Le isteriche variazioni degli ultimi due giorni del logo di Google (in assenza di uno straccio di celebrazione del calendario che le giustifichi) starebbero a segnalare l’annuncio (che dovrebbe avvenire oggi) di una nuova funzionalità del motore che aggiornerebbe in tempo reale i risultati delle ricerche. Sono d’accordo con Alfonso che si chiede a cosa serva a noi utenti una funzionalità del genere. Teniamo conto che su Google già ora c’è fin troppo real time, visto che il motore privilegia in maniera antipatica e ripetitiva le news recenti sui risultati consolidati. Il che per me che uso il search come memoria storica delle informazioni è una cospicua limitazione. E’ come se G. seguisse una propria aspirazione ad essere un motore delle news e al posto delle notizie più importanti dell’ultimo secolo preferisse segnalarti quelle dell’altro ieri.


update: Google dice che l’annuncio è in diretta stasera alle 18.30 qui.

12 commenti a “Voglio il tempo irreale”

  1. soloparolesparse dice:

    Sono daccordo in pieno.
    Aggiornamento inutile se sarà quello ipotizzato finora.
    …ma aspettiamo prima di far calare la lama (in fondo la nuova ricerca immagini non è malaccio)

  2. Mammifero Bipede dice:

    Certo “Mantello equino” è poco lusinghiero… :-)

  3. saverio fulci dice:

    Avete notato come è difficoltosa la ricerca di notizie, fatti, avvenimenti antecedenti al 1990? Ah già, prima il web non c’era….

  4. Camillo Miller dice:

    Io l’ho già visto in azione nei giorni scorsi (forse perché ero connesso dalla germania?? ora non lo vedo più!). Per real time intendono dire che se tu cerchi “Lady Oscar”, quando arrivi a “Lady” lui ti ha già dato i risultati per “Lady” Gaga. Il tutto rapidissimo mentre ancora scrivi.

    E’ un esempio a caso eh…

    Poi però se scrivi tutta la parola o le parole e dai invio lui te la cerca normalmente.

    Magari però eri uno di quei 98 su 100 che scrivendo “Lady” effettivamente cercavano Lady gaga e non Lady Oscar quindi la ricerca real time ti avrebbe fatto risparmiare quei 3 secondi, che sinceramente se sei un fan di Lady Gaga e la cerchi su Google non ti meriti di aver risparmiato, ché sicuramente non ne farai nulla di buono.

  5. Luca Sartoni dice:

    a quanto ho capito l’aggiornamento (che verrà annunciato nella mattinata PST a San Francisco) non riguarda il risultato organizo delle ricerche ma il modo in cui vengono fatte. Abbiamo fatto qualche analisi qui in ufficio e abbiamo ottimi sospetti sul fatto che la modifica sia già attiva da questa mattina.

    In pratica fino a ieri quando si cercava qualcosa su Google si inseriva un testo nella casella e premendo “cerca” si inviava tale richiesta e veniva messa in moto l’attività computazionale di ricerca. Adesso questo processo avviene in tempo reale ad ogni singola pressione di un tasto, sia che aggiungiamo una lettera, sia che la cancelliamo. Alla pressione del bottone “cerca” viene semplicemente mostrato il risultato della ricerca che è stato preventivamente calcolato mentre ancora stavamo digitando.

    Vantaggio è senza dubbio la velocità di risposta. Svantaggio è che se scrivo una frase e poi la cancello, google lo sa. Ma d’altra parte esiste ancora qualcosa che google già non sappia?

  6. Sascha dice:

    E quei secondi sono importanti! decisivi! qualcuno potrebbe batterci sul tempo! non possiamo permettercelo! è una giungla là fuori!

    (@ Saverio: lo sanno tutti che non è successo nulla di importante prima del 1990)

  7. francesco dice:

    Ma scusate, non stiamo parlando di questo?
    http://www.google.com/realtime

    avevo letto un post da qualche parte che ne parlava… mi sembra che la cosa piu’ utile che fa e’ temporizzare la ricerca, quindi si possono cercare documenti creati ad una certa data.
    Poi dovrebbe servire a far emergere le conversazioni sui social cosi, ma questa e’ la parte che ho capito meno…

    ciao ciao

    f.

  8. Andrea Punzi dice:

    Ragionerei partendo dai Barbari di Baricco. Le informazioni valgono solo se restano in superficie (i.e. sono indicizzate in base al loro rilievo recente, altrimenti “scompaiono” in un tempo storicamente molto breve). D’altro canto, la crescita esponenziale dei dati disponibili renderà sempre più vasta la platea dei dati in superficie, e correlativamente sempre più breve lo strato d’acqua in cui le informazioni potranno essere “pescate”. La fine della profondità, come aveva predetto Bariccuccio nostro, che non implica alcuna fine della complessità, solo una diversa disposizione geometrica della medesima.

  9. Davide Salerno dice:

    Secondo me (da ignorante in materia) hanno messo un pò di Ajax all’interfaccia…

    Infatti quando i termini di ricerca sono sensati, ovvero qualcuno ha effettuato quella ricerca prima di te o qualcuno la potrebbe effettuare in quanto i termini di ricerca sono una serie di parole grammaticalmente corrette, vedi le pagine dei risultati che variano man mano che digiti i termini di ricerca e alla fine quando hai finito il risultato finale è la stessa prima pagine dei risultati che avresti ottenuto prima senza che via Ajax Google ti avesse mostrato i risultati delle possibili ricerche intermedie.

    Ma prova a mettere dei termini di ricerca “impossibili” e magicamente il real time si trasforma in un “aspetta un attimo che quello che stai cercando non ce l’ho qui pronto da sbatterti sotto gli occhi”.

    Quindi di real time c’è ben poco. Può servire a chi non sa bene cosa cercare o a correggerti on-fly se stai sbagliando.

    L’unico reale vantaggio che vede è salvaguardare il tasto invio oppure il tasto destro del mouse. Più Ajax per Titti.

  10. Giovanni dice:

    Come già qualcuno ha osservato, il realtime non riguarda l’età dei risultati, ma il modo in cui vengono presentati mano a mano che si compone la ricerca.

  11. Davide dice:

    Io dico che è molto comodo. Tra l’altro oltre a trovare molto prima quello che si cerca (si fa molto prima, sopratutto se non si hanno le idee molto chiare su quello che si sta cercando), è proprio più facile trovarlo. Per un motore di ricerca mi pare un bel risultato.

  12. Google Instant – ricerche istantanee | Blog di Antonio Trogu dice:

    […] Ottima però, in proposito, l’osservazione di Mante. […]