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Giu
Tremonti a Ballarò: ‘Ho fatto un errore, ero convinto che quell’elenco era condiviso’. Facciamo due
Tremonti a Ballarò: ‘Ho fatto un errore, ero convinto che quell’elenco era condiviso’. Facciamo due
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Giugno 1st, 2010 at 23:13
Anche il ministro dei Beni Qulturali fa i suoi tagli: anche lui ai congiuntivi…
È il new deal della destra, bellezza!
Giugno 1st, 2010 at 23:17
punto :)
Giugno 2nd, 2010 at 00:51
Dubbio, timore, irrealtà (da http://it.wikipedia.org/wiki/Congiuntivo)
L’uso dei verbi che denotano insicurezza e dubbio come pensare, avere l’impressione, credere, sembrare e simili prevede il congiuntivo nella secondaria:
Penso che tutti siano là.
In questi casi, l’uso del congiuntivo è sistematico solo nell’italiano di registro più elevato. L’uso dell’indicativo
penso che tutti sono là
denota una sintassi meno sorvegliata ed è quindi sconsigliabile in diversi contesti, anche se il suo uso può essere in parte giustificato da un maggior grado di sicurezza nell’enunciato.
———-
In sostanza Tremonti era sicuro di essere convinto.
Ah che bello l’italiano, quando lo si conosce bene
Giugno 2nd, 2010 at 08:10
wow, Elena quella di Londra: ti dovrebbero dare il posto di Bondi…
è un uomo che mi fà orrore (http://www.youtube.com/watch?v=FZEDHa8BAco)
Giugno 2nd, 2010 at 11:38
“Essere convinti” può tranquillamente reggere l’indicativo, quando esprime appunto convinzione e non supposizione (non è una contraddizione, spesso usiamo “essere convinto” in funzione puramente retorica per rafforzare una nostra supposizione). Non tutti concordano sull’autorevolezza della Crusca online, ma tant’è…
http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=4369&ctg_id=93
Attenzione, non bisogna considerare il congiuntivo sacro e intoccabile solo per paura della sua scomparsa.
PS: Tremonti comunque esprimeva una supposizione, per questo l’indicativo stona.
Giugno 3rd, 2010 at 18:25
Essere convinti esprime un opinione forte ma pur sempre un opinione personale e non una certezza. Si possono avere convinzioni che poi si rivelano errate. Come appunto nel caso di Tremonti.
Se avesse detto, per esempio: “ho visto che quell’elenco era condiviso” allora avrebbe correttamente usato l’indicativo,
Secondo me poi, bisogna considerare che il verbo della principale è al passato. Una cosa è dire al presente “sono convinto che è la soluzione migliore”, quando ancora la convinzione puo essere corretta, e quindi l’indicativo non stona. Altra storia è quando si usa il passato per raccontare di una convinzione che poi si è -di fatto- rivelata errata.
Infine la frase stona soprattutto per la ripetizione ero/era. Avesse detto “Pensavo che l’elenco era condiviso” pur non corretto al 100%, nessuno si sarebbe scandalizzato.