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Giu

Tremonti a Ballarò: ‘Ho fatto un errore, ero convinto che quell’elenco era condiviso’. Facciamo due

6 commenti a “Spinoziana”

  1. Camillo dice:

    Anche il ministro dei Beni Qulturali fa i suoi tagli: anche lui ai congiuntivi…
    È il new deal della destra, bellezza!

  2. piovedisabato dice:

    punto :)

  3. elena quella di londra dice:

    Dubbio, timore, irrealtà (da http://it.wikipedia.org/wiki/Congiuntivo)
    L’uso dei verbi che denotano insicurezza e dubbio come pensare, avere l’impressione, credere, sembrare e simili prevede il congiuntivo nella secondaria:

    Penso che tutti siano là.

    In questi casi, l’uso del congiuntivo è sistematico solo nell’italiano di registro più elevato. L’uso dell’indicativo

    penso che tutti sono là

    denota una sintassi meno sorvegliata ed è quindi sconsigliabile in diversi contesti, anche se il suo uso può essere in parte giustificato da un maggior grado di sicurezza nell’enunciato.

    ———-
    In sostanza Tremonti era sicuro di essere convinto.
    Ah che bello l’italiano, quando lo si conosce bene

  4. Logico dice:

    wow, Elena quella di Londra: ti dovrebbero dare il posto di Bondi…

    è un uomo che mi fà orrore (http://www.youtube.com/watch?v=FZEDHa8BAco)

  5. elvetico dice:

    “Essere convinti” può tranquillamente reggere l’indicativo, quando esprime appunto convinzione e non supposizione (non è una contraddizione, spesso usiamo “essere convinto” in funzione puramente retorica per rafforzare una nostra supposizione). Non tutti concordano sull’autorevolezza della Crusca online, ma tant’è…
    http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=4369&ctg_id=93

    Attenzione, non bisogna considerare il congiuntivo sacro e intoccabile solo per paura della sua scomparsa.

    PS: Tremonti comunque esprimeva una supposizione, per questo l’indicativo stona.

  6. Lloyd dice:

    Essere convinti esprime un opinione forte ma pur sempre un opinione personale e non una certezza. Si possono avere convinzioni che poi si rivelano errate. Come appunto nel caso di Tremonti.

    Se avesse detto, per esempio: “ho visto che quell’elenco era condiviso” allora avrebbe correttamente usato l’indicativo,

    Secondo me poi, bisogna considerare che il verbo della principale è al passato. Una cosa è dire al presente “sono convinto che è la soluzione migliore”, quando ancora la convinzione puo essere corretta, e quindi l’indicativo non stona. Altra storia è quando si usa il passato per raccontare di una convinzione che poi si è -di fatto- rivelata errata.

    Infine la frase stona soprattutto per la ripetizione ero/era. Avesse detto “Pensavo che l’elenco era condiviso” pur non corretto al 100%, nessuno si sarebbe scandalizzato.