Alessandra Farabegoli sulla nuova funzione di sharing degli highlights su Kindle.

Ma non è finita: mentre si legge un libro, capita ora di vedere – segnate da una tenue sottolineatura – le frasi che sono state evidenziate da altri lettori, accompagnate da una piccola nota tipo “42 people highlighted this”. Un po’ come quando, prendendo in prestito un libro dalla biblioteca, trovavamo sottolineati i passi che altri lettori prima di noi avevano ritenuto importanti.
Confesso che ne sono rimasta un po’ turbata. Questa novità mi mette prepotentemente di fronte al fatto che i libri sul Kindle io in realtà non li possiedo, ma li ho solo “in uso”, proprio come accadeva in biblioteca; è Amazon che me li dà in lettura, non gratuitamente ma a un prezzo che di fatto va a pagare una praticità d’uso che io considero conveniente.

4 commenti a “Vendo libri sottolineati”

  1. ArgiaSbolenfi dice:

    Mah, non trovo affatto un collegamento tra la sottolineatura e la licenza d’uso dei libri; potrebbe funzionare nello stesso modo anche se i libri fossero di proprietà del lettore.

  2. Daniele Minotti dice:

    Già…

  3. raxi dice:

    Fondamentale la sottolineatura.

    Prendere in mano un libro vuol dire ricollegarsi alle proprie sottilineature, a una data, a uno stato dell’io.

    Mi piace l’argomento.

  4. Zeno dice:

    Massimo, non riesco a interpretare il tono del post: si perde sempre più proprietà (positivo? probabilmente negativo? preferisco non rispondere) ma al tempo stesso si acquista qualcosa in più in termini di fruizione. E’ straordinario.

    Se devo perdere il diritto reale per avere una funzione sociale di questo tipo, ben venga.
    Alla fine, in questo modo, leggere i libri sarà un po’ come leggere altre persone. Diventerà davvero una cosa molto intima.

    Anzi, il prossimo passo potrebbe essere quello di leggere le note a margine. Fossero esistite queste modalità 300 anni fa, Fermat forse non si sarebbe preso gioco di noi. : )

    Ciao
    Zeno