premier dell “Nuovo Ulivo”, magari battendo Vendola ad eventuali primarie sempre che ci fosse il tempo di farle. Oltretutto la sua posizione vuole apparire mediana fra una candidatura troppo spostata a destra come potrebbe essere Chiamparino o troppo a sinistra come Vendola.
In caso di primarie non voterò per lui come non ho fatto l’altra volta, mentre se sarà il candidato Premier del centrosinistra mi recherò al seggio con attaccata al naso la molletta verde che il Pd mi ha regalato l’altra volta, cioè lo voterò solo perchè dall’altra parte c’è Berlusconi. E’ un fatto personale: non lo stimo, la fama di buon uomo di governo è immeritata, in realtà ha fatto grossi danni, si comportava come il solito ex comunista che deve per forza dimostrare di essere più liberista dei liberisti. Voterei più volentieri perfino Casini e ho detto tutto.
Settembre 15th, 2010 at 09:47
La privatizzazione dell’acqua si deve a Bersani, le tariffe elettriche più alte d’Europa c’entra anche Bersani, l’Opa sulla Telecom di Colaninno è opera di Bersani, alla fine il decreto, o lenzuolata, che dopo una vita ha abolito i costi di ricarica sugli sms ed ha aperto qualche parafarmacia e liberalizzato gli orari dei parrucchieri mi sembra un po’ poco per farne uno statista, voglio dire che l’altra volta che abbiamo vinto c’era Prodi, adesso ci presentiamo con Bersani? Pensiamo che la gente ci voti con Bersani?
Settembre 15th, 2010 at 09:49
Comunque al massimo Bersani è l’assessore Cevoli fatto persona: va bene per la pubblicità di Fastweb come spalla di Valentino.
Settembre 15th, 2010 at 10:18
,,@Carlo M
Siamo d’accordo che fare il politico e’ un lavoro (quasi) come un altro. Peccato che, come riconosci tu, lo si possa fare male, molto male. Che equivale a non farlo.
Cos’ho, ad esempio, da contestare a BErsani? Tolardo mi ha preceduto e io lo quoto.
Come vedi, gli slogan sono dei politici, non di noi cittadini.
Settembre 15th, 2010 at 10:59
Minotti ma secondo te un politico riesce a fare le cose quando lavora e non ci riesce quando lavora male? Ma su… In politica contano i numeri, altrimenti puoi sbatterti quanto vuoi e non combini niente.
Da noi l’elettorato lo conquisti con la demagogia e le false promesse. Gli alleati con gli scambi di favori. Se sei di destra pero è più facile farlo perché hai molti più giornalisti distratti dalla tua parte.
Settembre 15th, 2010 at 11:53
caro minotti, mi dispiace ma non ci siamo proprio.
tolardo ha dato una sua opinione sui contenuti dell’operato politico di bersani. opinione che mi vede completamente in disaccordo (ma questo è un altro paio di maniche).
non mi sembra che tolardo accusi bersani di non essersi dato da fare, di non aver lavorato. anzi, secondo lui si è dato da fare troppo nella direzione sbagliata. de gustibus.
tu invece hai mollato lì frasi generiche e demagogiche, accostando bersani ai “politici che non lavorano”. e a mia domanda di chiarire il tuo pensiero sei andato di nuovo fuori tema. bersani secondo te è uno che non lavora? il fatto che abbia preso decisioni politiche che non condividi significa che non ha lavorato? (che è come accusare un architetto di non lavorare perché il palazzo che ha progettato non ci piace).
“gli slogan sono dei politici e non di noi cittadini”. ma lo senti come parli? sembri uscito dal blog di beppegrillo.
passando a un’analisi politica dell’operato di bersani ministro: secondo me è uno dei pochi che ha capito che il problema maggiore della società italiana – che ostacola la concorrenza, che fa salire i prezzi di prodotti e servizi, che impedisce ai giovani di trovare lavoro, che insomma frena il progresso del paese – sono gli ordini, le corporazioni, i piccoli e grandi centri di potere il cui solo scopo è rinsaldare il potere che hanno acquisito col tempo, e senza nessun merito (eredità fascista, adottata con piacere dai governi di centrosinistra del dopoguerra). sicché in italia puoi guidare il taxi solo se tuo padre era tassista, puoi vendere farmaci da banco solo se hai una farmacia e puoi avere una farmacia solo se vieni da una famiglia di farmacisti, per aprire un negozio devi superare 100mila ostacoli e poi lo puoi tenere aperto solo negli orari stabiliti da mussolini nel 1930, per ottenere un atto notarile del valore di 2 euro devi spenderne 200, e le compagnie assicurative, telefoniche, elettriche, fanno cartello fra di loro sulle spalle dei consumatori, eccetera eccetera.
