Per la rubrica: dalla scrivania di mia moglie
“Pel furto si fa sempre distinzione se violento o clandestino: il primo se grave o quando il reo sia recidivo e anche se confesso è punito con la forca: così pure la grassazione, l’altro per lo più colla perforazione delle orecchie, senza riscatto per denaro, da eseguirsi nel luogo dove fu commesso il fatto, uguale pena per la truffa. I piccoli furti si trattan con pene pecuniarie da lire una in avanti o, talora, in caso di mancato pagamento, coll’amputazione di un piede.”
I testimoni falsi han mozza la lingua ed una mano: in questo caso il Comune paga le spese di medicatura.
(tratto da “Le sentenze criminali dei podestà milanesi 1385-1429”)
Settembre 9th, 2010 at 16:27
Bei tempi…
Settembre 9th, 2010 at 16:51
Ah, mi riporti indietro di cinque anni… Mi sono laureato sui podestà regi lombardi del Settecento e posso dirti che trecento anni più tardi già ci eravamo civilizzati di più.
I criminali si sbattevano semplicemente in galera (celle tremende, altro che i seppur terribili carceri odierni) e ce li si dimenticava; sovente non si avevano i soldi per dar loro da mangiare…
Settembre 9th, 2010 at 17:00
Lingua amputata a chi dice il falso? Se lo facessero oggi chi li farebbe i discorsi in parlamento?
Settembre 9th, 2010 at 20:05
@Carneade
Tanto si farebbero una legge ad personam che sospenderebbe la pena fino al giorno dopo della prescrizione.
Settembre 9th, 2010 at 20:19
Capisco che la classe dirigente attuale sia un’autentica sciagura per questo paese; comprendo anche che ciò susciti rigurgiti pre illuministici ma proprio non ci sto a buttare nel gabinetto tre secoli buoni di civiltà del diritto per un gruppo, pur ampio, di manigoldi.
Settembre 10th, 2010 at 06:54
Come nell’Iran di Ahmadinejad sette secoli dopo.
Settembre 10th, 2010 at 14:24
ci sarebbero in giro meno calciatori e meno pallavolisti ;))