Sono state pubblicate le motivazioni della sentenza Google-Vividown. In attesa di leggerle le ricostruzioni giornalistiche dicono che la ragione principale della condanna risiederebbe nel fatto che le condizioni sulla privacy erano “del tutto carenti o comunque talmente nascoste nelle condizioni generali del contratto da risultare assolutamente inefficace per i fini previsti dalla legge”

9 commenti a “Anche lo sfondo mi piaceva assai poco”

  1. Daniele Minotti dice:

    QUI, su Repubblica
    http://www.minotti.net/2010/04/12/google-video-le-motivazioni/

  2. Daniele Minotti dice:

    Arghhh… scusate, la fretta… Ecco il link diretto
    http://speciali.espresso.repubblica.it//pdf/Motivazioni_sentenza_Google.pdf

  3. massimo mantellini dice:

    grazie daniele

  4. tangue dice:

    il nocciolo della decisione sta tra pag 95 a pag. 98 e io lo condivido. Adesso mi siedo a sentire le lamentazioni di chi pensa che verrà messa la museruola alla Rete.

  5. GiuseppeLabanca dice:

    Ne ho “parlato” anche io sul mio blog http://www.giuseppelabanca.com/caso-google-video/
    Trovi la sentenza completa ed un riassunto.

  6. Daniele Minotti dice:

    Devo ancora leggerla bene. Per chi, come me, ha quotidianità con la materia, so che non sarà facile.
    Quanto al *sunto* di Giuseppe, con tutto il sincero rispetto che ho nel cuore, trattasi di un’operazione difficilissima e pericolosissima.. :-)

  7. GiuseppeLabanca dice:

    Si Daniele, il mio è un riassunto veloce e con poche pretese, io non mi occupo di questo nella vita :-) Però vista la notevole confusione sui vari siti e commenti in giro, volevo fare un minimo di chiarezza.

  8. Domiziano Galia dice:

    Il che invaliderebbe il 95% dei contratti.

  9. Daniele Minotti dice:

    @Domiziano
    E anche di più…
    Ti confermo che la parte legale di molti siti è fatta veramente ad capocchiam…