tutte queste cose bersani le aveva capite, e aveva avviato un programma per tentare di scardinare questo sistema vecchio e ingessato, che impedisce ai vostri figli di accedere al mercato del lavoro. poi il governo prodi è caduto e l’opera è rimasta largamente incompiuta, certo; ma non è affatto un caso che berlusconi abbia ripreso la sua azione di governo proprio iniziando a smontare pezzo per pezzo le riforme che bersani aveva avviato.
se vogliamo parlare di politica e di scelte economiche e amministrative parliamone, e lasciamo perdere i commenti alle foto e le altre banalità.
Settembre 15th, 2010 at 12:43
@Carlo M
Una cosa e’ chiara a tutti: tu non rispetti le mie idee.
Un saluto.
Settembre 15th, 2010 at 14:33
mante togli questa immagine o metti un paio di post, non riesco piu a guardare il tuo sito altrimenti con sta faccia nel mezzo :D
Settembre 15th, 2010 at 14:37
Caro Carlo M, i luoghi comuni esistono perche’ raccontano spesso ( a volte troppo ) la verità.
Etichettare con “è un luogo comune” come a voler quasi negare la verità, non solo è offensivo, ma rende anche l’idea di chi ci si ha dinanzi.
Se poi, vuoi dire che un politico ( e non dico Bersani ) qualsiasi che è al parlamento è uno che lavora ( pigiando un tasto perche’ cosi gli ha detto il partito… ), vuol dire che non sai minimamente il significato della parola “lavorare”.
Settembre 15th, 2010 at 14:50
Il soggetto però non è granchè.
(Bella foto però)
Settembre 15th, 2010 at 14:59
zerobyte, scusa dimmi dove ho scritto che “un politico qualsiasi che è al parlamento è uno che lavora”. dimmelo tu, perché ho riletto le jmie parole e questo concetto non l’ho trovato.
d. minotti, io rispetterei le tue idee, se tu le esponessi.
Settembre 15th, 2010 at 15:03
grazie mante
Settembre 15th, 2010 at 20:21
Di per sè il messaggio di Bersani almeno nella sua modalità espressiva non è originale affatto: la retorica del Presidente operaio, del governo del fare contro le sole parole, del c’è un lavoro della madonna, gli italiani lo hanno già visto, non capisco perchè questa agenzia pubblicitaria abbia scelto questo claim già sfruttato.
Semmai oggi per via della crisi c’è tanta gente che vorrebbe lavorare ma non può, non riesce,è disoccupata, licenziata, in Cigs, Cds, precaria, in mobilità, forse in questo momento sarebbe più azzeccata una campagna su questo.In Italia Carlo M la fase della liberalizzazione, spesso falsa o incompleta, l’abbiamo già avuta, la sinistra si è battuta, anche a ragione, molto su questo, ma non mi pare che oggi il problema di un’economia senza regole o con meno regole sia il prioritario, anche i fans di Bersani dovrebbero aggiornarsi.
Settembre 15th, 2010 at 20:28
Che Bersani a vlte scimmiotti un populismo di serie B è un dato di fatto: ad esempio ha voluto a tutti i costi andare a Sanremo, facendo sapere a tutti che si sedeva non in prima fila, perchè a lui piacciono le canzonette ha detto che voleva essere dove c’è la gente normale che, evidentemente, non è amante della classica o del cinemma d’essai. Peccato che la gente normale Sanremo la vedrà sempre e solo in Tv, se voleva essere nazionalpopolare bastava far sapere che quella sera sarebbe stato con sua moglie alla Tv, i manifesti giganteschi li ha già fatti Berlusconi, mi pare che tenti sempre di imitarlo.
Settembre 15th, 2010 at 20:31
Ma non vi siete ancora stufati di votare turandovi il naso?
Ma cosa vi serve ancora per ESIGERE persone migliori di queste?
E’ grazie a chi continua a votare gente che non rappresenta nessuno che ci troviamo in questa situazione.
E l’ha detto benissimo oggi Beppe Grillo (http://www.beppegrillo.it/2010/09/lo_stagno_e_pie/index.html):
“Berlusconi è l’effetto, non la causa. Eliminarlo lasciando le cose come stanno ci consegnerà a un altro Berlusconi.”
Avrà un altro nome, avrà altri interessi, altre lobby, ma la sostanza sarà la stessa. Il sistema va cambiato. Radicalmente.
Intanto voi continuate a votare il meno peggio e a sperare in Bersani, Fassino, D’Alema e Veltroni.
Contenti voi.